Cotte – Dean Donny Huijsen

Nel pareggio ruvido e concitato dell’Olimpico, l’eleganza e la tranquillità dell’olandese classe ’05 in prestito dalla Juventus fanno da contraltare

Dean Huijsen in maglia Roma

Milan-Juventus, minuto 78, risultato in bilico sullo 0-1. Allegri – che in queste situazioni ci sguazza – fa debuttare in Serie A un ragazzo olandese nato nel 2005, che tocca il suo primo pallone nella massima serie anticipando di petto Rafa Leao, con una certa nonchalance. Nessuna paura e ottime sensazioni emanate.

Il ragazzo ha 18 anni e ha giocato 10’ in Serie A: la prima partita sarà come un esordio. Abbiamo tre centrali disponibili: se dovrà giocare, giocherà”, diceva in conferenza pre-partita Mourinho, che all’intervallo della sfida contro l’Atalanta non si fa troppi scrupoli e lo getta nella mischia spigolosa dell’Olimpico.

Il giovane difensore di proprietà dei bianconeri, arrivato due giorni prima nella capitale e con un solo allenamento in gruppo, entra in campo con una serenità e un’autorevolezza rare per un 2005, confermando la bontà di quel poco che si era intravisto a San Siro in occasione dell’esordio: subito pienamente coinvolto e voglioso di imporsi – come dimostrano i 48 tocchi in 51’ -, Huijsen è il giocatore che nella seconda frazione di gioco completa più passaggi in assoluto, con una percentuale limpida dell’87% (39/45).

Interpreta il ruolo del braccetto di destra in maniera tutt’altro che conservativa: non si limita al compitino, non tenta la giocata più comoda o lo scarico meno rischioso sul compagno più vicino. Huijsen gioca perennemente a testa alta, cercando – e trovando – pressoché sempre il suggerimento in verticale: 4/5 le palle lunghe a destinazione, pensate e confezionate con una qualità e una pulizia tecnica degne di nota, di destro e di sinistro, pronte all’uso di un esperto nel gioco spalle alla porta quale Romelu Lukaku.

Inutile sottolineare la necessità di andarci cauti con i proclami: la prima ora abbondante di Dean Huijsen in Serie A ci ha raccontato di un ragazzo dalla spiccata personalità, abile palla al piede, ma ancora da testare per bene difensivamente. La Roma – in emergenza – nel frattempo se lo gode e sorride, la Juve dietro le quinte gongola.


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