Cotte – Adrien Tameze

Nella vittoria del Torino, spicca la prestazione di Adrien Tameze, che ha interpretato in maniera superlativa il ruolo di braccetto di destra

Adrien Tameze in maglia Torino

Era da un po’ che volevamo dedicare un episodio di Cotte ad Adrien Fidele Tameze Aoutsa, ma l’occasione tardava ad arrivare. Ieri sera Tameze – che avevamo visto agire prevalentemente come mediano – ha riscritto le regole del braccetto perfetto, risultando determinante nella vittoria per 2-1 contro il Sassuolo.

È l’emblema della filosofia di gioco del primo Ivan Juric: un tuttocampista prestato alla difesa, di grande atletismo ed eccellente lettura del gioco. Entrambi i gol nascono da suoi anticipi feroci: sulla rete dell’1-0 divora il malcapitato Laurienté – che non lo impensierisce mai nell’arco dei 90’ – e dopo una cavalcata da centometrista confeziona un assist al bacio per Sanabria che deve solo spingere in porta; in occasione del 2-0, invece, accorcia in avanti con la solita aggressività e intercetta un pallone addirittura nella trequarti avversaria, per poi innescare Vlasic con un tocco delizioso. 

Il camerunese ha sfoderato una prova universale: spietato agonisticamente, ma elegante nelle uscite; duro negli interventi, ma allo stesso tempo preciso in fase di costruzione. Inoltre, è stato in assoluto il giocatore più coinvolto tra i suoi – 1° per tocchi totali – nonché il giocatore con il maggior numero di passaggi completati (73) e la miglior percentuale di precisione passaggi tra i titolari (94%). Talmente dominante e onnipresente, che è anche leader negli intercetti (4), abilità che dimostra tutta la sua intelligenza tattica e da cui, di fatto, scaturiscono poi i suoi 2 assist. 

Questa versione di Adrien Tameze in formato “difensore di destra nella difesa a tre” ha impressionato non poco: un mix di strapotere fisico, capacità di lettura del gioco e qualità in fase di impostazione che fa quanto meno rientrare l’allarmismo in casa Toro dopo il grave infortunio di Schuurs.


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