Cotte Vol. B – Caleb Okoli

Il protagonista del decimo episodio di ‘Cotte’, la serie dedicata ai talenti U25 della Serie B, ha come protagonista Caleb Okoli, difensore della Cremonese

Caleb Okoli of US Cremonese

Cotte è un format che nasce per caso nell’aprile del 2020 sulla nostra pagina Instagram. Una foto di Nahuel Molina, pubblicata dopo una sconfitta dell’Udinese a Cagliari, e quel “ci siamo innamorati di” in descrizione. Due tonnellate e mezzo di like per un giocatore all’epoca ancora poco noto e l’idea di trasformare quel post in una serie. Con Francesco F. Pagani aka @sciabolataFFP abbiamo deciso di rinverdire il format per parlare di Serie B, o meglio dei giovani calciatori che si stanno facendo le ossa nel campionato cadetto e presto ci auguriamo di ritrovare in Serie A. Un episodio, un calciatore. Sempre di giovedì.


Ruolo: Difensore
Squadra: Cremonese (in prestito dall’Atalanta)
Anno di nascita: 2001
Piede: Destro

Delle prime undici uscite di “Cotte di B”, ben quattro sono dedicate a giocatori della Cremonese. Un club che quest’anno ha puntato molto su giocatori cresciuti nei principali settori giovanili del Paese, per cercare la rincorsa alla Serie A.

L’ultimo in ordine temporale, oggi, è Caleb Okoli, centrale difensivo vicentino classe 2001 che nell’ormai lontano 2015 lasciò la squadra della sua città per sbarcare a Bergamo. E proprio nell’Atalanta è cresciuto questo colosso d’ebano, 191 centimetri per 91 chili di pura energia ed esplosività

Che difensore è Caleb Okoli

Entrato nel giro delle Nazionali a partire dall’under 19 ed attuale titolare della 21, assieme all’altro atalantino – ma non di formazione – Matteo Lovato, il vicentino d’origine nigeriana ha giocato 2.295 minuti in questa Serie B, spalmati su 26 gare. È stato insomma, nonostante la giovane età, uno dei grandi protagonisti della cavalcata dei Grigiorossi, che si sono lanciati alla caccia della massima serie con quello che è probabilmente l’organico più stimolante dell’intera cadetteria.

In un calcio, come quello italiano, che basa tantissima della propria attenzione in fase di selezione sulla struttura, un calciatore come Okoli non poteva certo passare inosservato agli scout di un grande settore giovanile come quello atalantino. Caleb, però, non è solo gran fisico e niente altro. Anzi! Ha caratteristiche piuttosto chiare e definite, ma soprattutto importanti, che ne fanno un po’ il prototipo italiano di difensore moderno. Perché storicamente, negli scorsi decenni, i nostri difensori erano tendenzialmente abili in marcatura, ma soprattutto quando questa si portava all’interno di un contesto di difesa posizionale, con magari lunghe fasi di possesso altrui passate a ridosso della propria area di rigore.

Okoli invece segna appunto un po’ la svolta, rispetto a questo tipo di difensore più “classico”, andando ad abbracciare un modello di calciatore più “attuale”. Così ad un fisico come già detto importante abbina non solo una grande esplosività muscolare, ma soprattutto una qualità che un tempo – eccezioni a parte – era abbastanza raro trovare nei centrali, ovvero un’ottima velocità di base. Questo, abbinato alla grande aggressività ed alla buona capacità di accorciare sull’avversario, gli permette di “difendere in avanti” con una certa efficacia, perché anche laddove lui o la difesa in generale dovesse venire bucata sa di poter avere buone chance da giocarsi in recupero.

Oltre a non avere problemi nel difendere alto, andando ad attaccare il proprio antagonista anche nella metà campo avversaria se necessario (cosa che mi immagino dovrebbe farlo ben valutare da Gianpiero Gasperini), è piuttosto abile nel gioco aereo, tanto che vince il 67.9% dei 4.27 duelli aerei che mediamente affronta a partita.

Inoltre ha buona scelta di tempo quando entra in tackle, cosa che, unita alla forza di base di cui dispone, gli ha sin qui permesso di vincere mediamente due contrasti ogni tre. La sua importanza all’interno della fase difensiva della Cremonese si capisce anche leggendo il numero delle palle recuperate ogni 90 minuti (ovvero 6.31) e rispetto al fatto che in questo campionato la Cremonese abbia subito 1.03 gol a partita, dato che scende a 0.94 se consideriamo solo i 2295 minuti in cui il ragazzo è stato effettivamente in campo [dati Soccerment].

Che giocatore può diventare Caleb Okoli

Caleb Okoli (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Un aspetto su cui possiamo dire possa crescere è quello offensivo, nel senso che da un giocatore con le sue caratteristiche (struttura da corazziere, esplosività, discreta capacità nel gioco aereo) ci si potrebbe aspettare qualche gol in più, invece ad oggi i suoi numeri [fonte Transfermarkt] ci dicono che con l’Under17 della Dea segnò 2 sole reti, una ogni 1.245 minuti. Con la Primavera atalantina ne marcò 5, una ogni 874 minuti. In Serie B, tra Spal e Cremonese, 1 in 3.690 minuti. Con le nazionali giovanili, infine, 1 in 1.300 minuti.

In pratica, sin qui, Okoli ha segnato sole 9 reti – in 6 stagioni – dall’Under 17 in avanti, con una media realizzativa di una marcatura ogni 1.143 minuti, quasi 13 partite intere. Al netto di questo aspetto, però, Okoli resta uno dei giovani centrali più interessanti del nostro Paese. Un Paese che nel corso dei decenni era stato famoso per la sua grande produzione di centrali di qualità, forse un po’ appannata – in termini quantitativi – negli ultimi anni.

Okoli però punta a rinverdire, modernizzandola, questa grande tradizione difensiva, con delle prospettive che oggi sembrano essere abbastanza solide verso un suo futuro approdo in Nazionale. E chissà che lui più i vari Lovato, Pirola, Mane, Chiarodia, ecc. non possano veramente far tornare l’Italia ad essere un Paese cui chiunque guarda quando cerca centrali di grandi capacità!

di Francesco F. Pagani (@sciabolataFFP)


Cotte Vol. B – Tutti gli episodi

  1. Nicolò Fagioli
  2. Lorenzo Colombo
  3. Marco Carnesecchi
  4. Vincenzo Millico
  5. Federico Gatti
  6. Adriàn Bernabè
  7. Alessio Zerbin
  8. Gianluca Gaetano
  9. Tommaso Milanese
  10. Caleb Okoli

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