Cotte Vol. B – Lorenzo Colombo

Il protagonista del secondo episodio di ‘Cotte’, la serie dedicata ai talenti U25 della Serie B, ha come protagonista Lorenzo Colombo, attaccante della Spal

Lorenzo Colombo in maglia Spal

Cotte è un format che nasce per caso nell’aprile del 2020 sulla nostra pagina Instagram. Una foto di Nahuel Molina, pubblicata dopo una sconfitta dell’Udinese a Cagliari, e quel “ci siamo innamorati di” in descrizione. Due tonnellate e mezzo di like per un giocatore all’epoca ancora poco noto e l’idea di trasformare quel post in una serie. Con Francesco F. Pagani aka @sciabolataFFP abbiamo deciso di rinverdire il format per parlare di Serie B, o meglio dei giovani calciatori che si stanno facendo le ossa nel campionato cadetto e presto ci auguriamo di ritrovare in Serie A. Un episodio, un calciatore. Sempre di giovedì.


Ruolo: Attaccante
Squadra: Spal (in prestito dal Milan)
Anno di nascita: 2002
Piede: Sinistro

6 aprile 2012: i pulcini 2002 del Milan, all’epoca allenati da Giovanni Valenti (oggi allenatore dell’under 18 del Parma) scendono in campo all’Estadio Municipal de San Miguel di Íscar. Dopo aver battuto 3 a 2 i pari età dell’Athletic Bilbao, e 2 a 1 i padroni di casa dei Los Gatos de Íscar, il Real Madrid e l’Atletico Madrid sono pronti a scendere in campo contro il Barcellona. In palio c’è la vittoria della Íscar Cup di quell’anno, un trofeo giovanile che quell’anno vede la partecipazione di sette club spagnoli ed uno solo straniero: i Rossoneri, per l’appunto. Gli avversari di quel giorno hanno uno stimolo in più: riscattare la sconfitta subita nella prima edizione del torneo, l’anno precedente, ad opera del Valencia. La cosa di cui ancora non si sono resi conto i piccoli Blaugrana è che nel Milan gioca un ragazzino che ha 10 anni come loro, ma che è fuori categoria: Lorenzo Colombo.

Il biondo attaccante del Diavolo ha già segnato 6 gol in 4 partite, ma è per la finalissima che ha deciso di tenere il meglio di sé. Così contro i malcapitati Blaugrana sforna un poker di reti con cui sancisce il 4 a 2 finale, che vale la vittoria del torneo per il club di Milano (in quel Milan giocava anche Luca Stanga, attuale capitano della Primavera Rossonera), una squadra straniera a riportare il torneo sulle 6 edizioni organizzate. Il primo gol è banale: la difesa avversaria si disunisce, il portiere esce a valanga ed il giocatore del Milan in possesso serve palla a Colombo che, tutto solo, appoggia in rete. Il secondo arriva su una punizione a due laterale: il tiro non è irresistibile, ma si incrocia sul secondo palo e beffa difesa e portiere. Il terzo invece annichilisce l’intera squadra avversaria: ricezione nel cerchio di centrocampo (attenzione: si giocava a 7!), controllo e dribbling secco a sdraiare il primo avversario, poi guida palla al piede sino in area passando in mezzo a tre avversari e freddando con un tocco morbido l’uscita del portiere avversario.

A quel punto il Barça prova a rientrare ed accorcia le distanze, portandosi sul 3 a 2. Ma Lorenzo non ci sta ed al ventesimo della ripresa attacca in velocità la retroguardia avversaria su un pallone spazzato dalla difesa, lo raggiunge per primo, regge sul rientro di un avversario, salta il portiere ed appoggia in rete il gol della definitiva vittoria. Il Milan vince la Íscar Cup 2012, Lorenzo Colombo è capocannoniere del torneo con 10 reti all’attivo.

Che giocatore è Lorenzo Colombo

Il ragazzo, insomma, è da sempre un talento speciale. Non a caso è entrato nel giro delle Nazionali giovanili fin da che aveva appena compiuto 15 anni. 27 presenze fino all’under 20, nonostante i due anni di quasi inattività del calcio giovanile internazionale, attualmente è titolare – sotto età – dell’under 21 di Paolo Nicolato. Da sottolineare che ha vinto per due anni di fila la medaglia d’argento agli Europei under 17: la prima da sotto-età nel 2018, la seconda con la sua classe, i 2002, l’anno successivo.

Nato a Vimercate, nell’hinterland milanese, a 8 anni entra nel settore giovanile del Milan, dove arriva a debuttare il 12 giugno 2020 nella semifinale di Coppa Italia contro la Juventus. Nella sua breve carriera da professionista ha vestito per sei mesi la maglia della Cremonese, mentre dallo scorso luglio è andato in prestito alla Spal, con cui in questa stagione ha sinora segnato 6 reti in 1.705 minuti giocati in Serie B. Partito molto bene nel corso di questa stagione, con 5 gol nelle prime 10 partite, ha poi iniziato a trovare difficoltà ad andare a rete, cosa sempre importante per una punta.

Non è quindi probabilmente un caso il fatto che nelle ultime gare stia mettendo assieme “pochi” minuti: da titolare fisso è passato a raccogliere 204 minuti nelle ultime 7 gare, ovvero mediamente 29 minuti a partita. 185 centimetri per 74 chili circa (sempre difficile appurare le misure esatte dei calciatori!), Lorenzo Colombo è una prima punta tutta mancina, con ottima qualità di calcio: vedere il gol segnato contro il Pordenone per credere, ricorda un po’ quel famoso gol che Vieri segnò dal limite contro il Parma di Buffon.

É in possesso di discreta forza ed esplosività, ed ha un bagaglio tecnico che oltre all’ottimo calcio mostra buone capacità di controllo e guida della sfera. Discreto nello sterzare col pallone, sa infatti rimodulare i suoi schemi motori abbastanza velocemente grazie alle sue doti coordinative, in particolare quelle che riguardano la trasformazione motoria.

Quando parte col pallone è in grado di fare male, anche alle sue capacità di dribbling: nel corso di questa stagione – secondo i dati Soccerment ha tentato 2,29 dribbling a gara, portandone a compimento quasi i due terzi. Forse proprio per questo suo insieme di capacità – ovvero guida palla al piede, dribbling e calcio dalla media distanza – il C.T. dell’under 21 Azzurra Nicolato lo sta provando in un ruolo per lui inedito, quello di esterno offensivo di destra. Un ruolo in cui lui chiaramente non sembra ritrovarsi appieno, ma che sta comunque riuscendo ad affrontare con discreta efficacia. Ha già una discreta capacità di giocare spalle alla porta e lontano dall’area di rigore, prediligendo ovviamente la zona sinistra del campo, come mostra l’heatmap tratta da SofaScore.

Sa infatti venire bene incontro al gioco e farsi trovare con posture corrette, sia per provare a prendere posizione e difendere il pallone, che per cercare lo stop a seguire ed imprimere un’accelerazione all’azione. Giocatore discretamente aggressivo, sa pressare con buoni tempi e letture. I suoi dati ci dicono che recupera 3,24 palloni a gara, portando 1,22 tackle ogni novanta minuti. Per fare un paragone, il capocannoniere della Cadetteria, Massimo Coda, effettua 2,64 recuperi ed effettua 0,55 contrasti a partita.

Che giocatore può diventare Lorenzo Colombo

In questi anni si è parlato di lui meno rispetto ad altri giocatori, eppure credo sia uno dei talenti più puri e solidi del calcio italiano. Più che dire in cosa debba migliorare in particolare (ad esempio, il gioco aereo) penso che ciò che gli serva sia, comprensibilmente vista la giovane età, di elevare globalmente il suo livello di gioco generale. Perché ha qualità, ora deve “solo” crescere e portarle al livello successivo. Potenzialmente, anche vista la miseria offensiva in cui siamo piombati nell’ultimo decennio, è un giocatore che potrebbe arrivare a far parte del giro della Nazionale maggiore. E chissà che un giorno non ci trascini a vincere qualche torneo importante.

di Francesco F. Pagani (@sciabolataFFP)

Leggi anche

Loading...