Cotte Vol. B – Vincenzo Millico

Il protagonista del quarto episodio di ‘Cotte’, la serie dedicata ai talenti U25 della Serie B, ha come protagonista Vincenzo Millico, attaccante del Cosenza

Vincenzo Millico

Cotte è un format che nasce per caso nell’aprile del 2020 sulla nostra pagina Instagram. Una foto di Nahuel Molina, pubblicata dopo una sconfitta dell’Udinese a Cagliari, e quel “ci siamo innamorati di” in descrizione. Due tonnellate e mezzo di like per un giocatore all’epoca ancora poco noto e l’idea di trasformare quel post in una serie. Con Francesco F. Pagani aka @sciabolataFFP abbiamo deciso di rinverdire il format per parlare di Serie B, o meglio dei giovani calciatori che si stanno facendo le ossa nel campionato cadetto e presto ci auguriamo di ritrovare in Serie A. Un episodio, un calciatore. Sempre di giovedì.


Ruolo: Attaccante
Squadra: Cosenza (in prestito dal Torino)
Anno di nascita: 2000
Piede: Destro

Il talento da solo non basta, come non basta la capacità di “sentire” la porta, tanto più se mostrata a livello giovanile. Quello dello scout è un lavoro difficile, proprio per questo motivo: il talento solitamente emerge, tra i ragazzi, ma è capire le prospettive che spesso risulta essere un terno al lotto. Gli esempi possono essere tanti, se iniziassi l’elenco dovrei prendermi qualche settimana di ferie per completarlo.

Di certo tra questi esempi calza bene la storia di Vincenzo Millico, esterno offensivo classe 2000 di proprietà del Torino, che dopo aver fatto la differenza a livelli sovraumani in Primavera non è ancora del tutto riuscito a fare il salto in prima squadra, neppure passando dalla Cadetteria.

La prima volta che lo vidi giocava con l’under 17 del Toro, era un derby trasmesso da Juventus TV. Lui giocava largo a sinistra per rientrare e calciare col destro, cosa che faceva con grande facilità e soprattutto con una pulizia ed una rapidità nel gesto veramente notevoli. É un po’ di queste sensazioni ed emozioni che viviamo, noi pellegrini dei campi giovanili: cerchiamo giocatori che abbiano qualità speciali, e Millico all’epoca balzava abbastanza all’occhio, in questo senso. In quella gara Millico segnò una doppietta. Così, per gradire.

Che attaccante è Vincenzo Millico

Quel campionato lo chiuse con 18 centri in 23 gare, niente male davvero per un giocatore che giocava, come detto, prevalentemente esterno. Così l’anno successivo arrivò il campionato primavera, con 7 gol e 5 assist in 1.233 minuti, preludio ad una stagione da dominatore assoluto, la 2018/19, quando Vincenzo mise a referto 24 gol ed 8 assist, contribuendo direttamente ad una marcatura ogni 54 minuti. Numeri da fantascienza, che gli valgono anche il debutto in prima squadra contro l’Atalanta.

L’anno seguente tutti si aspettano la sua consacrazione in prima squadra, che però non arriva. Eppure la stagione sembra partir bene, col gol marcato il 1° agosto contro il Debrecen, nei preliminari di Europa League.
Purtroppo però le cose non ingranano, Vincenzo metterà sì a referto altre 15 presenze ma quasi tutte per una manciata di minuti, arrivando a sfiorare i 300 minuti nell’intera stagione. Una miseria. E questo nonostante l’arrivo del Covid porti a giocare porti a giocare ben 13 partite in un mese e mezzo, una soluzione che potrebbe aiutare i giocatori meno coinvolti nel progetto tecnico… ma non lui, che da metà giugno ad inizio agosto scende in campo 5 volte per un totale di 84 minuti, ovvero meno di una gara intera.

Nonostante questo l’anno viene confermato in rosa. 32 minuti fino a gennaio, a causa anche di alcuni problemi fisici che ne limitano la disponibilità. Così nel mercato di riparazione Millico viene spedito a Frosinone, dove però gioca 96 minuti in metà stagione, finendo il più delle volte in tribuna. La scorsa estate, quindi, si sceglie il Cosenza come nuova destinazione, una squadra in cui sta sicuramente trovando il campo più che a Frosinone – e ci voleva poco – ma comunque con scarsa continuità.
Ad oggi sono infatti solo 681 i minuti giocati, suddivisi in 19 apparizioni. Vincenzo è partito titolare 6 sole volte, con 2 misere partite giocate per intero.

Eppure la stagione era iniziata benino: dopo il quarto d’ora finale di Perugia entra a tempo praticamente scaduto contro il Como, riceve palla da rimessa laterale direttamente in mezzo all’area, stoppa a seguire lo spiovente recapitatogli dal compagno, tiene a distanza Scaglia e poi incrocia bucando il portiere comasco, fissando così il risultato sul 2 a 0.
Passa un mesetto, in cui il ragazzo continua a giocare non moltissimo, ed ecco il secondo gol della stagione, stavolta contro la Ternana: gioca solo mezz’ora, ma gli basta per ricevere un assist di Gori e segnare facilmente un rigore in movimento. Da lì in poi, a livello di contribuzioni alle reti, praticamente il nulla, se escludiamo un assist contro il Perugia un mesetto fa.

Il tutto fino all’altro ieri, quando Millico parte titolare contro il Lecce e risulta assolutamente decisivo. Dapprima propizia il gol di Larrivey con un bella azione chiusa con cross (che non si trasforma in assist solo per il compagno si fa respingere il colpo di testa, prima di ribadire in rete), poi firma un gol capolavoro – che varrebbe la vittoria se solo il Cosenza non incassasse il pari di Blin al 95′ – con un taglio verso destra su lancio di un compagno, resiste al ritorno di Simic prima di battere l’uscita bassa di Plizzari con un bel tocco sotto.

Che giocatore può diventare Vincenzo Millico

Perché questo è Vincenzo Millico: un giocatore che ha colpi importanti, rapido, con una grande tecnica di calcio… ma che evidentemente deve ancora maturare, trovare quel quid che lo possa portare da essere un ragazzo di talento ad essere un professionista in grado di affermarsi per come le sue qualità gli potrebbero permettere di fare.

Se e quando lo farà non ci è dato saperlo, di sicuro però posso dire che è raro vedere giocatori in grado di segnare più gol che partite in un campionato come quello Primavera, che non sarà ultracompetitivo ma di certo non è nemmeno il torneo tra scapoli ed ammogliati. La qualità a Millico non manca di certo. Se saprà diventare un calciatore “solido” sono convinto che sarà in grado di fare il salto di qualità ed affacciarsi sul palcoscenico che dovrebbe competere ai calciatori come lui: la Serie A.

di Francesco F. Pagani (@sciabolataFFP)


Cotte Vol. B – Tutti gli episodi

  1. Nicolò Fagioli
  2. Lorenzo Colombo
  3. Marco Carnesecchi
  4. Vincenzo Millico
  5. Federico Gatti
  6. Adriàn Bernabè
  7. Alessio Zerbin
  8. Gianluca Gaetano
  9. Tommaso Milanese
  10. Caleb Okoli

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