Cotte Europee: Florian Neuhaus

Florian Neuhaus è il meno conosciuto dei centrocampisti selezionati da Joachim Low per Euro 2020. Conosciamolo meglio

Florian Neuhaus Euro 2020

Cotte Europee
#1: Florian Neuhaus
#2: Teun Koopmeiners
#3: Donyell Malen
#4: Vitaliy Mykolenko


La Scheda:

Ruolo: Centrocampista
Età: 24
Piede: Destro
Squadra di Club: Borussia Mönchengladbach
Valore di Mercato: 38 mln

Esistono episodi che ti cambiano la vita: può una palla intercettata a centrocampo cambiarti la vita? Sì, se dopo averla intercettata decidi di tirare al volo da centrocampo. Sì, se il tuo tiro scavalca il portiere avversario leggermente fuori posizione e si insacca alle sue spalle. Sì, se dopo aver segnato il gol più bello della tua carriera cominci a esultare come un pazzo, al punto di farti espellere.

Questo episodio è realmente accaduto nella semifinale di andata del campionato giovanile tedesco, Monaco 1860 contro Borussia Dortmund. Un goal di Florian Neuhaus regala la vittoria alla seconda squadra della capitale della Baviera, quella che Neuhaus aveva scelto a 10 anni preferendola al Bayern, la squadra di sua padre. Il match fu poi ribaltato al ritorno. Ritorno che Neuhaus non giocò per via di quel rosso. Ma quell’episodio, tutte le parti di quell’episodio, fecero prendere alla sua carriera un corso diverso.

L’incredibile rete da 40 metri fece il giro della Germania, ponendolo sotto i riflettori di molte squadre e osservatori, tra cui il Borussia Mönchengladbach, che decise di tesserarlo. Ma c’è di più: quel rosso fu anche l’ultimo della sua carriera. Da allora, Florian non è più stato espulso e anche le ammonizioni latitano. Nel 2018 non ne prese una per più di 1000 minuti consecutivi. Neuhaus è diventato un calciatore maturo ed equilibrato nella sua delicata posizione in mezzo al campo.

Caratteristiche tecniche

Credit: IMAGO

Il ragazzo nato nel sud della Germania poco più di 24 anni fa vanta 183 centimetri pieni zeppi di eleganza calcistica nella conduzione palla con entrambi i piedi. “Essere pressati, ma non sentirsi pressati”, direbbe Pep Guardiola guardando il centrocampista tedesco. Ed è proprio ciò che Neuhaus mostra quando, anche spalle alla porta e nelle zone limitrofe alla propria area di rigore, si libera degli avversari con disarmante serenità.

Fisicamente non è straripante. La potenza muscolare e i contrasti duri non sono il suo forte. La conoscenza del gioco lo porta, però, a comprendere prima le trame di gioco avversarie. Questo gli permette di calpestare i ciuffi d’erba giusti per intercettare le idee degli avversari e recuperare il possesso della palla.

C’è chi, recuperando palla, si limita alla distribuzione semplice e poi c’è chi, come Florian Neuhaus da Landsberg am Lech, quella palla la guida per la via della bellezza. Ama saltare l’uomo, si nutre di rischi – calcolati e non – e di filtranti che sgretolano la linea difensiva avversaria.

Nella clamorosa batteria di centrocampisti al servizio di Joachim Low, uno così può ritagliarsi uno spazio considerevole. Certo, avere la meglio su campioni del calibro di Gundogan, Kroos, Emre Can, Goretzka e Kimmich non è semplice come liberarsi della palla una volta recuperata. Come detto, però, a uno che a 10 anni scelte il Monaco 1860 invece del Bayern, le cose semplici stanno un po’ strette.

Confronto statistico

Credit: IMAGO

Fondamentale nella costruzione della manovra partendo dal basso, rispetto ai suoi colleghi di reparto in nazionale solo Emre Can ha lavorato più palloni in area di rigore e nella trequarti difensiva. Il centrocampista del Dortmund, però, è stato impiegato spesso al centro della difesa (21 volte su 40), sporcando leggermente le statistiche.

“I numeri nel calcio non sono tutto, servono per confermare una sensazione di campo”, parole di Maurizio Sarri. Florian ama portar palla e dribblare gli avversari, lo abbiamo detto. Tra i centrocampisti a disposizione del CT Low, considerando campionato, coppa nazionale e competizioni europee, Neuhaus tenta più dribbling di tutti (79). Il secondo è Gundogan che con 66 tentativi insegue invano il ragazzo del Gladbach. Sensazione confermata.

Nelle ultime due stagioni è stato accusato di essere ‘’leggero’’ e di perdere troppi contrasti in una zona sanguinosa del campo, quella della propria trequarti. Allora, anche grazie al compagno di squadra Zakaria, ha migliorato nettamente i numeri relativi a questo fondamentale. Sempre a suo modo: l’importante non è arrivare con veemenza sulla palla, ma arrivarci poco prima dell’avversario. Con 71 contrasti effettuati (53 dei quali vinti), anche un supereroe come Leon Goretzka gli sta dietro.

Porta palla, dribbla e ferma chi invade la sua zona. Non è tutto: con 8 reti segnate su 73 tiri tentati è il terzo centrocampista tedesco (fra quelli convocati a Euro 2020) dietro Leon Goretzka (9) e l’inarrivabile Ilkay Gundogan (16). Esplorando più attentamente le statistiche, FN è il giocatore che registra la più alta distanza media dalla rete rispetto ai tiri effettuati (23,3m). Tira tanto – e bene – anche da lontano.

Di cosa non abbiamo ancora parlato? Della sua continuità: con 46 partite disputate in stagione (41 da titolare) e 3647 minuti accumulati è il centrocampista tedesco più presente. Il ragazzo ha proprio tutto per giocarsela con i grandissimi.

Il Confronto

MINUTIGOLASSISTTIRI*TOCCHI*DRIBB.*CONTR*DIST.
Neuhaus3647881,824,472,141,9223,3
Kroos36393121,5619,270,941,723,1
Emre Can3261250,7539,611,762,2817,9
Goretzka2567992,1414,950,842,5616,4
Kimmich33206141,6323,091,351,8322,2
Gundogan36301641,6911,652,041,0816,8
Le voci con l’asterisco (*) sono da considerarsi P90 (per 90 minuti)

di Nicolas Cariglia & Samuele Mandarò
Illustrazione di Ilaria Ciminelli


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