Corner Kick: Mercato, Djuricic e i primati del Napoli

Come sempre Campo & Numeri al centro della nostra rubrica dove rispondiamo alle vostre domande

Corner Kick Episodio 3

Come ogni martedì rispondiamo a un numero indefinito di domande, sempre meno di 10 e sempre più di 4, che ci avete inviato via Instagram o via Mail a info@kickest.it (oggetto “Corner Kick”, mi raccomando).

Anche questo secondo episodio di Corner Kick è diviso in due sezioni: “Campo” & “Numeri”. Alle prime domande risponderà il nostro match analyst Francesco Donzella; alle seconde il gran maestro di Excel, Alberto Rivetti. Via!

Campo

# 1 – Due cose sul Sassuolo: vorrei capire cosa è successo con Djuricic & se in in A c’è un centrale di difesa che potrebbe esser adatto al gioco di De Zerbi

Djuricic è un po’ il Sassuolo in miniatura; croce e delizia, capace di giocate fantastiche e di prestazioni davvero anonime, proprio come la squadra di cui fa parte. Dopo un inizio da top player, sia per statistiche (in particolare nei passaggi chiave) che per giocate illuminanti, come il gol al Torino, il trequartista serbo è calato, a causa di diversi fattori concomitanti: il CoVid-19 ha tolto sicuramente forma fisica a un giocatore gracile, che ha bisogno di andare a mille per reggere gli alti ritmi della Serie A. Allo stesso tempo l’assenza dal campo di Caputo (e il suo ritorno con una forma fisica precaria) ha levato a Djuricic un riferimento fondamentale davanti con il quale associarsi, e sfruttare gli spazi da lui aperti; il serbo ha giocato anche da punta centrale, ma non è riuscito ad incidere come con il bomber di Altamura al suo fianco.

I centrali del Sassuolo devono essere giocatori aggressivi, in grado di accettare la parità numerica, ma soprattutto a loro agio nel giocare il pallone sotto pressione, cercando linee di passaggio non scontate, con anche capacità di sganciarsi in avanti (come ha fatto alcune volte quest’anno Chiriches); togliendo gli obiettivi irraggiungibili come De Ligt, il Sassuolo potrebbe porre gli occhi su un giocatore moderno e duttile come Takehiro Tomiyasu, oppure su un centrale più robusto ma comunque con grandi caratteristiche con il pallone tra i piedi, come Sebastian Walukiewicz.

#2 – Secondo voi quali sono i rinforzi da fare per Juve, Milan, Inter e Roma in questo mercato?

La risposta è buffa, visto che tutte e quattro stanno cercando intanto lo stesso tassello; una punta di scorta dietro un totem offensivo inamovibile, che accetti la panchina senza remore, ed al contempo possa essere decisivo ed affidabile quando chiamato in causa. Parlammo già a suo tempo di chi potesse essere un profilo valido per il Milan, e quei nomi sono validi anche per le altre tre contendenti alla ricerca di vice-Lukaku, vice-Ronaldo e vice-Dzeko (considerando bocciato Mayoral): Giroud, Pellè (nome “esotico” il mese scorso, molto più d’attualità adesso), Pavoletti, Mandzukic, Llorente, e giocatori simili. Dire chi prenderà chi è difficile e dipenderà da fattori anche economici.

Dopodiché l’11 tipo della Juventus sembra difficile da migliorare a Gennaio, lasciando presagire un lavoro maggiormente improntato alla stagione successiva (l’acquisto di Rovella sembra mostrare questa direzione, come l’interesse per parametri zero prestigiosi come Alaba e Ramos).

Per quanto riguarda l’Inter, Conte potrebbe chiedere la mezzala fisica e creativa che non è stato Eriksen; sicuramente De Paul sarebbe il nome su misura per quel ruolo, ma l’Udinese non sembra intenzionata a vendere a Gennaio, probabilmente se ne riparlerà in estate. Anche Van De Beek sarebbe un nome decisamente interessante. Inoltre a Conte potrebbe servire un vice-Brozovic più solido di Sensi (Paredes come nome costoso, Pulgar come nome low-cost), e, secondo noi, un cambio di Young più credibile di Perisic; un quinto a sinistra con tanta corsa e capacità di arrivare bene sul fondo. Un nome low-cost potrebbe essere Reca del Crotone, che si sta affermando, mentre un giocatore che potrebbe giocarsi subito il posto con Young (oltre a Darmian, già in rosa), potrebbe essere il cavallo di ritorno Dimarco, autore di una grande stagione a Verona.

Al Milan l’interesse primario è sul vice-Ibra, ma prendere una riserva di Kjaer in grado di far rifiatare il leader danese, dovrebbe essere una priorità; si parla di giovani come Simakan e Kabak, o di big come Milenkovic che però difficilmente si muoveranno a Gennaio. Noi proponiamo l’acquisto dal Napoli di uno tra Maksimovic e Rrahmani, che stanno avendo poco spazio con Gattuso, e potrebbero invece avere più respiro nella rosa di Pioli.

Per quanto riguarda la Roma, davanti c’è affollamento considerando anche il rientro prossimo di Zaniolo (non considerando il discorso relativo al vice-Dzeko), e anche dietro e al centro la coperta sembra essere abbastanza lunga visti i ruoli di riserva per Diawara, Villar (ultimamente più impiegato), Cristante e Kumbulla. Se a destra Karsdrop si è affermato rendendo meno necessario l’acquisto di un quinto di destra, a sinistra l’infortunio di Spinazzola ha ricordato al pubblico la fragilità del nazionale italiano. Un quinto di sinistra simile a Spinazzola è, ironia della sorte, proprio Ashley Young, per la sua ambidestria, ma rimanendo a giocatori più raggiungibili, anche Darko Lazovic potrebbe essere un nome spendibile. Da anni fa il quinto a sinistra, destro di piede, in grado di cambiare bene passo, e soprattutto pronto a fare il salto in una big dopo anni di gavetta. Che ne dite?

#3 – Chi è il giocatore più sottovalutato della Serie A?

Questa è una domanda difficile, visto che si tratta di una valutazione soggettiva; io ad esempio reputo sottovalutati i giocatori che sono i motori delle proprie squadre, che quando sono in campo non si vedono, ma quando non ci sono la squadra perde l’equilibrio che solitamente viene offerto dal giocatore in questione. Spesso questi sono mediani poco appariscenti, per cui ne elencherò alcuni, che si giocheranno il posto di giocatore più sottovalutato della Serie A in una sorta di torneo che inizia dai quarti di finale, insieme ad altri giocatori purtroppo poco considerati. Saranno esclusi i giocatori universalmente riconosciuti come forti, ma rimasti in piazze di provincia finora, come De Paul, Belotti e Berardi.

Quarti di finale:

  • Maarten De Roon vs Jerdy Schouten: bello scontro tra due teste di serie, Schouten è un infaticabile mediano olandese che regge da solo il sistema Bologna (come detto anche da Mihajlovic), ma De Roon è l’ingranaggio mai lodato dell’Atalanta. In un sistema che brilla, l’olandese accetta di restare nell’ombra, e chi più del meno pubblicizzato di una delle migliori squadre, è sottovalutato? Vince De Roon.
  • Roberto Gagliardini vs Armando Izzo: Gagliardini è uno dei giocatori più bistrattati della storia dell’Inter, a causa di errori molto più visibili rispetto ai vantaggi che porta la sua presenza in campo. Izzo è un giocatore considerato umorale e sanguigno, ma non sempre affidabile, ma solo con il suo ritorno nella rosa di Giampaolo, il tecnico di Bellinzona è riuscito a salvare la panchina grazie a due reti di fila. Ma il suo nome resta nell’ombra. Vince Izzo.
  • Morten Thorsby vs Lucas Leiva: Thorsby è una delle rivelazioni di questo campionato, grazie alla sua incredibile capacità aerea, e alla sua fisicità che è quasi invalicabile al centro del campo, di fianco ad Ekdal. Di contro abbiamo un altro giocatore icona del “lavoro oscuro”; quando Lucas Leiva è in campo non si nota, ma la Lazio brilla, quando invece non è in campo (cosa che accade spesso a causa della sua tenuta fisica), oppure non è al massimo della forma, la Lazio boccheggia. Se un giocatore così fondamentale per le sorti di una delle migliori squadre italiane non è uno dei più decantati, è sicuramente sottovalutato. Vince Lucas Leiva.
  • Cristiano Biraghi vs Tiemouè Bakayoko: Biraghi viene considerato un terzino anonimo, dedito a crossare (spesso male) dal fondo e a calciare ogni tanto qualche punizione, mentre Bakayoko è considerato si un giocatore valido, ma nessuno lo nota se non per i suoi recuperi difensivi e la sua fisicità. Mentre il primo è diventata la principale fonte di gioco della Fiorentina in questi mesi difficili, Bakayoko è stato richiamato da Gattuso (lo stesso che due anni fa aveva detto che era carente nel fondamentale del passaggio) ed ha sistemato la struttura del Napoli, permettendo all’allenatore calabrese di schierare quattro giocatori offensivi in contemporanea, alzando i riflettori su Zielinski e Lozano. Vince Bakayoko.

Semifinali:

  • Marten De Roon vs Armando Izzo: Izzo è tornato alla ribalta senza essere sulla bocca di tutti, è vero, ma comunque è stato spesso accostato a squadre come l’Inter o la Lazio, che praticano la difesa a 3. De Roon è da anni fondamentale dell’Atalanta, ma raramente ci sono state voci di mercato intorno a lui, ed anche quando fu ceduto (per poi riprenderlo un anno dopo in fretta e furia) andò al Middlesbrough e non in una squadra di primo livello. Vince De Roon.
  • Lucas Leiva vs Tiemouè Bakayoko: Leiva anche quando è decisivo non si nota, anche nei recuperi palla e nella costruzione dal basso non è mai appariscente. Bakayoko in campo si vede per i suoi contrasti-tornado e le sue giocate difensive, quindi qualcuno potrebbe accorgersi della sua importanza. Vince Lucas Leiva.

Finale:

  • Marten De Roon vs Lucas Leiva: Due giocatori le cui squadre faticano senza di loro: l’Atalanta ne ha presi 5 dal Liverpool, la Lazio ha praticamente perso lo scudetto anche a causa dell’assenza del metronomo brasiliano. De Roon però ad ora è fondamentale anche nella nazionale olandese, riuscendo quindi ad avere un po’ di riconoscimento personale, mentre Lucas Leiva (anche a causa dell’età e degli infortuni), non tocca più la nazionale brasiliana dal 2013, quando è stato definitivamente soppiantato da Casemiro e Fernandinho. Quindi tutti in Olanda sanno perfettamente chi è  De Roon, mentre qualcuno potrebbe aver messo da parte Lucas Leiva in Brasile. Vince Lucas Leiva, giocatore più sottovalutato della Serie A.

📊 Numeri

#1 – Quali sono i numeri della Juventus con Buffon e Szczesny?

La Juventus con Buffon ha numeri difensivi decisamente migliori rispetto ai numeri con Szczesny. Come si vede dalla tabella qui sotto la Vecchia Signora fa più clean sheet, prende meno Goal P90 ed il numero di parate P90 è pressoché uguale:

PORTIEREMINCLEAN SHEETGOAL SUBITIPARATEGOAL SUBITI P90PARATE P90MATCH
G. Buffon3602280,524
W. Szczesny900112231,22,310

Il segreto è ovviamente nelle squadre avversarie. Buffon, essendo il portiere di riserva, è stato titolare solamente contro squadre di bassa classifica: Spezia, Crotone, Parma e Cagliari. Facile eh

#2 – Qual è il numero di maglia che ha preso più cartellini?

In testa a questa bizzarra classifica c’è il numero 17 con 28 cartellini gialli e 3 cartellini rossi. Al secondo posto con una sola ammonizione in meno troviamo la maglia numero 22. Qui sotto trovi la top 10:

NUMERO MAGLIAGIALLIROSSITOTALE
1728331
2227330
328129
628028
2326026
2126026
525126
823225
1824024
1423023

#3 – Gattuso dice che il Napoli è la squadra che subisce meno tiri in porta e che ne fa di più. È vero?

Certo che sì, un vero uomo come Ringhio non dice mai bugie. Sono 164 i tiri subiti dal Napoli nello specchio della porta, davanti alla Juventus che ne ha subiti 183 e al Verona (202), che si conferma come una delle squadre più solide del campionato.

I tiri effettuati invece sono 258 (sia in porta che fuori), 20 in più del Milan e con una partita giocata in meno. Qui trovi i numeri di tutte le 20 squadre di Serie A, ordinati per chi calcia di più.

SQUADRASUBITIEFFETTUATI
Napoli164258
Milan220238
Roma257226
Atalanta264226
Inter240225
Juventus183218
Sassuolo293198
Bologna337196
Benevento309188
Lazio309178
Udinese257168
Sampdoria322166
Torino383160
Verona202158
Cagliari408158
Spezia363155
Fiorentina276154
Parma361140
Crotone431135
Genoa355129

#3 – Ci dite qualcosa sul terribile anno della premiata ditta Cornelius-Inglese?

Il Parma è in crisi nera. Sono solo 13 i gol segnati al momento – dato che li porta ad essere il peggior attacco del campionato – ma nessuno di questi è stato segnato dai due attaccanti dei gialloblù.

Cornelius con 13 tiri (4 in porta) è il primo in serie A per numero di tiri effettuati senza fare gol, non certamente un primato di cui andare fieri. Il suo compagno di squadra Inglese non se la passa meglio: 8 tiri (5 in porta) e nessuna marcatura.

Una chicca: Il Parma quest’anno ha segnato solamente 3 gol al Tardini, ma ne ha segnati addirittura 4 a San Siro strappando due pareggi per 2-2 alle prime della classe di questo campionato.


Hai perso i primi due episodi? Qui trovi il primo e il secondo.

A martedì prossimo! bye bye

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