Serie A, i migliori tra i nuovi acquisti dopo 10 giornate

Alcuni erano prevedibili, altri invece hanno davvero sorpreso: scopriamo chi sono.

Alvaro Morata

10 turni di campionato sono un traguardo sufficiente per poter dare dei primi giudizi sulla stagione in corso. In particolare oggi vogliamo focalizzare la nostra attenzione sui giocatori protagonisti nell’ultima sessione di calciomercato e che finora non hanno deluso le attese. Ne abbiamo evidenziato sei.

Alvaro Morata (Juventus)

Probabilmente tra i nomi proposti in questo articolo è il migliore in assoluto. Il suo impatto nella seconda esperienza in bianconero è stato superlativo: 3 gol e 1 assist in Serie A, bilancio che sale addirittura a 9 gol e 2 assist se consideriamo anche la Champions League. Abbiamo ampiamente parlato di quanto la Juventus sia CR7dipendente, soprattutto in campionato, però lo spagnolo ha dimostrato di essere il partner perfetto per il fuoriclasse portoghese: lo dimostrano i 13 passaggi chiave e 4 chance create.

Pedro (Roma)

Altro spagnolo, altro campione: in questo caso parliamo di Pedro, che Fonseca ha fortemente voluto a Roma per far compiere il salto di qualità al suo attacco. E i risultati si son visti da subito, in particolare l’affiatamento con Dzeko e soprattutto Mkhitaryan. Finora l’ex Barca ha lo stesso bilancio di Morata in A: 3 gol e 1 assist, 14 passaggi chiave e 3 chance create. Ma non è tutto: con 36 palloni rubati e 14 tackle dimostra che anche a 33 anni il suo spirito di sacrificio per la squadra rimane immutato. Forse ancora non ha preso grande dimestichezza col nostro campionato, ma se il buongiorno si vede dal mattino…

Riccardo Sottil (Cagliari)

Una delle note positive di questo avvio è sicuramente l’esplosione dell’ala del Cagliari. Scappato da una Fiorentina in crisi totale, ha trovato un ambiente sereno e soprattutto un ottimo allenatore come Di Francesco, che lo sta aiutando nel suo percorso di crescita. La sua velocità, le sue doti tecniche sono venute subito fuori: in 660 minuti giocati ha già realizzato 16 passaggi chiave, quarto in A tra gli attaccanti. Per ora quello col Crotone rimane l’unico gol segnato, ma le premesse per vederne altri ci sono eccome.

Marko Pjaca (Genoa)

Zitto zitto il croato ha già segnato tre gol col Grifone, l’ultimo lunedì sera al Franchi che per pochissimo non è valso tre punti. Su di lui le attese sono state sempre alte, dal primo giorno che è approdato in A con la maglia della Juventus: magari al Genoa può trovare un’identità e dimostrare il suo valore; è comunque il miglior marcatore del team, nonostante i soli 335 minuti in campo.

Antonin Barak (Hellas Verona)

L’anno scorso a Lecce l’idillio con Liverani non è mai sbocciato; sono bastate invece dieci giornate alla corte di Juric per superare i numeri realizzati in Salento. Sarà stato rigiocare contro il Benevento, sua vittima preferita in carriera, sarà la zona nord-est del nostro stivale a fargli bene, ma Antonin si è ritrovato con l’Hellas. Chissà se riuscirà a superare i sette gol segnati nell’annata 17/18 a Udine…

Achraf Hakimi (Inter)

Probabilmente senza la doppietta di sabato contro il Bologna non l’avremmo inserito, ma con 3 gol e 2 assist, primo difensore a raggiungere tale traguardo, sarebbe blasfemia lasciarlo fuori. Attualmente è il “difensore” che tira maggiormente, ma era facilmente prevedibile, in virtù anche della sua posizione in campo; allo stesso tempo è anche quello che, insieme a Gosens, ha sprecato di più: ben 3 occasioni. Le attese sul marocchino, pagato 40 milioni dai nerazzurri, sono tante, ma l’avvio è più che incoraggiante.

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