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La Cremonese complica le partite degli avversari

La Cremonese di Massimiliano Alvini ha avuto un calendario complicato in queste prime giornate di Serie A ma ha già mostrato di che pasta è fatta

La Cremonese è tornata in Serie A con un calendario sicuramente non benevolo: nelle prime sei complicate giornate ha affrontato quattro trasferte (contro Fiorentina, Roma, Inter ed Atalanta), oltre a Sassuolo e Torino in casa. La aspetta la Lazio nell’ultima giornata da giocare prima della sosta, periodo nel quale potrà continuare il processo di assimilazione dei tanti nuovi giocatori aggiunti e di implementazione delle conoscenze dei concetti di gioco del suo nuovo allenatore, Massimiliano Alvini, anche se un’identità chiara è già stata definita nelle prime uscite.

La Cremonese delle prime giornate è una squadra aggressiva

La squadra vista in campo nelle prime giornate di questa Serie A rispecchia molto quelle che sembrano essere le volontà di Alvini, che ha sottolineato più volte di volere una squadra con voglia, entusiasmo, intensità ed un’identità ben definita contro tutti gli avversari. La Cremonese è sembrata, sin dalla prima giornata, una squadra intensa, che pressa a uomo su tutto il campo, alla ricerca costante di duelli e del recupero palla. Questo atteggiamento, specialmente se non ancora collaudato in modo adeguato, può dare molte occasioni all’avversario, ma può essere anche d’aiuto nel bloccare in modo efficace la sua costruzione. I grigiorossi hanno anche dimostrato di sapersi adattare all’avversario affrontato: nella partita contro l’Atalanta hanno difeso con un blocco più basso del solito, contro la Roma sono stati più alti, pressando a uomo già dalla rimessa dal fondo.

Dopo le prime sei giornate, i grigiorossi hanno ottenuto 2 punti, segnato 5 gol (da 5.20 xG), subito 10 reti (da 12.78 xGA). Tra i dati di squadra ne risaltano alcuni, a riprova di quanto accennato precedentemente: la Cremonese è 17ª in A per possesso medio (44%), 19ª per passaggi riusciti (75.4%), ultima per dribbling completati (27) e tiri concessi (118), ma al contempo è seconda per tackle (63), e prima per intercetti (75). Non solo: la squadra di Alvini è terza per BDP (metriche che misura la capacità di una squadra di intercettare i passaggi degli avversari ed interromperne le azioni) con un valore di 3.78 e quarta per PPDA (il rapporto tra il numero di passaggi effettuati dalla squadra che imposta e il numero di azioni difensive (tackle, intercetti e falli) compiute dalla squadra che aggredisce senza palla: 10.98. Questi dati, sicuramente alterati dalla forza delle squadre affrontate, raccontano il modo di giocare di Massimiliano Alvini.

Radu, Chiriches e Aiwu sono i giocatori più in risalto della Cremonese

In un sistema così strutturato, grande responsabilità viene data ai singoli. Difensivamente, molti giocatori della Cremonese stanno performando su buonissimi livelli, con numeri che ricordano molto i difensori del Torino, del Verona e dell’Atalanta (che però sta cambiando). Su tuti, Vlad Chiriches ed Emanuel Aiwu compaiono simultaneamente nella top5 dei difensori di A per possessi sottratti P90 (Chiriches 6.29, Aiwu 5.04) e per tackle completati P90 (Chiriches 5.14, Aiwu 4.16). L’ex Sassuolo è anche secondo tra i difensori per intercetti P90 (3.71) ed il migliore nella rosa dei grigiorossi (tra quelli con almeno 90′ giocati) per percentuale di passaggi riusciti (86.79%).

Menzione d’onore anche per Santiago Ascacibar, quinto tra i centrocampisti per duelli vinti P90 (8.07) ed ottavo per palloni recuperati P90 (3.23) e per Ionut Radu, unico membro della rosa ad aver disputato tutti i minuti in campo: è il portiere che ha sin qui intercettato più conclusioni.


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