Fantacalcio, le novità sui rigoristi dopo il calciomercato invernale

Il calciomercato ha rivoluzionato gli equilibri delle varie squadre e, inevitabilmente, anche le gerarchie riguardo i rigoristi: ecco come cambiano

Paulo Dybala, con la maglia della Juventus

Si è conclusa una sessione di calciomercato intensa, frenetica e ricca di colpi di scena come non mai. Da Vlahovic a Zakaria (calciatore di cui abbiamo parlato), passando per Gosens: tutti affari che stravolgono gli equilibri delle squadre e che, talvolta, cambiano anche le gerarchie riguardo i calci di rigore. È proprio ciò che abbiamo analizzato: chi saranno i nuovi rigoristi delle squadre più attive in questa sessione invernale?

Genoa

Domenico Criscito che calcia un rigore, Genoa

Porte girevoli anche in casa Genoa, con la nuova proprietà che – dopo aver affidato la panchina a Blessin – ha operato sul mercato mettendo a segno alcuni colpi di qualità. “Sì, ma il rigorista non rimane Criscito?”: sarà la domanda che tutti si staranno ponendo e la risposta è affermativa. Sì, rimarrà lui finché giocherà, visti i numeri incredibili. Il problema è proprio la titolarità del difensore ex Zenit: i liguri hanno finalmente un progetto a lungo termine e rinunciare a un giocatore di 35 anni, che l’anno prossimo non ci sarà più, non è sicuramente blasfemia. In caso di assenza, dovrebbe toccare a Mattia Destro, ma dietro scalpitano Yeboah (4/4 su carriera) e Gudmundsson, che in questa stagione ne ha già calciati due.

Fiorentina

Vlahovic dà, Vlahovic toglie. Oltre a un grande bomber, la Fiorentina perde – come già detto prima – un affidabile rigorista; sono arrivati Piatek, Ikonè e Arthur Cabral, ma i rigori dovrebbe ancora calciarli Cristiano Biraghi, capitano e già rigorista in due occasioni in questa stagione (1/2 realizzati). Non è da escludere anche qui una staffetta con Arthur Cabral: l’ex Basilea vanta infatti un buon 11/13 in carriera e si candida a papabile nuovo rigorista. Più defilato invece Krzysztof Piątek, che sarà la terza scelta.

Juventus

Con l’arrivo di Dusan Vlahovic (17/18 in carriera dal dischetto), la Juventus ha trovato un altro eccellente rigorista: il serbo è infatti primo nella classifica dei gol su rigore in questa stagione. In ogni caso, le gerarchie dagli undici metri non dovrebbero cambiare, almeno inizialmente: il battitore designato rimane Paulo Dybala. In caso di assenza dell’argentino, non dovrebbe comunque essere Vlahovic il rigorista ma Leonardo Bonucci, che quest’anno ha un ottimo 100% di realizzazione (3/3); non è da escludere comunque un ballottaggio tra i due, ma – con Dybala in campo – i rigori rimangono roba sua.

Roma

Delle gerarchie dal dischetto nella Roma ne avevamo già parlato all’arrivo di Sergio Oliveira, prima ancora che calciasse il rigore contro il Cagliari. Il portoghese era stato chiaro: il rigorista sarà Pellegrini. Si prevede però anche qui un serrato ballottaggio, con il capitano della Roma che sembra leggermente avanti, ma con Oliveira a insediarlo; il portoghese è un abile rigorista e la statistica in carriera (17/19) ne è la dimostrazione. Sembra ormai essere stato spodestato Jordan Veretout, che dovrà prima guadagnarsi nuovamente il posto da titolare.

Salernitana

Chi invece si è scatenata sul mercato è la Salernitana, che con l’arrivo del nuovo presidente Iervolino e del DS Sabatini ha messo a segno ben undici colpi di mercato nell’ultima settimana. Proprio Sabatini ha parlato ieri delle operazioni concluse, ma al netto di tutti i movimenti bisogna adesso fare chiarezza anche sul rigorista designato. Fino a ieri, con Ribery in campo avremmo detto lui come uomo dagli 11 metri, ma con l’ufficialità di Diego Perotti il discorso potrebbe cambiare: l’ex centrocampista della Roma ha uno score di 27/29 rigori segnati in carriera, dato davvero altissimo e rilevante. Per questo motivo crediamo che sarà lui il nuovo rigorista dei campani: in caso di assenza, toccherà a Ribery ma occhio anche a Simone Verdi, che in carriera ha calciato 9 rigori e ne ha segnati… 9!

Qui l’elenco completo dei rigoristi, squadra per squadra

A cura di Domenico Cannizzaro

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