Serie A – La TOP 11 della G3
Una coppia del Sassuolo in attacco e ben tre giocatori del Milan: ecco la TOP 11 di G3.
In attesa della conferma per il 3-0 a tavolino di Juventus – Napoli (trovate qui che cosa succede su Kickest), noi ci portiamo avanti realizzando, come ogni settimana, la TOP 11 di giornata. L’Atalanta dilaga come di consueto, il pari tra Inter e Lazio suscita qualche polemica per i due cartellini rossi mentre Parma e Samp ottengono le loro prime vittorie stagionali. Chi ci sarà nella migliore formazione di G3?
Formazione 3-4-3
Gianluigi Donnarumma (Milan – 31,50 punti)
Orfano di Ibra e Rebic, il Milan non si fa certo sorprendere dal neopromosso Spezia, archiviando la pratica con un sontuoso 3-0. Pulitissima la prestazione del numero 1 della Nazionale, che regala al 14% dei fantallenatori di Kickest ben 31.5 pt con 3 parate e, ovviamente, la porta inviolata. Menzione speciale per Antonio Mirante, che per un soffio (solo 0.3 pt) non entra in TOP 11 al posto di Gigio.
Theo Hernández (Milan – 54,00 punti)
Senza nulla togliere a Donnarumma, bisogna anche dare merito alla difesa dei rossoneri che fin qui ha avuto poche, pochissime sbavature: ne è la conferma il buon Theo, che non solo si guadagna una maglia da titolare nella squadra della settimana, ma lo fa addirittura con il punteggio più alto in assoluto. I 54 pt, infatti, non sono stati raggiunti da nessuno in G3 Serie A.
Roger Ibañez (Roma – 35,80 punti)
La baby difesa della Roma sorprende e convince: l’ex Atalanta Ibañez è tra i migliori, dopo i 27 pt di G1 e i 12 pt della scorsa settimana. Nel successo contro l’Udinese, porta inviolata a parte (che ricordiamo corrispondere a un bel +8 per il reparto arretrato), per Roger non c’è stato alcun bonus pesante (gol o assist). Poco importa: ha rimediato con 8 palloni rubati e 4 tackle. Fonseca se lo può godere assieme a Kumbulla e Mancini.
Diego Godín (Cagliari – 33,30 punti)
Esordio in Serie A 2020/21 per l’ex Atletico Madrid, fresco di passaggio in terra sarda per favorire l’arrivo di Vidal alla corte di Conte. Se parte con un punteggio del genere (grazie al gol e ai 13 palloni rubati), c’è da ben sperare anche per le prossime partite. Risultato comunque amaro (l’Atalanta fa strage, ne rifila ben cinque agli uomini di Di Francesco), tuttavia l’uruguaiano è l’elemento di esperienza e spessore internazionale che da troppo tempo mancava ai rossoblu. Chissà che la sosta porti qualche buon consiglio al tecnico.
Mario Pašalić (Atalanta – 50,90 punti)
Secondo punteggio più alto di giornata per l’ex Milan e Chelsea, cresciuto in maniera esponenziale sotto Gasp e divenuto una pedina fondamentale del suo scacchiere. Lo ammetto, qualche anno fa era oggetto di critiche da parte mia, ora invece mi sono completamente ricreduto. Partita dopo partita inanella performance d’alto livello, spaziando su tutto il centrocampo. Un gol in questa G3 e sicuramente i bonus non finiscono qui.
Manuel Locatelli (Sassuolo – 37,90 punti)
Stesso discorso fatto per Pašalić: quando era al Milan credevo fosse un fuoco di paglia che si sarebbe spento dopo pochissimo. Il Sassuolo poteva sembrare un passo indietro nella carriera del classe ’98 che invece sta raccogliendo quanto ha seminato. De Zerbi esalta le sue qualità e il gol segnato contro il Crotone è solo la ciliegina sulla torta. I 13 palloni rubati sono simbolo di sostanza.
Sergej Milinković-Savić (Lazio – 37,10 punti)
Nelle righe della intro ho scritto di Lazio – Inter e di quanto questa partita sia stata accesa: prima un rosso a Immobile, poi a Sensi. Il tutto prima dei due gol che hanno deciso la gara, con il Sergente che ha risposto all’iniziale vantaggio di Lautaro con un prezioso colpo di testa a fil di palo. Inzaghi può ancora contare sul gigante serbo, nonostante le sempre presenti voci di mercato (che si sono affievolite solo durante quest’ultima sessione estiva).
Alejandro Gómez (Atalanta – 36,80 punti)
Todo el mundo baila como el Papu, un’altra volta. La Papu Dance, entrata in testa e cuore dei tifosi della Dea, ha colpito anche contro il Cagliari. L’argentino ha da tempo trovato la sua dimensione a Bergamo e ogni settimana sembra avere ancora più fame di vittoria: 36,80 punti nel sacco. E il gol è un capolavoro: raccoglie l’assist corto di Zapata sulla trequarti, dribbla un giocatore avversario con una finta di corpo e scarica un tiro a giro sul palo basso. Uomo chiave.
Rafael Leão (Milan – 42,50 punti)
Si parlava di un Milan senza Ibra, senza Rebic e con poca solidità in attacco: l’ex Lille ha dimostrato il contrario, facendo le veci dei big e contribuendo alla netta vittoria contro i liguri. È il terzo rossonero che vediamo comparire nella squadra della settimana, ma quanto forte sta andando questo Milan? Altri rossoneri, ad esempio Calabria, hanno superato i 30 punti non entrando per pochissimo nella TOP 11…
Domenico Berardi (Sassuolo – 36,10 punti)
Dopo 6 tiri senza gol nella prima giornata, il buon Mimmo ha bucato la porta due volte tra G2 e G3 effettuando solo tre tentativi. Si trattava solamente di lubrificare le articolazioni e togliere un po’ di polvere dal piede, gli ci è voluto poco per tornare quello di sempre. Il gioco offensivo di De Zerbi è davvero bello da guardare, così come il punteggio del capitano neroverde.
Francesco Caputo (Sassuolo – 36,10 punti)
Stessi punti del suo partner d’attacco Berardi: si può dire che i due siano in perfetta sintonia. Poco da dire: un gol su rigore e uno su contropiede (innescato dallo stesso Berardi), con un bellissimo cucchiaio basso per beffare Cordaz e aiutare i suoi a vincere. Ora testa alla sosta nazionali.