Sogno Azzurro: Moise Kean

Al PSG sta mettendo in evidenza le sue qualità ma per Kean la strada verso l’Europeo non è ancora in discesa

Moise Kean

Questo è il quinto episodio della nuova rubrica che ci terrà compagnia ogni venerdì. A curarla sarà il team di 90min, che ogni settimana in “Sogno Azzurro” analizzerà le prestazioni di un calciatore italiano che potrebbe mettere in crisi Roberto Mancini in vista del prossimo Europeo. Buona lettura.


Tra l’avvio delle qualificazioni a Qatar 2022 e un finale di stagione, si avvicina sempre più l’Europeo. In attesa di conoscere se sarà itinerante o se si opterà per un solo Paese come sede fissa, in casa Italia si iniziano a delineare i 23 nomi che faranno parte del gruppo azzurro per la manifestazione europea. Nella mente di Roberto Mancini c’è già un gruppo base. Il commissario tecnico sarà tenuto a sciogliere le ultime riserve su alcuni ballottaggi in tutti i reparti, dai portieri agli attaccanti.

Proprio in questo ruolo non mancano le alternative e tra giocatori che si stanno consacrando (vedi Federico Chiesa) e altri che invece stanno trovando difficoltà a trovare continuità (vedi un altro Federico, Bernardeschi), c’è un giovane calciatore che si sta mettendo sempre più in mostra con la maglia del Paris Saint-Germain. Si tratta di Moise Kean, attaccante di proprietà dell’Everton (ma in prestito ai parigini) che in Italia abbiamo avuto modo di apprezzare con la maglia della Juventus.

Per questioni di forza maggiore (bilancio e plusvalenze), la società bianconera nell’estate 2019 ha deciso di privarsi del giovane talento italiano e ora non mancano i rimpianti in quel di Torino. E se il primo anno lontano dall’Italia aveva lasciato un po’ a desiderare

Credit: Daniele Buffa – IMAGO

Le caratteristiche di Moise Kean

È un attaccante moderno. Partiamo da questo presupposto. Moise Kean è un calciatore in grado di giocare ovunque nel reparto avanzato: prima o seconda punta e esterno offensivo. Una caratteristica da non sottovalutare in un torneo intenso, con partite ravvicinate e che possono essere decise da una scelta tattica o tecnica.

L’ex bianconero è un destro naturale, rapido e abile tecnicamente. La sua velocità di base gli permette di essere a tratti devastante quando ha ampi spazi davanti a sé. Non sempre preciso in fase di palleggio ma sa difendersi bene nel corpo a corpo. Tra i suoi punti di forza possiamo sottolineare la capacità di inserimento senza palla e la freddezza sotto porta.

Con il Paris Saint-Germain sta trovando continuità e i numeri dimostrano la bontà della scelta fatta dal club francese in estate e dallo stesso giocatore.

I numeri stagionali

Kean è tra i calciatori nati dopo il 2000 ad aver realizzato più gol in Europa. Dopo una primissima parte di stagione disputata con la maglia dell’Everton (appena tredici minuti in due gare di Premier League), l’attaccante italiano è passato al Paris Saint-Germain in prestito secco. Qui ha trovato il suo habitat naturale. Sarà la concorrenza, sarà la presenza di giocatori di altissimo livello che gli permettono di esaltarsi o sarà anche – perché no?! – un campionato più semplice rispetto a quello inglese (anche se quest’anno la lotta per il titolo sembra più equilibrata), ma per il momento in Ligue 1 ha realizzato 11 gol in 20 partite, oltre ai 3 gol (e 1 assist) in 6 partite di Champions League.

In totale, con la maglia del PSG in questa stagione tra campionati, coppe europee e coppe nazionali ha totalizzato 29 presenze, mettendo a segno 15 gol. Una media di un gol ogni due partite.

Perché può essere utile al Mancio

Abbiamo parlato di attaccante moderno. Come già sottolineato nelle sue caratteristiche, Moise Kean è un giocatore duttile. Nasce come prima punta, ma sa disimpegnarsi bene anche come seconda punto o esterno offensivo (prevalentemente a destra, dove ha giocato alcune partite con la maglia del Paris Saint-Germain).

Questa sua caratteristica può essere un punto a suo favore nella corsa ad una maglia azzurra per l’Europeo. Nel 4-3-3 di Roberto Mancini infatti avrebbe la possibilità di giocare come centravanti di riferimento (ma con la concorrenza di Immobile e Belotti) oppure come esterno destro d’attacco dove si troverebbe davanti Federico Chiesa (ma l’ex Fiorentina può giocare anche sulla corsia opposta).

In un torneo intenso e dalle partite ravvicinate, un giocatore con le caratteristiche di Moise Kean potrebbe essere utile anche a gara in corso, per cambiare le carte in tavola.

Con chi si gioca il posto per l’Europeo

Immobile e Belotti sono le due prime punte sicure (salvo colpi di scena) di avere un posto all’Europeo con gli azzurri. Sugli esterni Insigne e Chiesa sono altri due con il biglietto in mano. Rimangono due posti (considerando 6 slot per il reparto offensivo).

Sicuramente Moise Kean si gioca le sue chance come esterno destro offensivo. E qui la concorrenza è agguerrita ma non insuperabile. Da Domenico Berardi a Federico Bernardeschi (che pur non giocando con continuità, gode della fiducia del Mancio), passando per Nicolò Zaniolo che potrebbe rientrare nelle convocazioni tra gli attaccanti (dipenderà dalla sua condizione atletica e fisica dopo il rientro in campo previsto ad aprile).

I numeri sono dalla parte di Moise Kean. Nel rush finale tra Ligue 1 e Champions League deve farsi trovare pronto e confermare le prestazioni offerte fino a questo momento.


Articolo a cura di Marco Deiana, 90min

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