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Sogno Azzurro: Gaetano Castrovilli

Nel reparto azzurro con maggiori alternative, Castrovilli dovrà trovare continuità di rendimento per poter convincere Roberto Mancini

Questo è il primo episodio della nuova rubrica che ci terrà compagnia ogni venerdì. A curarla sarà il team di 90min, che ogni settimana in “Sogno Azzurro” analizzerà le prestazioni di un calciatore italiano che potrebbe mettere in crisi Roberto Mancini in vista del prossimo Europeo. Buona lettura.


L’Europeo si avvicina a grandi passi. In attesa di conoscere la sede ufficiale della manifestazione (causa pandemia, sarà itinerante o si opterà su un solo Paese ospitante?), si può iniziare ad analizzare la situazione per quanto riguarda l’Italia di Roberto Mancini. Dopo aver raggiunto le Final Four della UEFA Nations League (che si disputeranno a fine anno tra Milano e Torino), il commissario tecnico degli azzurri è chiamato a confermare gli enormi passi avanti fatti rispetto alla precedente gestione. Certo, l’Italia non partirà come favorita ma siamo pur sempre quattro volte Campioni del Mondo e il ruolo di outisider rischia di starci fin troppo stretto.

Il Mancio in questi mesi dovrà sciogliere le ultime riserve per completare l’elenco dei 23 calciatori da convocare per l’Europeo. Alcuni – salvo infortuni o imprevisti dell’ultima ora – hanno la certezza di far parte della spedizione azzurra, altri invece si giocherà le loro chance in questa seconda parte di stagione.

Tra i calciatori sicuri del posto (e che quindi non tratteremo in questa rubrica) ci sono il portiere Donnarumma, i difensori Bonucci, Chiellini, Acerbi, Florenzi e Spinazzola, i centrocampisti Verratti, Jorginho, Barella, gli attaccanti Chiesa, Insigne, Immobile e Belotti. Tredici su ventitré. Almeno altre dieci maglie sono in ballo. A partire dai due portieri che affiancheranno Gigio, due terzini, un altro centrale difensivo, tre centrocampisti e infine due calciatori per completare il reparto offensivo.

Tra i candidati a riempire i dieci posti mancanti nella lista dei 23 dell’Italia per l’Europeo c’è Gaetano Castrovilli, centrocampista dalle spiccate caratteristiche offensive di proprietà della Fiorentina. L’ex giocatore della Cremonese, alla sua seconda stagione in maglia viola, si è preso la responsabilità di indossare un numero pesante, il 10. E premettiamo subito. Non è un numero 10 così come siamo abituati ad immaginarlo.

Le caratteristiche di Gaetano Castrovilli

Un po’ trequartista, un po’ mezzala. Abile nel dribbling e negli inserimenti con e senza palla. È un centrocampista dinamico che abbina una buona visione di gioco in fase di palleggio ad una buona capacità di intercettare e recuperare palloni in mezzo al campo. Però per rendere al meglio ha bisogno di scrollarsi di dosso compiti di marcatura. Gli manca però ancora un po’ di continuità di rendimento. Sembra soffrire parecchio gli alti e i bassi della sua Fiorentina.

I numeri stagionali

In questa stagione Gaetano Castrovilli ha già superato il suo numero di gol stagionali, rispetto alla scorsa annata. Con 5 reti all’attivo, quest’anno, è il secondo marcatore della Fiorentina dietro a Vlahovic. Le difficoltà della squadra viola nella costruzione del gioco e in fase di palleggio vengono evidenziate dalla percentuale di passaggi riusciti del giocatore ex Bari e Cremonese, poco sopra il 78%.

Al contrario, si dimostra uomo assist (o almeno ci prova) quando ha la possibilità di dettare l’ultimo passaggio. I passaggi chiave in stagione sono ben 16. Nella viola solo Biraghi (fuori classifica con i suoi 36 passaggi chiave, considerando tutti i cross da lui effettuati), Ribery e Bonaventura – per ora – hanno fatto meglio di Castrovilli.

I 103 palloni recuperati in stagione (meglio di lui solo Amrabat con 148 palloni rubati) sottolineano – se ce ne fosse bisogno – la sua capacità di sacrificarsi anche in fase difensiva.

Perché può essere utile al Mancio

La sua duttilità tattica in una competizione breve e intensa come l’Europeo può rivelarsi un’arma in più per il commissario tecnico degli azzurri. Oltre a poter giocare come mezzala nel 4-3-3 costruito da Roberto Mancini, può ricoprire – adattandosi – anche il ruolo di esterno sinistro d’attacco o il ruolo di trequartista in caso di cambio tattico (a seconda delle caratteristiche degli avversari).

La sua discontinuità di rendimento invece non dovrebbe rappresentare un grosso ostacolo. Partirebbe come riserva e avrebbe tutte le motivazioni per mettersi in mostra agli occhi del commissario tecnico azzurro.

Con chi si gioca il posto per l’Europeo

Considerando i tre punti fermi Verratti, Jorginho e Barella, il buon Gaetano Castrovilli ha le chance di ottenere una delle tre maglie a disposizione per il centrocampo (ipotizzando la presenza di sei centrocampista nell’elenco dei 23 convocati).

Dovrà vedersela con colleghi del calibro di Lorenzo Pellegrini, Manuel Locatelli (anche se il giocatore del Sassuolo si avvia verso il ruolo di vice Jorginho in cabina di regia) e Stefano Sensi, giocatore che piace al Mancio ma che – ad oggi – non garantisce affidabilità dal punto di vista fisico. Tra gli altri calciatori che potrebbero insidiare la convocazione al centrocampista della Fiorentina c’è anche Roberto Gagliardini, nel caso in cui il ct si affidasse ad un calciatore più fisico. Senza considerare Nicolò Zaniolo, che – in caso di recupero totale dall’infortunio – potrebbe rientrare sia tra i centrocampisti che tra gli attaccanti.


Articolo a cura di Marco Deiana, 90min

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