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Singo e Zappa: la Generazione Z dei Terzini

Un confronto tra Wilfried Singo e Gabriele Zappa, i terzini che hanno infiammato le fasce in questo scorcio di campionato

Giovani e sfrontati

Fanno 39 anni in due, l’età di Ibrahimovic, ma si stanno mettendo in mostra al massimo livello italiano; Wilfried Singo e Gabriele Zappa sono le sorprese principali in un ruolo dove spesso l’esperienza è fondamentale per riuscire a imporsi in Serie A. Zappa è al suo primo anno nella massima serie dopo un ottimo anno in cadetteria a Pescara (5 gol segnati!), mentre Singo è tornato alla ribalta dopo qualche presenza nel finale della scorsa stagione, coronate da un gol alla Roma alla penultima giornata.

In questo inizio di stagione Zappa ha scalzato quasi subito il veterano Faragò, prendendo possesso della fascia destra e formando una catena importante per il Cagliari insieme a Nandez o Ounas, mettendosi in mostra per corsa e capacità di cross.

Singo invece ha dovuto aspettare di più per prendersi il posto; l’arrivo di Vojvoda l’aveva messo in secondo piano, ma con il duro lavoro in allenamento ha iniziato a ritagliarsi degli spezzoni, fino a giocare brillantemente gli ultimi match dopo la sosta delle nazionali, durante la quale Vojvoda ha contratto il Covid-19, lasciando campo libero all’ascesa dell’ivoriano.

Zappa e Singo a confronto: fase offensiva

La cosa nella quale ambedue i giovani terzini spiccano maggiormente, è la fase offensiva, che viene però interpretata in maniera molto diversa.

N.B. i dati sono basati su statistiche per 90 minuti, ma il campione di minuti non è particolarmente ampio, specialmente per Singo.

  xA Assist %Cross Cross Tocchi %Dribbling TocchiAreaAvv
Zappa 0,1 3 11,1% 2,53 61,92 46,7% 1,83
Singo 0,23 1 23,1% 3,46 76,42 59,1% 2,93

Sia Singo che Zappa sono dei veri e propri treni in fase offensiva, arrivando spesso sul fondo per il cross; Zappa ne tenta 2,53 ogni 90 minuti, mentre Singo addirittura 3,46. La cosa incredibile è che, nonostante crossi circa una volta a partita in più di Zappa, Singo riesce a mantenere una percentuale di riuscita al cross nettamente superiore del cagliaritano, attestandosi su un altissimo 23,1%; in pratica un cross su quattro dell’ivoriano va a segno!

Questa alta percentuale di conversione dei cross si riflette anche sugli assist (3 per Zappa, 1 per Singo) e xA generati; Zappa ne crea 0,1 a partita, che è già un’ottima cifra, ma al momento Singo sta superando anche questo dato arrivando a creare 0,23 xA, in pratica un assist ogni 4 partite, abbastanza in linea con quanto convertito dagli attaccanti granata.

Si nota infine che con il passaggio al 3-5-2 da parte del Torino, Singo abbia maggiori libertà creative e di spinta, riuscendo a compiere quasi 3 tocchi a partita in area avversaria, e tentando addirittura 5,85 dribbling in media a partita; e ne completa il 59,1%, rendendo l’ivoriano un pericolo da non sottovalutare per le difese avversarie (chiedere ad Ashley Young).

Zappa invece giocando in una difesa a 4 può sganciarsi meno spesso, toccando meno palla (62 tocchi contro 76,5), meno volte in area (1,83 a partita, dato comunque alto per un terzino da linea a 4), e dribblando meno e con una precisione leggermente minore (46,7%); attenzione a non lasciarsi ingannare, questi dati sono ottimi per un terzino, è probabile che i dati di Singo col tempo si normalizzeranno raggiungendo risultati simili a quelli dell’esterno cagliaritano.

Zappa e Singo a confronto: fase difensiva

Se in fase offensiva i due terzini hanno il loro punto forte, andiamo a vedere come se la cavano in fase difensiva.

  %DuelliW %Tackle %Duelli Aerei Falli Gialli
Zappa 43,6 46,2 14,3 0,84 0
Singo 67,6 83,3 81,8 1,33 2

Notiamo subito una grande differenza tra i due; Singo è un terzino fisico, che cerca il contrasto ed il duello aereo, accettando di compiere falli più spesso (1,33 falli a partita contro gli 0,84 di Zappa), e prendendo ammonizioni più spesso, già 2, mentre Zappa è un terzino che difende in una linea a 4 tenendo quindi maggiormente di conto della posizione del pallone, cercando di agire sulle linee di passaggio e sugli intercetti e meno sui duelli.

Fatta questa premessa, Singo ha dei numeri altissimi anche in questo frangente; 67,7% di duelli vinti, 83,3% di tackle (!) e 81,8% di duelli aerei vinti; questo ultimo numero è spiegabile vista la prestanza fisica dell’ivoriano comparata alla maggior parte degli esterni avversari, mentre gli altri dati denotano una predisposizione naturale da parte di Singo al contrasto e allo scontro fisico, dalla quale spesso riesce ad uscire vincitore; se riesce ad affinare le sue capacità tattiche e la comprensione del gioco, Singo può diventare un quinto di centrocampo di primo livello.

Zappa invece ha dati più bassi, ma ha una vera pecca solo nei duelli aerei (ne vince solo il 14,3%), dove ha una carenza che può mettere in difficoltà la linea difensiva; per il resto naviga vicino al 50% sia nei tackle che nei duelli vinti, dovendo migliorare e superare almeno la soglia del 50% per diventare effettivamente un terzino che vuole ambire a grandi palcoscenici, ma dimostrando di essere comunque sulla buona strada. Probabilmente dovrebbe imparare anche a spendere meglio i falli e prendere qualche giallo tattico.

Conclusioni

Singo e Zappa sono due dei migliori giovani terzini che stanno emergendo in questa serie A; se escludiamo Hakimi, e teniamo da parte Hickey (che ha due anni meno anche di Singo, ed è un giocatore piuttosto diverso), abbiamo visto come i due giocatori presi in considerazione abbiano caratteristiche (e statistiche a supporto) che possono permettere loro di esplodere e di puntare verso squadre di vertice nel giro di qualche anno.

Se Singo è un perfetto quinto di centrocampo (ricordiamo che alcuni dei dati già visti potrebbero calare fisicamente visto quanto sono alti, con l’aumentare del minutaggio), fisico e grintoso, da immaginare come esterno nei 343 di Gasp e Juric o con Conte, Zappa è un terzino più disciplinato, ma in grado di inclinare bene il campo e di farsi valere in fase offensiva; potrebbe crescere bene alle spalle di un terzino offensivo come Cuadrado alla Juventus, oppure giocarsi il posto con Calabria al Milan.

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