Il Pisa ritorna in Serie A dopo 34 anni
Il Pisa ritorna in Serie A dopo 34 anni. La squadra di Pippo Inzaghi festeggia la promozione nonostante la sconfitta con il Bari, complice la caduta dello Spezia con la Reggiana

Il Pisa SC ritorna in Serie A dopo 34 anni. Dopo il periodo d’oro nella storia del club durante gli anni ‘80, il Pisa ha vissuto due rifondazioni (1994 e 2009) per problematiche finanziarie. La promozione è stata conquistata domenica nonostante la sconfitta contro il Bari, complice la caduta dello Spezia in casa della Reggiana. La città della Torre pendente è pronta a celebrare il ritorno degli eroi pisani nella massima serie del calcio italiano.
I gloriosi anni ‘80 e il declino
Il Pisa ha vissuto da protagonista gli anni ‘80 e i primissimi anni ‘90, ottenendo successi e ritagliandosi un ruolo di squadra solida e ostica nel calcio italiano. Con l’epica presidenza di Romeo Anconetani, il club avrebbe trovato uno slot stabile nel massimo campionato, proprio come un giocatore fortunato che trova il suo momento vincente davanti a una slot in un casinò, militando in ben sei delle sette stagioni di Serie A tra il 1982-83 e il 1990-91, con anche due vittorie nella Coppa Mitropa, un torneo continentale per squadre europee centrali che fu soppresso nel 1992.
Quel ritorno nel calcio di massima serie nel 1982 era solamente la loro seconda apparizione, dopo una breve apparizione nel 1968-69. Quella prima stagione di ritorno è tuttora la loro migliore di sempre, posizionandosi all’11° posto. La retrocessione nel 1990-91 portò a un rapido declino, con il Pisa che finì in terza serie, per poi fallire. La prima rifondazione nel 1994 vide la squadra partire dalla quarta serie, prima di risalire i ranghi fino alla Serie B nel 2007. Solamente due anni dopo, un’inaspettata retrocessione portò a ulteriori difficoltà finanziarie, con il club che fu nuovamente escluso dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio.
Rinascita nerazzurra
Rifondato nel 2009, il Pisa è ripartito dalla Serie D, a piccoli passi, fatta eccezione per un breve glorioso ritorno nella Serie B 2016-2017, prima di stabilirsi definitivamente dal 2019. Dopo aver mancato per due posizioni lo spareggio per la Serie A, con un 13° posto nel 2023-2024, si è assicurato i servigi di uno degli esperti di Serie B: Filippo Inzaghi. Una scelta che ha pagato, in quanto “Super Pippo” ha già avuto successo in Serie B, conquistando il titolo cadetto nel 2019-2020 con il Benevento.

Pisa su Inzaghi
Con i suoi 69 punti in 34 giornate, i nerazzurri hanno già superato il numero massimo di punti conquistati in B dai predecessori pisani in una stagione: 71 nel 2007-2008, in 42 giornate. Dodici di questi punti sono arrivati nelle ultime cinque giornate, a conclusione di un mese di febbraio molto complicato (1 punto e 1 gol in 5 match), che aveva seriamente ridimensionato le speranze di promozione.
Con Inzaghi in panchina, è riduttivo dire che questa stagione i suoi giocatori siano stati efficaci in attacco. Con 58 realizzazioni, Pisa è dietro solo alla capolista Sassuolo nella classifica dei rispettivi attacchi più prolifici di Serie B, a fine primavera (75 per i neroverdi). Si classifica anche seconda per tasso di conversione dei tiri (12,9%), ancora dietro ai rivali emiliani del 2024-2025 (16,1%).
All’altro capo del campo, “Pippo” è riuscito laddove il suo predecessore aveva “fallito” la scorsa stagione. Nel 2023-2024, il Pisa ha incassato 54 gol in Serie B, superando solo le ultime due squadre in classifica (Lecco e Feralpisalò, 65 e 74). Questa volta, la nuova versione gloriosa della squadra ha concesso 32 gol, e solo lo Spezia ha fatto meglio nel campionato (27). Inoltre, solo la Cremonese ha subito meno tiri da cui difendersi rispetto al Pisa, con 344 contro 349.
Filippo Inzaghi, il sogno Serie A col Pisa
L’ultima recita del Pisa nella massima serie è datata maggio 1991, ultima giornata, in casa contro la Roma. Appena tre mesi dopo, Filippo Inzaghi avrebbe fatto il suo debutto tra i professionisti, con la maglia della sua squadra natale, il Piacenza. Oltre tre decenni dopo, l’ex centravanti simbolo del Milan e della Nazionale azzurra ha riportato il Pisa dove era stato, aprendo forse un ciclo che può regalare una grande realtà alla nostra Serie A.