Verona Heavy Metal

La creatura di Ivan Juric ha perso dei pezzi importanti durante il mercato, ma è riuscita a rimpiazzarli in maniera entusiasmante creando ulteriore e meritato hype sulla squadra scaligera

Hellas Verona

Le premesse, anche quest’anno, non erano delle più entusiasmanti: gli addii di Sofyan Amrabat, Marash Kumbulla, Amir Rrahmani, Valerio Verre e Matteo Pessina privavano il Verona di cinque giocatori cardine della passata stagione, partita con presagi di retrocessione scontata, e conclusa tra gli applausi con una salvezza più che tranquilla. Ceduti i pezzi migliori, anche quest’anno l’Hellas si è affidata alle intuizioni del suo DS, e ai giovani che ogni anno vengono plasmati dal demiurgo per eccellenza, ovvero Ivan Juric.


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L’allievo di Gasperini ha continuato il suo lavoro sfruttando alcuni giocatori fondamentali rimasti al proprio posto (gli esterni Faraoni e Lazovic, il trequartista Zaccagni, il portiere Silvestri), integrando la rosa con un mix di giovani speranze e giocatori da rilanciare. Dopo 6 giornate, grazie anche ad una vittoria a tavolino, il Verona si trova a 11 punti insieme a squadre come Inter, Juventus e Napoli, continuando a impressionare per intensità di gioco e valorizzazione di talenti.

Attori non protagonisti

L’Hellas l’anno scorso è risultata una squadra ottima per lo sviluppo dei giovani, grazie allo spazio che Ivan Juric ha sempre concesso loro; in particolare il tecnico ha sempre valorizzato giovani centrali, aggressivi al punto giusto. Senza andare troppo indietro nel tempo, negli ultimi due anni ha lanciato Cristian Romero e Marash Kumbulla; quest’anno spicca il canterano Matteo Lovato, classe 2000 che si è imposto in questo inizio di stagione come centrale in assenza di Gunter, per aggressività e personalità (9 intercetti, 29 recuperi, 5 tackle).

Al suo fianco Juric ha rivitalizzato la carriera di Federico Ceccherini, reduce da annate opache a Firenze e tornato a farsi valere in una difesa a 3, dove può mostrare le sue capacità in anticipo e marcatura. Un altro giocatore che è cresciuto in questa prima parte è stato Federico Dimarco, usato sia come esterno che come terzo di difesa, ha già completato ben 16 passaggi chiave, 2 assist e 34 cross tentati dimostrando di essere molto importante in fase di sviluppo del gioco.

A centrocampo, vista anche l’assenza di Miguel Veloso per infortunio, Juric ha utilizzato tre nuovi acquisti; Ilic, classe 2001 in prestito dal Manchester City, ha dimostrato grande capacità tecnica, mentre Ronaldo Vieira ha dato fisicità. Il miglior colpo a centrocampo è Adrian Tameze, migliore in Serie A per intercetti (18), e tra i migliori per tackle (13), oltre ad aver completato 9 dribbling; un mastino made in Atalanta che si è subito calato nella dimensione gialloblu.

Infine per quanto riguarda i ruoli offensivi, oltre a Zaccagni (8/14 dribbling completati) e Salcedo, riconfermati, sulle rive dell’Adige è arrivato Marco Benassi, ancora fermo per infortunio, Ebrima Colley, giovane stella proveniente dal florido vivaio Atalanta, e soprattutto Antonin Barak, in luce nella doppietta al Benevento ultimamente. Il ceco classe 1994 si è imposto nel ruolo di trequartista al fianco di Zaccagni, unendo una fisicità importante a una qualità tecnica fondamentale per il gioco del Verona; la riprova è l’aver sviluppato ben due gol da 0,87 xG.

Infine davanti al fianco di Samuel Di Carmine sono arrivati Andrea Favilli (1,26 xG generati fin qua), punta dal Genoa che si è sbloccata contro l’Udinese e ripetuta contro la Juventus prima di infortunarsi, e il grande colpo dell’ultimo giorno di mercato, ovvero Nikola Kalinic (già 1 xG in due partite), una punta di manovra dalle grandi qualità tecniche, ma in ombra nelle ultime stagioni, chiamato all’operazione riscatto.

Visione d’insieme

Il Verona è la 13esima squadra per tiri tentati e una delle peggiori per tiri in porta, ma sa scegliere bene i suoi tiri; ha ricavato infatti 10 big chance, esattamente quante la Juventus e il Milan, due più della Lazio. Dopo Inter e Udinese inoltre, l’Hellas Verona è la squadra che crossa di più in Serie A, con ben 99 cross tentati; questi dati importanti hanno portato però solo 6,90 xG, dimostrando di dover migliorare sotto questo punto di vista per mantenere alto il livello delle prestazioni.

Dal punto di vista difensivo invece si nota come il Verona, seguendo il percorso gasperiniano, gioca molto sugli 1v1 difensivi. É la quarta squadra per contrasti vinti dopo Atalanta, Milan e Roma (squadre che hanno una filosofia di gioco simile), e la prima per contrasti persi, con una percentuale di vittoria vicina al 50%. Inoltre è la squadra che in assoluto tenta più duelli aerei (la prima sia per duelli vinti che duelli persi), dimostrando ancora una volta come il dominio fisico sia fondamentale per Juric. Finora la difesa ha overperformato, anche grazie alle prestazioni di Silvestri, subendo solamente 3 gol da 9,39 xG subiti; questo potrebbe essere un campanello d’allarme importante per non far adagiare sugli allori Juric riguardo l’efficacia della sua fase difensiva.

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