Preview Tattica: Milan – Roma

Cosa aspettarsi dalla partita in programma nel Monday night della Serie A: il Milan di Pioli e Ibrahimovic sfida la Roma dei tre tenori messi in campo da Fonseca

Stefano Pioli

Come arriva il Milan:

Dopo la convincente vittoria a Glasgow contro il Celtic, i rossoneri hanno di fronte un’altra serata di gala contro la Roma di Fonseca; il focus in casa Milan è rivolto sicuramente alle condizioni fisiche di Hakan Calhanoglu.

Il trequartista turco infatti si è infortunato alla caviglia in allenamento martedì scorso, ed è in forte dubbio per il monday night; al suo posto in Scozia ha giocato Brahim Diaz, che è andato a segno con un gran gol, dimostrando ancora una volta le sue enormi qualità.

Pioli sembra avere le idee chiare per quanto riguarda il resto della squadra: a protezione di Donnarumma confermata la solita difesa con Kjaer e Romagnoli al centro, e Calabria e Theo Hernandez a presidiare le fasce. Sulla linea mediana Tonali potrebbe partire dalla panchina lasciando il campo alla coppia più rodata, ovvero Bennacer-Kessie’.

Infine davanti, posto il totem Zlatan Ibrahimovic, c’è bagarre per i posti ai fianchi del trequartista centrale; a sinistra con l’assenza di Rebic sembrano giocarsi un posto Rafael Leao e Saelemaekers (qualche speranza anche per Krunic a segno giovedì scorso), a destra il ballottaggio riguarda sempre il giovane belga e Samu Castillejo.

Contro una squadra solida e a suo agio con il pallone come la Roma il Milan cercherà sicuramente di mantenere il controllo del possesso per mettere la contesa su un piano diverso dal preferito di Fonseca. Inoltre, finora il Milan ha attaccato sempre con tutti e due i terzini, tenendo maggiormente bloccati i due mediani; contro la Roma probabilmente Pioli dovrà essere più accorto per quanto riguarda le transizioni difensive, viste le capacità del duo Mkhitaryan-Pedro. Per ovviare a questo problema Calabria potrebbe alzarsi meno frequentemente, permettendo così ai mediani rossoneri di pressare i mediani di Fonseca, mantenendo la parità numerica in difesa contro il tridente romanista.

Come arriva la Roma:

Dopo la vittoria in rimonta contro lo Young Boys, la Roma arriva ad affrontare la capolista in una situazione non facile, soprattutto in difesa; Mancini ha contratto il coronavirus e sarà sicuramente out, mentre Chris Smalling non ha recuperato alla perfezione dal fastidio al ginocchio accusato nella settimana precedente, ed è in forte dubbio per la trasferta di Milano.


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Fonseca avrà sicuramente da pensare alla formazione titolare, in particolare al modulo, dovendo scegliere tra 3-4-2-1 e 4-2-3-1: gli unici difensori di ruolo presenti sono Kumbulla, Ibanez e Fazio (anche se abbiamo già visto Cristante adattato a centrale difensivo). Questa moria di centrali potrebbe favorire il 4-2-3-1 visto all’inizio del campionato precedente, se non fosse per le caratteristiche dei terzini: Bruno Peres e in particolare Spinazzola sono a loro agio in una difesa a 5, essendo molto più bravi a spingere che a coprire. Ecco perché quindi Fonseca potrebbe mantenere la difesa a 3.

Un motivo invece per preferire il 4-2-3-1 alla difesa a 3 è relativo all’avversario, visto che il Milan gioca con una sola punta e con una batteria di tre trequartisti. Contro i quattro offensivi rossoneri Fonseca dovrebbe impiegare i tre centrali (più i quinti e i mediani chiaramente), obbligando spesso i terzi a delle scalate larghe per affrontare le ali di Pioli, correndo rischi importanti: un esempio perfetto è il secondo gol subito dall’Inter contro il Milan, con D’Ambrosio che si allarga molto per affrontare Leao e apre a cascata spazi alle spalle degli altri centrali, causando il gol di Ibrahimovic. Inoltre giocando così spesso Ibrahimovic potrebbe trovarsi in parità numerica contro un centrale romanista, e se questo centrale è oltretutto adattato come potrebbe essere Cristante…

Fonseca punterà molto sul riuscire a superare il pressing alto del Milan per attaccare in parità numerica la porta rossonera grazie alle capacità di Pedro e Mkhitaryan in particolare, appoggiandosi spesso a Dzeko come torre in grado di vincere duelli aerei e aprire spazi alle sue spalle; un po’ come fatto da Conte con Lukaku, raggiungere Dzeko con un lancio lungo potrebbe essere la soluzione preferita dai giallorossi per evitare rischi in difesa e causare problemi alla retroguardia milanista

Edin Dzeko

Chiavi tattiche della partita: cosa attendersi

Per quanto riguarda il pressing del Milan, che si sviluppa uomo contro uomo, con la difesa a 3 i riferimenti per i rossoneri sono meno semplici: Ibrahimovic sul centrale, le ali sui terzi, Diaz e Kessiè (che deve alzarsi) sui due mediani, i terzini sui quinti romanisti, e i centrali più Bennacer contro i tre avanti.

Contro una difesa a 4 invece le ali escono sui terzini, i due centrali son presi da Diaz e Ibrahimovic, mediani sui mediani e i 4 offensivi presi dai giocatori difensivi del Milan.

La Roma non pressa alto come il Milan e cerca sempre di mantenere una superiorità (ipotizziamo una difesa a 3 visto che è il modulo preferito da Fonseca in questo inizio di stagione); se Dzeko orienterà il pressing stando tra i centrali, inizialmente Pedro e Mkhitaryan schermeranno la coppia di mediani milanista (marcata comunque da Veretout e Pellegrini a centrocampo) per indirizzare il pallone sull’esterno. Così facendo la Roma mantiene 5 uomini contro i 4 rossoneri offensivi, mantenendo una superiorità numerica per evitare che lo strapotere fisico di Ibrahimovic crei scompensi nella retroguardia.

Con palla al terzino milanista si attiva il pressing romanista con Pedro o Mkhitaryan (a seconda del lato di gioco) pronto ad uscire, e la squadra che accorcia alle sue spalle stringendo il campo, sempre mantenendo una superiorità numerica in difesa grazie al quinto opposto che ripiega nella linea difensiva.

Cosa aspettarsi:

  • Una partita aperta con due squadre in grado di dare spettacolo.
  • Il Milan in possesso del pallone per la maggior parte del tempo.
  • Pioli che chiede di spingere soprattutto a sinistra sfruttando le capacità di Theo Hernandez contro Bruno Peres o Santon, miss-match non da poco.
  • Le transizioni offensive della Roma pericolosissime con Pedro e Mkhitaryan, e in seconda battuta Spinazzola e Veretout.
  • Lanci su Dzeko per uscire dal pressing milanista.

Cosa non aspettarsi:

  • Una Roma in pressing alto scoprendo spazi alle spalle della propria difesa, accettando la parità numerica.
  • Un Milan spregiudicato che lascia spazi a Pedro e Mkhitaryan in ripartenza.

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