Talking Point: quanto mancheranno Insigne e Dybala a Napoli e Juventus?
Quale vuoto lasciano Lorenzo Insigne e Paulo Dybala, che nello scorso weekend hanno salutato i loro tifosi nell’ultima partita casalinga della stagione
Giornata di addii per Napoli e Juventus. Le due squadre nell’ultimo turno hanno giocato l’ultima partita in casa di questo campionato e le sfide contro Genoa e Lazio sono state l’occasione per rendere omaggio e salutare due giocatori che, dall’anno prossimo, non vestiranno più le maglie azzurra e bianconera. Stiamo parlando di Lorenzo Insigne e Paulo Dybala, entrambi in scadenza e con le valigie in mano. Destinazione Canada per il primo, ancora ignoto il futuro del secondo. Due addii sicuramente pesanti, sia per il peso che avevano in squadre che per il vuoto che lasceranno: vediamo quanto mancheranno i due alle proprie squadre.
Lorenzo Insigne
Partiamo da Insigne. Dopo dieci stagioni al Napoli, il numero 24 saluta la propria città e lo fa dopo 433 presenze e 122 gol in tutte le competizioni (qui tutti i suoi numeri al Napoli). L’addio di Insigne ha fatto rumore, perché da anni ormai Lorenzo era una bandiera del Napoli e perché rappresentava il prototipo del tifoso in campo. Il 24 è stato un giocatore fondamentale della storia recente dei partenopei e anche quest’anno ha dato il suo contributo alla causa con ben 11 gol in campionato. I numeri di questa stagione di Insigne sono però un po’ fuorvianti, perché se è vero che il 24 ha fatto 11 gol, quarto miglior risultato della sua carriera dopo i 19 dello scorso anno e i 12 e i 18 del 2015-2016 e del 2016-2017, è altrettanto da considerare che ben 9 reti sono arrivate da calcio di rigore.
Insomma, a livello realizzativo l’annata non è stata eccezionale, ma a livello di prestazioni Insigne ha dato il solito apporto, affermandosi anche quest’anno come una pedina fondamentale. Nell’immediato il 24 mancherà molto ai partenopei, ma probabilmente nella scelta di non accontentare le sue richieste per il rinnovo è stato fatto un discorso improntato sul futuro, sul fatto che Insigne compirà a breve 31 anni e che è entrato nella fase calante della sua carriera.
Chiaro, dunque, che nella prossima stagione l’assenza di Insigne si sentirà, ma a lungo andare forse un rinnovo di contratto a cifre alte si sarebbe sentito di più. In un calcio che deve continuamente far quadrare i conti, la considerazione principe è sempre quella economica e Insigne, per il Napoli, è un calciatore poco futuribile, che sul lungo mancherà sempre meno.
Paulo Dybala
Sono stati 7 invece gli anni trascorsi da Dybala alla Juventus, con un bilancio di 115 gol in 291 partite. A differenza di Insigne, quest’anno l’argentino ha ritrovato una vena realizzativa discreta, con 10 gol in 27 partite, il doppio dei cinque messi a segno l’anno scorso. A pesare però sono le assenze di Dybala (qui tutti i suoi infortuni alla Juventus), le scarse certezze che il calciatore riesce a dare dal punto di vista fisico. Negli ultimi due anni, l’argentino ha giocato meno di 30 partite in campionato e la sua assenza si è fatta sentire in casa Juventus. Il problema non è mai stato nelle prestazioni e nel rendimento, ma nell’affidabilità.
Anche Dybala è un giocatore che nell’immediato alla Juventus mancherà, è inevitabile, ma le considerazioni fatte dalla Vecchia Signora sono simili a quelle dei partenopei. Sul lungo, l’argentino non dà le giuste garanzie e la Juventus, bisognosa di investire con forza anche in altri reparti, ha preferito non concedere un rinnovo di contratto a cifre importanti al giocatore, sacrificando dunque qualcosa nel presente per concentrarsi maggiormente sul futuro.
Gli addii di Dybala e Insigne sono due segnali, forti, di come il calcio italiano abbia bisogno di guardare al futuro e alla sostenibilità, senza lasciare spazio alla riconoscenza e ai sentimenti. Una via aziendale, destinata a dominare in maniera sempre più importante il calcio che verrà.
A cura di Danilo Budite