Non solo Ederson: il lato nascosto della rimonta della Salernitana
Il centrocampo granata viene completato da Bohinen e Coulibaly, due giocatori complementari in grado di dare equilibrio al gioco di Nicola. Analizziamo le loro caratteristiche in dettaglio.
Le luci del posticipo della 35esima giornata se le è prese Ederson che ha regalato 80 minuti di speranza alla Salernitana. Ma il brasiliano arrivato a Gennaio (di cui vi abbiamo già parlato come perfetto profilo in ottica Inter) non è l’unico colpo di Walter Sabatini che si sta mettendo in mostra in questa disperata rincorsa alla salvezza.
In questo pezzo analizziamo i suoi compagni di reparto, in particolare Emil Bohinen, classe ’99 arrivato dal CSKA anch’egli nel mercato di gennaio e Lassana Coulibaly, già da inizio stagione titolarissimo nel centrocampo campo e perfetto equilibratore di gioco.
Bohinen, l’ennesimo colpo firmato Sabatini
Per parlarvi di Bohinen partiamo subito da un dato: con lui in campo per tutti i 90 minuti (le ultime 4 partite così), la Salernitana non ha mai perso una partita. Arrivato a Gennaio sotto indicazione di un più che mai illuminato Sabatini, il classe ’99 di nazionalità norvegese veniva da un’esperienza non positiva in Russia, dove in due anni con la maglia del CSKA Mosca ha raccolto appena 586 minuti, 100 in più di quanto giocato in 3 mesi in Italia.
Ma che giocatore è Bohinen? Mediano con un gran fisico (si avvicina al metro e 90), Bohinen è un regista più attento alla fase di copertura, ma con un ottimo sinistro. Primo tra i granata per palloni recuperati ogni 90 minuti (8.15 P90), il giovane centrocampista può migliorare ulteriormente proprio nel fondamentale dei contrasti, viste soprattutto le sue doti fisiche. Nonostante la stazza, presenta percentuali inferiori al 50% per duelli aerei vinti e i 3 gialli già collezionati denotano una gestione non sempre attenta della fase difensiva.
La manovra della Salernitana non passa esclusivamente dai suoi piedi – manca forse di rapidità nel gioco veloce e sullo stretto – tuttavia ha dimostrato di sapersela cavare bene con le palle lunghe e nella battuta delle palle inattive (si veda l’assist a Djuric nella sfida contro la Fiorentina). In definitiva, per quanto abbiamo visto, Bohinen è un giocatore dalle buone doti fisiche, che può far valere il suo ottimo sinistro anche per conclusioni dalla media-lunga distanza (sebbene abbia tentato la conclusione solo 4 volte).
Lassana Coulibaly, tanta quantità al servizio di Nicola
Lassana Coulibaly, da non confondere con il compagno di reparto Mamadou che però ha giocato molto meno in stagione, è il punto di riferimento del centrocampo della Salernitana. Delle 27 presenze in campionato, 25 sono arrivate da titolare per un totale di oltre 2000 minuti. Nessuna rete e nessun assist, ma è probabilmente il giocatore che nel corso dell’intero campionato ha dato senza dubbio più garanzie.
Centrocampista dinamico che ha nel dribbling e nell’uscita palla al piede sicuramente le migliori doti: è infatti colui che, dati alla mano, ha completato più dribbling (34) in stagione tra i granata. Più incline al contrasto di Bohinen, e più “cattivo”, agonisticamente parlando, Coulibaly è secondo nella Salernitana per contrasti vinti, dietro l’inarrivabile Djuric, e primo per tackle totali (53).
La tanta foga che il nazionale maliano mette al servizio di mister Nicola, sta trovando una quadra in questa seconda parte di campionato, dove viene combinata alla qualità dei nuovi arrivati (Verdi ed Ederson su tutti)
L’elevato spessore tecnico – per la lotta salvezza, ça va sans dire – portato da Sabatini con gli innesti di Gennaio ha permesso alla Salernitana di cambiare marcia. Qualità bilanciata da giocatori come Bohinen e Coulibaly, mediani intelligenti e inclini al sacrificio che si stanno dimostrando ottimi elementi in grado di portare equilibrio. Basterà questo a salvare la Salernitana? Ancora qualche settimana e lo sapremo.