Lucas Torreira è più pericoloso di Ciro Immobile nel girone di ritorno
Il play di Italiano nel girone di ritorno è stato il centrocampista che ha totalizzato più expected goals a partita, escludendo i rigori
Dalla partenza di Vlahovic era lecito aspettarsi che l’eredità dei goal in casa Fiorentina passasse sulle spalle di Piatek o di Cabral, ma così è stato solo parzialmente. Ancor meno protagonisti sono stati gli esterni d’attacco del tridente Viola, in difficoltà sotto il punto di vista realizzativo. Chi invece è emerso, in termini offensivi, è un giocatore che di mestiere fa il mediano: Lucas Torreira.
Il nazionale uruguaiano non solo si sta dimostrando uno dei centrocampisti più pericolosi di Italiano, ma è anche il giocatore di reparto che nel solo girone di ritorno ha prodotto più expected goals ogni 90 minuti, escludendo i calci di rigore (NPxG) e i giocatori con meno di 500 minuti in campo, Torreira fa meglio anche di Ciro Immobile.
Nessun centrocampista ha prodotto più NPxG
Con 0.52 NPxG ogni 90 minuti, Torreira è il miglior centrocampista a partire dalla 20esima giornata, la prima del girone di ritorno, se prendiamo in considerazione i giocatori con almeno 500′ in campo. Il play si colloca anche al sesto posto tra tutti i giocatori di A nella medesima classifica, dietro solamente a Dzeko (0.84), Abraham (0.7), Osimhen (0.59), Lautaro Martinez (0.58) e Vlahovic (0.57), e davanti ad altri attaccanti come Scamacca (0.49), Immobile (0.45) o Simeone (0.32).
Se confrontiamo le performance di Torreira con altri centrocampisti, anche per natura più offensivi, nessuno può vantare numeri migliori: al secondo posto troviamo infatti Traoré (0.45 NPxG ogni 90′), e Barak (0.43) al terzo. Lo stesso trequartista del Verona assieme a Pereiro, forma la coppia degli unici due centrocampisti che hanno segnato più reti (rispettivamente 5 e 4) di Torreira nel girone di ritorno (3).
La sorprendente partecipazione offensiva del minuto giocatore ex Arsenal quindi si è tradotta in 3 reti, un risultato ottimo ma che potenzialmente poteva essere migliore: le previsioni ci suggeriscono 3.74 xG nel 2022, quasi un goal atteso in più rispetto a quanto effettivamente collezionato a causa, anche, delle 3 big chance fallite. Tre grandi occasioni mancate per un giocatore che comunque gioca lontano dalla porta e che in carriera non ha mai superato il record di 4 reti stagionali.
Nella Fiorentina fatica il tridente
La spiegazione di una massiccia presenza di Torreira in zona offensiva la si deve soprattutto alle difficoltà del parco attaccanti di Italiano. Nel girone di ritorno i Viola hanno mandato in rete 8 giocatori diversi (escluso Vlahovic), di cui solo Piatek (3), Cabral (1) e Sottil (1) facenti parte del tridente offensivo, con giocatori come Ikoné, Saponara e Nico Gonzalez su tutti, che non hanno trovato ancora il goal.
Fa ulteriormente specie come lo stesso Torreira sia quarto tra i giocatori della Fiorentina per tiri nel girone di ritorno (14), quasi raddoppiando gli 8 tiri in tutto il girone d’andata, ma soprattutto primo (al pari di Biraghi) per tiri nello specchio della porta.
Anche come sono arrivate queste conclusioni non è un caso. I tre goal nel girone di ritorno, a cui aggiungiamo il suo quarto stagionale timbrato nel mese di dicembre, sono stati tutti messi a segno dentro l’area di rigore, con 3 su 4 addirittura segnati all’interno dell’area piccola del portiere.
Alla luce di ciò è chiaro come Italiano abbia colto le difficoltà in fase realizzativa delle sue ali e, per colmare questo gap, abbia fatto affidamento alle doti di incursore di Torreira, lasciandogli libertà nell’attaccare la porta. Ora tutta la qualità di cui dispone la rosa della Viola può esser messa a disposizione per un giocatore in più, capace sorprendentemente di portare quantità là davanti al pari di un attaccante.