Alla scoperta di Divock Origi, l’uomo dei gol pesanti

Divock Origi, salvo sorprese, sarà un nuovo giocatore del Milan. Scopriamo quali sono le sue caratteristiche

Divock Origi in maglia Liverpool

Il nome di Divock Origi è sulla bocca dei tifosi del Milan da qualche giorno. Si parla di un accordo tra il club rossonero e l’attaccante del Liverpool, che il prossimo 30 giugno andrà in scadenza di contratto. Il nazionale belga potrebbe non avere bisogno di presentazioni, almeno per quel che riguarda il palmarès, ma non tutti lo conoscono a fondo come giocatore. Entriamo nel laboratorio e diamo un’occhiata a raggi X al numero 27 dei Reds!

Ruolo e caratteristiche

Classico background, partiamo dalle giovanili. Origi è scuola Genk (club che ha prodotto diversi talenti negli ultimi anni, tra cui Kevin De Bruyne) e, successivamente, ha giocato con la maglia del Lille. La grande chiamata arriva nel 2014: è il Liverpool di Brendan Rodgers e Divock vi si aggregherà la stagione successiva. Dopo una parentesi in prestito al Wolfsburg (2017-2018), Klopp lo prende sotto la propria ala protettiva e ne fa una vera e propria riserva di lusso dei Reds.

Come già detto, il classe ’95 è una punta centrale, abile però ad agire anche sull’esterno grazie alla sua mobilità. Compensa il modesto apporto in fase realizzativa con un fisico imponente (185 cm per 75 kg) unito a un’ottima tecnica di base. Tra le caratteristiche principali troviamo un buon dribbling e una discreta capacità di colpire anche dalla distanza, cosa da non sottovalutare visto che il Milan, tra i top 5 campionati europei, attualmente domina per gol da fuori area.

Origi, come recita il titolo, è attaccante da gol pesanti. Resta indelebile la doppietta in semifinale di Champions 2018-2019 ai danni del Barcellona: la famosa rete su assist di Alexander-Arnold è diventata fin da subito una delle più iconiche dell’intera competizione. Manco a dirlo, l’ex Lille ci ha messo lo zampino anche nella finale contro il Tottenham, conclusasi (come ben sappiamo) con capitan Henderson che alza la Coppa dalle grandi orecchie al cielo.

Questo particolare fiuto del gol – non tanto in termini quantitativi, ma qualitativi e d’importanza – rende Origi un attaccante che si discosta dalla classica concezione della punta di peso. Lui è duttile e, ridimensionato a quelle che sono le sue capacità, risponde sempre presente quando chiamato in causa. Inoltre, bisogna tenere conto del fatto che è ancora giovane: quest’anno compirà 27 anni ed è nel pieno della carriera. Un cambio squadra potrà aiutarlo a migliorare giocando con più continuità.

Statistiche e rendimento

Per questa analisi, prenderemo in considerazione le ultime tre stagioni (esclusa quella corrente, che vedremo dopo).

Nel 2018-2019, Origi torna alla corte di Jürgen Klopp e riesce a ritagliarsi uno spazio da comprimario: gioca un totale di 22 partite per 763′ in campo e racimola un bottino di 8 gol e 2 assist tra tutte le competizioni. Come già detto, si afferma uomo dei gol pesanti completando la remuntada contro il Barça. In quella stagione, le stats sui gol e xG (Expected Goals, ve ne abbiamo parlato nello specifico qui) hanno il dato più alto di tutte e tre le annate. Parliamo, infatti, di 0.76 gol p90 e 0.57 xG p90 (dati riferiti unicamente alla Premier League, in cui il belga realizzò 3 reti in 8 incontri).

Situazione tiri Divock Origi, Premier League 2018-19 (fonte: Understat.com)

È la volta del 2019-2020, stagione in cui, a fronte del doppio dei minuti – 1426 – e di 20 partite in più – 42 – il prodotto delle giovanili del Genk mette a referto 4 assist, ma due gol in meno rispetto all’anno prima: 6. Il contributo in campo, al di là dei crudi numeri, è comunque importante: i Reds vincono la Premier League e ciò rappresenta il quarto trofeo in carriera per Origi. Gol p90 e xG p90 in campionato si assestano più in basso, rispettivamente a 0.53 e 0.28.

Situazione tiri Divock Origi, Premier League 2019-20 (fonte: Understat.com)

Il 2020-2021 rappresenta, forse, il punto più basso della carriera del belga. Le presenze accumulate tra tutte le competizioni scendono a 17, i gol a 1 (zero in Premier League) e gli assist a 2. Il minutaggio? Gioca solo 533′.

Situazione tiri Divock Origi, Premier League 2020-21 (fonte: Understat.com)

La stagione corrente: che giocatore troverà il Milan?

Nel 2021-2022, per ora, il numero 27 del Liverpool ha giocato 14 partite, segnato 5 gol e realizzato 3 assist. Scorporando i numeri e considerandoli solo dal punto di vista del campionato, Origi ha collezionato 5 presenze in Premier – nessuna da titolare – con 2 gol segnati. Complice forse anche il contratto in scadenza, il belga sta trovando sempre meno spazio. Eppure continua a segnare: le due marcature sono al netto di 8 tiri totali e 4 nello specchio. Solo 71 i minuti giocati. Trovate qui la pagina dedicata a Origi.

Con Ibra e Giroud che vanno verso la via del tramonto (il fuoriclasse svedese ha ormai superato i 40 anni e il suo contratto potrebbe non esser rinnovato al termine della stagione, mentre l’ex Chelsea e Arsenal spegnerà 36 candeline il 30 settembre) la dirigenza del Milan sta correndo ai ripari in vista del 2022-23. La prospettiva di prendere a parametro zero un giocatore che ha ancora margini di crescita e, allo stesso tempo, ha già esperienza internazionale con un grande club è invitante e suggestiva. Pur essendo abituato a giocare da prima punta nel classico 4-3-3 del tecnico tedesco, il 4-2-3-1 di Pioli – ammesso sarà ancora questo il modulo utilizzato dall’allenatore rossonero nella prossima stagione – non dovrebbe rappresentare un grosso problema per Origi, a meno che non gli venga chiesto di fare la boa. Essendo un attaccante abbastanza mobile e dotato di ottima velocità, vorrà partecipare alla manovra, pur facendosi trovare al momento giusto al centro dell’area.

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