Talking Point: tre plausibili protagonisti del rush scudetto

Mancano poche giornate al termine della stagione e la corsa-scudetto è incerta: quali possono essere le armi in più delle pretendenti al titolo?

Ibrahimovic, Milan

Un campionato combattuto come non si vedeva da anni, finalmente. Questo finale di stagione promette davvero scintille con una corsa scudetto che promette spettacolo, con Milan, Napoli e Inter pronte a darsi battaglia fino alla fine e la Juventus che da dietro osserva e spera di rientrare in corsa. Al momento i rossoneri sono avanti a tutti, i partenopei secondi e i nerazzurri sono scivolati in terza posizione, in attesa di recuperare il match col Bologna. Le tre squadre hanno dimostrato sinora di equivalersi globalmente, motivo per cui per effettuare lo scatto vincente bisognerà dare qualcosa in più. Le tre pretendenti sono pronte dunque a sfoderare i propri assi nella manica, tre papabili nuovi protagonisti pronti a fare la differenza in questo finale di stagione.

Il ritorno di Ibrahimovic

Zlatan Ibrahimovic, Milan

In casa Milan, l’arma in più per questa volata finale è senza dubbio il ritorno di Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese, com’era prevedibile, ha saltato tante partite quest’anno, riuscendo a incasellare 17 presenze, di cui solo 11 da titolare. Attenzione, però, perché nonostante ciò, i gol sono ben 8. Una cifra enorme, per una media di 0.79 gol a partita, come riporta il nostro tabellone. Lo svedese segna e fa segnare, con i suoi 2.07 passaggi chiave a partita è cruciale in fase di rifinitura e aumenta esponenzialmente la pericolosità offensiva della squadra. Inoltre, il Milan è una squadra giovane, che quando le partite inizieranno a pesare tantissimo potrebbe accusare la mancanza di esperienza: Ibra è la medicina per scongiurare questo rischio. Lo svedese è chiamato ora a ricoprire quel ruolo decisivo a cui è designato, la sua esperienza e la sua qualità possono fare la differenza per il Milan in questo finale di stagione e magari dare quel qualcosina in più che poi, alla fine dei conti, può risultare determinante per raggiungere l’obiettivo grande.

Il cuore del Napoli

Riavvolgendo il nastro del campionato e tornando alle prime giornate, l’uomo che probabilmente ha impressionato di più per il rendimento mostrato in campo è stato André Zambo Anguissa. Il centrocampista si è conquistato subito le redini del centrocampo del Napoli. Mostrando subito la sua importanza come gestore del gioco e metronomo della squadra. Gli infortuni e la Coppa d’Africa hanno poi frenato il suo rendimento. Il camerunense ha collezionato sinora 17 presenze, di cui 14 da titolare, e la sua assenza in casa Napoli si è fatta sentire. L’ex Fulham è un centrocampista totale, prezioso sia in fase di costruzione (89,64% di passaggi riusciti e 1 passaggio chiave a partita) che in quella difensiva (ben 6 palloni recuperati a gara e 7.39 contrasti vinti). Le fortune del Napoli passano anche dal recupero a pieno regime di Zambo, l’uomo in grado di dare equilibrio a una squadra che i pochi passaggi a vuoto stagionali li ha vissuti proprio quando non è riuscito a trovare quella compattezza e quella coesione che l’apporto di Anguissa garantisce.

Il guizzo del leone

Avevano fatto discutere le parole di Alexis Sanchez dopo la Supercoppa Italiana, quando ha affermato di sentirsi un leone in gabbia. In tanti hanno pensato a un’esagerazione, ma il cileno ha dimostrato coi fatti di poter veramente esplodere se lasciato libero di esprimersi. L’ultimo periodo è stato difficilissimo per l’Inter, tra febbraio e marzo sono arrivate appena due vittorie per i nerazzurri: la goleada con la Salernitana e il successo in Coppa Italia sulla Roma. Su quest’ultimo e sul pareggio conquistato col Torino la firma decisiva è stata proprio quella del cileno, in questo momento uno degli uomini più in forma a disposizione di Simone Inzaghi. Sanchez può essere davvero l’uomo in grado di fare la differenza in casa Inter. Qualcosa non sta funzionando a livello collettivo, è evidente, e allora spazio al cileno che sul piano individuale è forse il calciatore in grado di fare di più con giocate individuali. Sanchez inoltre può dare linfa a un reparto offensivo che ha ben due giocatori sul podio per big chance mancate: Lautaro con 15 e Dzeko con 12. Servono gol e giocate e l’ex Barcellona sembra l’uomo maggiormente in grado di darle.

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