Rafael Leao vuole diventare il miglior giocatore della Serie A
La manovra di gioco del Milan dipende molto dalla sua fascia sinistra, dove gli strappi di Theo Hernandez sono accompagnati sempre più spesso dalle giocate preziose di Leao
Nell’emergenza che sta affrontando il Milan, tra infortuni, Coppa d’Africa e covid, c’è un giocatore che sta rubando la scena come mai aveva fatto finora. Rafael Leao si è presentato al nuovo anno come un’ira di dio, mettendo a referto 3 gol e altrettanti assist nelle prime quattro uscite del 2022.
Oltre al tabellino, bisogna soffermarsi sulle prestazioni: nelle ultime tre giornate di campionato ha messo in mostra la sua classe e la sua velocità, completando la bellezza di 13 dribbling, quasi il doppio rispetto al secondo, mantenendo una percentuale di riuscita del 72%. Inoltre è stato anche in grado di guadagnarsi due calci di rigore (entrambi non realizzati, come molti altri per il Milan). Questo sembra essere l’anno della definitiva maturazione per Leao che, nonostante abbia dei discreti numeri nelle passate stagioni, non si era mai imposto come quest’anno. Ecco un confronto tra l’attuale stagione e la precedente annata in rossonero.
I numeri di Rafael Leao
Stagione | 20/21 | 21/22 |
Presenze | 30 | 18 |
Titolare | 22 | 15 |
Minuti | 1934 | 1267 |
Goal | 6 | 6 |
Goal P90 | 0,28 | 0,43 |
Assist | 6 | 3 |
Assist P90 | 0,28 | 0,21 |
Tiri P90 | 2,00 | 3,48 |
Tiri in porta P90 | 0,93 | 1,35 |
Dribbling tentati P90 | 3,02 | 5,54 |
% Dribbling riusciti | 61,54% | 64,10% |
Tocchi P90 | 36,95 | 47,59 |
Tocchi in area avv. P90 | 5,12 | 6,39 |
Cross P90 | 1,49 | 2,27 |
Duelli P90 | 11,73 | 13,21 |
% Duelli vinti | 46,03% | 52,15% |
A livello puramente statistico, alla 22° giornata di quest’anno ha già eguagliato le reti messe a segno nell’anno precedente. Se si contassero i gol di Coppa Italia e Champions League, risulterebbe il miglior marcatore in stagione del Milan alla pari di Ibrahimovic con 8 reti. I dati si impennano quando si considerano i tiri in porta: mai ne aveva effettuati tanti e mai centrava la porta così regolarmente: tra gli attaccanti esterni di Serie A, solo Insigne e Berardi trovano maggiormente la porta (e ricordiamo che Leao non tira i rigori).
La caratteristica principe del gioco di Leao è il dribbling. Nessuno in Serie A ne ha completati più di lui ed è quello che ne completa di più P90 tra i giocatori con almeno 1000 minuti. Secondo The Analyst, è anche il primo giocatore di Serie A per numero di conduzioni palla ogni 90 minuti con un totale di 17 volte, nei quali guadagna di media 13,78 metri di terreno. Va sottolineato che buona parte di questi dribbling avvengono nella metà campo avversaria, luogo dove staziona per la maggior parte del tempo, come riporta anche la Heatmap di Sofascore.
Questa mappa di calore esplicita che il ruolo di ala sinistra nel 4-2-3-1 disegnato da Pioli sia la posizione a lui più congeniale; questa certezza della posizione gli garantisce una maggiore libertà e allo stesso tempo gli sta dando la possibilità di specializzarsi in quello che più gli riesce meglio, il dribbling. Evidenti sono i cambiamenti dalle passate stagioni, dove ancora non era stata definita una corretta locazione per Leao. Lo scorso anno è stato provato anche come punta per sostituire Ibrahimovic quando è stato fuori per infortunio, ma con risultati non sempre all’altezza.
Una maturazione sembra chiara anche nella gestione del possesso; l’esperienza di un anno in più e la consapevolezza di avere dei mezzi così importanti gli permettono di sapere quando partire palla al piede e quando fermarsi. Delle tante conduzioni palla al piede, in ben 23 casi l’azione è terminata con un suo tiro in porta (nessuno in A fa meglio) e 6 volte ha permesso ad un compagno di tirare, fornendo 2 assist.
Quello a cui stiamo assistendo è un Rafael Leao sempre più convinto e sempre più performante, come attestano anche il maggior numero di tocchi palla e il maggior numero di duelli affrontati e vinti. Considerando che, comunque, stiamo parlando di una ragazzo classe ’99, il suo progresso di crescita è solo all’inizio. Il futuro è tutto suo.