Come stanno andando gli ex big della passata stagione di Serie A
Ecco una panoramica su come è andata la prima parte di stagione a quei giocatori che hanno abbandonato la Serie A in estate
Alla fine dello scorso campionato avevamo faticosamente scelto una possibile Top11 dei migliori giocatori della stagione di Serie A appena conclusa (per i più curiosi, eccola qui). Allora non potevamo immaginare che ben quattro di questi calciatori avrebbero poi abbandonato il campionato italiano per approdare all’estero. Per alcuni di loro, però, non è stato così immediato l’ambientamento, tanto da venir messi in discussione più volte. Vediamo come è andata la prima parte di stagione per queste ex superstar della nostra Serie A.
Romelu Lukaku
L’ex nerazzurro era stato ceduto in estate per una cifra che aveva fatto segnare il record di cessione più onerosa nella storia della Serie A. Dopo un discreto avvio, il belga non è più riuscito ad esprimersi al meglio. In Premier League ha disputato appena il 46% dei minuti totali (13 presenze e appena 8 da titolare), buona parte a causa di una distorsione, ma anche perchè non sembra essere scattato alcun feeling tra lui e l’allenatore Tuchel, come testimoniato nell’intervista rilasciata a Sky Sport. Sono solo 5 i gol nel campionato inglese e ancora nessuna prestazione degna di nota per un uomo pagato così tanto.
Gianluigi Donnarumma
Dopo un estate da protagonista agli Europei, l’avventura francese del portierone classe 99 non sta avendo lo stesso successo: sulle 19 giornate di Ligue 1 sono solo 8 quelle in cui ha difeso i pali, subendo 6 gol. Le 11 partite di campionato viste dalla panchina sono davvero un novità per l’azzurro, che negli ultimi 5 anni di Milan aveva saltato appena 5 incontri di campionato. A livello di prestazioni non gli si può nemmeno riproverare niente, mantenendo una buona percentuale di parate (2.4 a partita) e riuscendo a mantenere la porta inviolata 3 volte in Ligue 1. Va ricordato anche il suo debutto in Champions League, dove ha ottenuto un prezioso clean sheet contro il City di Guardiola, risultando poi il Man of the match per la Uefa.
Cristian Romero
El Cuti è quello che sta soffrendo maggiormente il cambio paese. Inizialmente complice l’annata storta del Tottenham e poi un infortunio alla coscia che lo sta tenendo lontano dai campi da inizio novembre, la sua esperienza inglese non sembra ancora decollata: solo 7 presenze, di cui 6 da titolare. Con lui dal primo minuto sono state più le sconfitte che le vittorie (3 contro 2). Nonostante il breve minutaggio ha raccolto già 4 gialli e a livello difensivo ha visto peggiorare i suoi dati P90 in tutte le statistiche relative rispetto a quando era in Serie A (qui e qui per il confronto). Ora sotto Conte il Tottenham sta cambiando e Romero ha le carte per diventare importante nella sua difesa a 3.
Rodrigo De Paul
L’unico tra questi ad aver mantenuto la titolarità. Passare dall’Udinese all’Atletico Madrid, il passo è lungo e il fantasista argentino è riuscito a resistere al salto. Titolare in 4 partite su 6 di Champions League e presente in 17 su 18 giornate di Liga. Il Cholo è contento di lui, ma un passo indietro è evidente nel dato dei gol e assist: lo scorso anno in Serie A registrò 9 reti e 9 assistenze, mentre ora è rispettivamente a quota 0 e 1. Sempre lo scorso anno si segnalò come il miglior dribblatore del campionato italiano e adesso in Liga sono soltanto 12 quelli completati.
Menzioni d’onore
Seppur non presenti nella nostra Top11, in estate il campionato italiano ha perso altri due calciatori che tranquillamente avrebbero potuto far parte dei migliori: parliamo di Cristiano Ronaldo ed Hakimi.
Cristiano Ronaldo sta continuando a segnare, anche se le prestazioni ricordano quello visto alla Juventus: marcatore spietato che purtroppo fatica ad integrarsi con il gioco di squadra. In Premier ha già timbrato 8 volte il cartellino in 15 presenze (4° nel classifica marcatori) e servito in 3 occasioni l’assist per un compagno. Ancora migliore il rendimento in Champions League, dove ha realizzato 6 reti in 5 partite, marcature tutte decisive per il primo posto nel girone.
Achraf Hakimi è quello che meglio di tutti ha affrontato il passaggio ad un altro club. A Parigi è diventanto velocemente un giocatore imprescindibile per la manovra di squadra, tanto che nelle 18 presenze di campionato ha già realizzato 3 gol e servito 3 assist per i proprio compagni.