Talking Point: Pasalic vs Pessina, chi conquisterà la trequarti dell’Atalanta?

Pasalic e Pessina si contendono una maglia da titolare sulla trequarti dell’Atalanta: chi può dare di più e come cambia la dea in base a chi gioca?

Mario Pasalic, Atalanta

Nella pressoché perfetta macchina tattica che è l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, un ruolo primario è occupato dal trequartista, o meglio da uno dei due giocatori alle spalle della punta, nel particolare quello che ha il compito di cucire il gioco col centrocampo. Il tridente della Dea si articola in una punta centrale, al momento Zapata è intoccabile perché è devastante (anzi, Duvan-stante), una seconda punta che gioca maggiormente a supporto del colombiano, il duello aperto è tra Ilicic e Malinovskyi, e un trequartista più vicino ai centrocampisti. Per quest’ultimo ruolo, la sfida al momento per una maglia da titolare è tra Pasalic e Pessina, due degli uomini più importanti per Gasperini: vediamo come cambia l’Atalanta con i due.

La centralità del trequartista

Prima di andare a sviscerare i numeri dei due centrocampisti, è importante comprendere l’importanza di quella pedina tattica per Gasperini. Il trequartista è il cuore dell’assetto tattico della dea, è il giocatore che più di tutti contribuisce a dare equilibrio alla squadra. In principio fu il Papu Gomez, metronomo tattico ed emotivo dell’Atalanta. Dopo la sua partenza è stato principalmente Pessina a occupare quel ruolo, ma ultimamente si sta facendo strada Mario Pasalic, complice anche l’infortunio del centrocampista azzurro.

Il trequartista di Gasperini deve essere il collante tra il centrocampo e l’attacco, deve saper dare equilibrio alla squadra, bilanciando le discese degli esterni e lasciando libero l’altro trequartista, meglio individuabile come seconda punta, di esprimersi al meglio. Ilicic e Malinovskyi sono due giocatori molto estrosi, ma poco disciplinati tatticamente, per cui il lavoro del trequartista è fondamentale per liberarli da compiti tattici e lasciargli spazio a disposizione per far male davanti. Insomma il trequartista è il pendolo che regola tutto il funzionamento del marchingegno in maglia nerazzurra. È un ruolo fondamentale, e per sua fortuna Gasperini ha ampia scelta a disposizione

Pasalic o Pessina, è questo il dilemma

Matteo Pessina, Atalanta
Matteo Pessina | Getty Images

Torniamo ora ai due contendenti per una maglia da titolare. I numeri di questa stagione sono fortemente viziati dal lungo infortunio occorso a Pessina, tornato solo nell’ultima giornata a disposizione di Gasperini. Pasalic ha quindi giocato di più e fatto meglio, anche perché è sceso in campo quando con maggiore l’Atalanta ha superato alcuni problemi iniziali, tornando quello schiacciasassi che è da diversi anni.

Le statistiche P90 quindi sembrano le più idonee a fare un confronto tra i due giocatori. 13 le presenze di Pasalic, 8 quelle di Pessina. In media a partita, il croato tira meno, 1.52 conclusioni contro le 2.02 dell’italiano, ma lo fa con più precisione: 0.7 tiri in porta, contro i 0.22 di Pessina (qui il confronto sul nostro tabellone). Non a caso, il croato ha segnato sinora 4 gol, l’azzurro nessuno. Anche nei passaggi Pasalic supera Pessina, seppure di poco: 51.13 di cui 41.79 riusciti a partita per il croato, 47,58 di cui 38.15 riusciti per l’italiano. L’ex Milan, inoltre, è anche il miglior assistman del campionato, insieme a Barella, con cinque assistenze vincenti.

Pessina però supera Pasalic nell’apporto alla fase difensiva, e pure di parecchio: 8.53 recuperi e 6.96 contrasti vinti a partita, contro i rispettivamente 5.49 e 5.25 del croato (qui i numeri). Da qui, si possono tirare le conseguenze.

Chi serve di più all’Atalanta?

La risposta, lungi dall’essere un atto d’ignavia, è: entrambi. Era abbastanza chiaro sin dall’inizio, sono due pedine fondamentali per Gasperini, ma servono entrambi soprattutto perché possono dare un apporto diverso. Pasalic è più offensivo e riesce a essere maggiormente coinvolto in fase di realizzazione: d’altronde, dal suo arrivo all’Atalanta, è il centrocampista che ha segnato più gol senza rigori in A. Pessina però è più disciplinato tatticamente e aiuta maggiormente in fase difensiva.

Banalmente, quindi, quando c’è da mantenere un atteggiamento più prudente ed equilibrato, come ad esempio nei big match, Pessina è il trequartista ideale per Gasperini. Quando invece c’è magari da attaccare una difesa chiusa e da fare uno sforzo offensivo maggiore, Pasalic è l’uomo che fa maggiormente al caso. In conclusione, comunque, c’è da invidiare Gasperini che si trova di fronte a un dilemma del genere.

A cura di Danilo Budite

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