Roma, Mourinho è l’allenatore che cambia meno

Al di là dello Spezia, che ha avuto molti assenti per Covid-19, la Roma è la squadra che effettua meno sostituzioni.

José Mourinho, Roma

Coperta corta o fiducia riservata a pochi eletti della rosa? Josè Mourinho è l’allenatore di Serie A che effettua meno sostituzioni per partita: dopo il match contro l’Inter, la media è di 3.6 cambi a partita per la Roma.

Mourinho cambia poco: perché?

In un campionato dove i subentrati sono sempre più decisivi, lo Special One effettua in media 3.6 sostituzioni in media per match. Sono pochi i cambi abituali, come ad esempio Shomurodov per Abraham, l’ingresso di El Sharaawy o del giovane Felix Afena Gyan al posto di Mkhitaryan. Mourinho fa quindi fatica a modificare la sua squadra a partita in corso.

Problemi di fiducia?

In campionato Mou si fida quasi sempre degli stessi e in alcuni casi è stato ripagato in maniera egregia, Lorenzo Pellegrini su tutti. Sicuramente l’allenatore fa fatica ad affidarsi, invece, agli altri calciatori dell’organico non al top della forma fisica (Diawara e Kumbulla) o non ritenuti adatti al suo gioco (Villar e Borja Mayoral). E, a tratti, non lo biasimiamo: in Novergia, per la Conference League, dove solo due titolari sono scesi in campo dal 1′, la Roma ha ottenuto una delle peggiori sconfitte della sua storia.

– Coperta corta?

Contro l’Inter Mourinho ha dovuto fare i conti con varie assenze: Abraham e Karsdorp per squalifica, Pellegrini ed El Shaarawy per infortunio, e infine Felix perché positivo al Covid-19. L’allenatore portoghese, inoltre, non ha mai perso occasione per ricordare il mancato acquisto di un centrocampista e terzino destro (si seguono Zakaria e Dalot). Tuttavia la Roma non è mai sembrata, fino al match contro l’Inter, una squadra con uomini contati: certo, non c’è qualità da scudetto, ma neanche da team che perde quasi una partita su due, e qualche innesto in più proprio tra i non titolari non avrebbe di certo fatto male.

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