La metamorfosi di Sandro Tonali

Dopo la convincente prestazione contro il Torino, Sandro Tonali si sta imponendo come uno dei giocatori principali di questo Milan da record

Sandro Tonali in maglia Milan

Chiunque abbia visto la partita del Milan contro il Torino non può non essersi soffermato sui progressi di Sandro Tonali. Due anni fa si affermò al Brescia come uno dei principali astri nascenti del calcio italiano, ma nella prima stagione al Milan raramente si sono viste le sue reali qualità. Sono passati un paio di mesi e il ragazzo sembra essere rinato: ora corre, lotta ma soprattutto è diventato imprescindibile tra i centrocampisti a disposizione di Pioli.

La stagione di Tonali

Queste prime dieci giornate hanno visto una crescita del giocatore sotto tutti i punti di vista. Il miglioramento più evidente è sicuramente quello sotto l’aspetto mentale, come si nota dal maggior numero di palloni toccati e i dribbling tentati P90. Risulta sempre nel vivo del gioco grazie alla facilità con cui riesce a leggere le situazioni, risultando il primo giocatore di movimento del Milan per palloni recuperati (56). Questi recuperi avvengono anche perché il suo stato di forma fisica è ottimo, infatti possiede un media di oltre 10 km percorsi a partita.

A tutta questa quantità, Sandro Tonali è capace di aggiungere anche giocate di fino e passaggi precisi per i compagni compagni (87,19%). Ieri contro il Torino si è destreggiato con eleganti tocchi di suola, che lo hanno reso il giocatore con più dribbling andati a buon fine dell’intera serata. Dai suoi piedi prendono vita molte situazioni pericolose, tanto da offrire una big chanche quasi ogni due partite (0,41 P90). Senza Calhanoglu, sono sue le punizioni e i calci d’angoli: contro il Cagliari ha segnato proprio dalla palla ferma, mostrando quanto educato possa essere il suo destro e ieri sera il gol di Giroud è avvenuto su sviluppi di un calcio d’angolo battuto da lui.

I progressi sono ancora più evidenti se si vuole allargare il discorso alle prestazioni offerte con gli azzurrini dell’U21: ha fornito 4 assist in 4 partite, giocate tutte con la fascia di capitano al braccio. Ora Nicolato se lo gode in U21, ma è innegabile che quella maglia inizi ad andargli un po’ stretta.

Pioli non ha mai rinunciato a lui in questa stagione; tra Champions League e Serie A è sempre sceso in campo, arrivando a giocare oltre il 73% dei minuti a disposizione. In Serie A solo una volta non è stato titolare, in corrispondenza della partita Milan-Verona, prima e unica volta in stagione in cui i rossoneri sono andati sotto di due gol.

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