Serie A, le migliori sorprese

È tempo di fare i primi bilanci: alcuni nomi noti altri meno tra coloro che si stanno distinguendo positivamente

Roberto Soriano

Approfittiamo della noiosa (sbadiglione) sosta nazionali per scoprire chi sono, dopo i primi 630′, i giocatori che stanno rendendo al meglio e che di fatto risultano essere tra i top di questo inizio stagione Kickest.

#7 Gaetano Castrovilli (Fiorentina)

PT Medio: 26.1 
High Score:  55.1 
Plus: +1.4 

Sorpresa sì, ma fino a un certo punto (spiegato così il motivo del settimo posto) perché le premesse per fare bene c’erano tutte per il talentuoso centrocampista viola, reduce da una buonissima stagione da 33 partite e 3 goal ed esploso in maniera vertiginosa all’inizio di questa. “elcastro10”, come si fa chiamare su Instagram, non ha avuto timore di prendere la maglia numero 10, quella della fantasia e del talento sogno di tutti i bambini, facendo parlare da subito il campo: sono 4 i goal (eguagliato il suo personale record ottenuto in serie B con la maglia della Cremonese) accompagnati da 1 assist. Quattro è un numero che lo accompagna perché con 182.50, si teova in quella posizione nella classifica dei punti totali. La sua stella è stata forse l’unica a brillare nel cielo plumbeo che ha coperto la squadra del presidente Commisso sotto la guida di Beppe Iachini. Con il ritorno in panchina di Cesare Prandelli si spera possa tornare un po’ di sereno.

#6 Manuel Locatelli (Sassuolo)

PT Medio: 23.8 
High Score: 37.8 
Plus: +0.9cr   

L’esordio a 18 anni da predestinato con il Milan, e titolare negli anni peggiori della squadra rossonera che non ha saputo aspettarlo (come succede spesso con i giovani talenti nel calcio di casa nostra). A Sassuolo ha trovato una nuova dimensione, che lo ha consacrato come centrocampista totale con tanti pregi dalla personalità, alla tecnica, visione di gioco e senso della posizione e pochi difetti. Catalizzatore del gioco del team guidato da De Zerbi, come dimostrano i 545 passaggi con cui guida in maniera imbarazzante tutti i colleghi di reparto a partire da F. Ruiz, che lo segue a meno 142 mentre il terzo, Pasalic con 203 in meno non lo vede neanche con il binocolo. Punteggi Kickest costanti (soltanto una volta è sceso sotto i 20PT) con l’aggiunta di due goal, tanto per gradire. Di una cosa siamo sicuri: a fine stagione, forse anche prima e con buona pace dei neroverdi, arriverà la chiamata di una grande squadra. Locatelli ha fatto un passo indietro ed è risalito per essere oggi, definitivamente, tra i migliori centrocampisti del nostro campionato: meglio tardi che mai.

#5 Davide Calabria (Milan)      

PT Medio: 21.6 
High Score: 31
Plus: +1.2cr

Alzi la mano chi si aspettava di leggere il nome di Davide Calabria tra i top del ruolo. Nessuno. Certo, un aiuto gli è stato dato anche dai continui infortuni che non riescono a lasciare in pace Andrea Conti e che di fatto hanno tolto a Pioli il ballottaggio tra i due italiani. Ci sarebbe in gioco anche Diogo Dalot, scoperto ai più in queste settimane, ma avrà ancora bisogno di un periodo di adattamento. Da tutta la vita al Milan non sarà di quei terzini bellissimi da vedere ma lì, sulla parte destra della linea difensiva rossonera diventata ormai roba sua, sta dimostrando una tremenda efficacia. Lo dicono i numeri: è il difensore ad aver effettuato più tackle (33) ed è secondo dietro Acerbi nella classifica dei palloni rubati (ben 48), evidenziando anche una capacità di anticipo e di pulizia d’intervento non indifferente: nessuno infatti è stato al momento sanzionato con un cartellino giallo o rosso. Anche senza goal e assist dunque la sua buona dose di punti la ottiene e grazie ad una quotazione di 11cr il classe 1996 è molto spesso nei lista dei più scelti. 

#4 Hirving Lozano (Napoli)  

PT Medio: 25.8 
High Score: 48
Plus: +1.2cr   

30 partite condite da 17 goal e 11 assist. Non male il bigliettino da visita con cui il messicano si presentò al Napoli, che per il suo cartellino versò nelle casse del Psv 38+ bonus su espressa richiesta di Carletto Ancelotti. E dire che l’esordio (goal contro la Juventus a Torino) era stato di quelli da ricordare prima che arrivasse il buio totale. Scongiurato il pericolo di andare via in prestito, la contemporanea partenza di Callejon quest’anno invece ha aperto ad Hirving le porte per una nuova vita con la maglia azzurra. E che fosse diversa lo si era capito già dai primi minuti dell’esordio in campionato a Parma. Da allora una continua crescita e un bottino di 4 goal e 1 assist in sette giornate, ovvero lo stesso ottenuto con 26 presenze nella passata stagione. Aspettando la definitiva esplosione di Victor Osimhen, Gattuso a cui va dato l’enorme merito di averci creduto, si gode quella de “El Chucky”: ad oggi certezza assoluta di questo Napoli.

#3 Pedro Rodriguez (Roma)    

PT Medio: 23.5 cr
High Score: 34.8
Plus: +1cr   

Pedro Elezier Rodrìguez Ledesma, 28 lettere per 25 titoli conquistati in una carriera lunga 15 anni. Arrivato in sordina in una Roma senza identità (societaria) si è rivelato l’acquisto più sottovalutato della sessione di mercato appena passata. Tra Europa League e Campionato non ha saltato neanche una partita, partendo sempre titolare in Serie A, siglando 3 gol e 1 assist, e mettendo sempre minuti sulle gambe anche in Europa dove lo score recita 1 gol, da far vedere ai bambini delle scuole calcio. E’ il secondo giocatore della Roma per tiri in porta in campionato, 7 a pari merito con Dzeko, e primo per dribbling riusciti con 12, qui a pari merito con un’altra rivelazione del campionato e di cui parlerò più avanti: Leonardo Spinazzola. Oltre ai dati quello che più ha stupito di Pedro è la mentalità con cui è entrato nella nuova squadra. Alla prima intervista in Italia ha detto chiaramente che dichiarare di puntare “solo” al quarto posto vuol dire già condannarsi a non raggiungerlo. Ha parlato di vincere tutte le partite possibili, e la Roma Fonsechiana quest’anno sta scendendo in campo con una cattiveria e una sicurezza mai vista in precedenza. Pedrito non è venuto nella Capitale per “svernare” come detto da qualcuno in estate. La speranza dei tifosi (e anche la mia) è quella di arrivare alla fine dell’avventura giallorossa con i titoli conquistati in carriera e lettere del suo nome che combacino in un unico numero…

#2 Leonardo Spinazzola (Roma)    

PT Medio: 21.1 
High Score: 45.6 
Plus: +0.8cr   

La freccia in più che Fonseca ha scoperto di avere nella sua faretra ha un nome e un cognome ben preciso: Leonardo Spinazzola. La rocciosa difesa a 3 ha permesso e sta permettendo all’esterno italiano di spingere sulla fascia con meno attenzione alla fase difensiva rispetto allo scorso anno. Il suo ruolo da leader tecnico nella squadra è ancora di più avvalorato dal fatto che la squadra della Capitale non ha preso dal mercato nessun sostituto di livello dalla panchina, volendo concedere minuti e occasioni ad un giovane di grandi speranze come Riccardo Calafiori che, sfortunatamente, è stato fermato dal Covid un mese fa e che sicuramente vedremo entrare nelle rotazioni alla ripresa del campionato. Spinazzola è uno di quei giocatori che per rendere al massimo ha bisogno della totale fiducia di staff e tifosi: non è un caso che l’anno scorso, con Kolarov su quella corsia, abbia giocato poco, alternando buone e pessime prestazioni, tanto da spingere la dirigenza giallorossa ad accompagnarlo alla porta in direzione Milano sponda nerazzurra. Lo scambio con Politano saltò all’ultimo secondo e ora possiamo dirlo senza peli sulla lingua: sarebbe stato un’aggiunta pazzesca per il 3-5-2 di Antonio Conte, e senza Spinazzola il 3-4-2-1 di Fonseca non avrebbe così tanti consensi. Questa stagione è, fino ad ora, by far, la sua migliore per rendimento: zero acciacchi fisici (esclusa l’ultima di Genova), ricorrenti nella sua carriera, e sgroppate sulla fascia. È il giocatore che tenta più dribbling in tutta la Serie A, il terzo giocatore della squadra con più Big Chance Create, dietro solo a due fantasisti e assistman come Pellegrini e Mkhitaryan. Esulterà anche Roberto Mancini. Non male, secondo posto più che guadagnato.

#1 Roberto Soriano (Bologna)     

PT Medio: 25.5
High Score: 65.2 
Plus: +1.2cr   

Dove vuole arrivare Roberto Soriano? Non vorrà per caso replicare la sontuosa stagione 2016/2017 da 33 partite, 9 goal e 7 assist con la maglia dei sottomarini gialli simbolo del Villareal?. L’opera per metà è quasi compiuta: 4 goal e 3 assist con un clamoroso 65.2 realizzato nel derby contro il Parma. Onestamente uno dei pochi (in questa lista è compreso Jerdy Schouten, primo per palloni recuperati e vera rivelazione del sottobosco) a salvarsi nel Bologna di Mihajlovic, di cui è diventato il leader grazie anche alla tanta esperienza maturata, anche a livello internazionale,. nonostante i 30 anni ancora da compiere per il nativo di Darmstadt cresciuto nelle giovanili del Bayern Monaco. Non eccelle per costanza di rendimento e dovrebbe migliorare a livello disciplinare ma in fatto di inserimenti può vantare ben pochi rivali in questo campionato. Quest’anno poi, ha iniziato come non mai. Goal e assist nella sua carriera non sono mai mancati e potete starne certi…non saranno finiti qui: puntateci ancora.

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