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Sei centrocampisti in cerca d’autore: il Napoli di Gattuso

Gattuso ha davanti a sé sei centrocampisti di livello e due moduli che li possono valorizzare; ma sarà doppio mediano e trequartista, o play e due mezzali? Scopriamolo insieme.

In questi ultimi anni si è tanto sentito parlare di reparti di centrocampo poco prolifici o non ben assortiti; i tifosi bianconeri si son lamentati della sterilità del centrocampo juventino dalla partenza di Pogba e Vidal, i nerazzurri hanno comprato proprio il cileno per ovviare a una sterilità ormai proverbiale visti i pochi gol garantiti dai vari Gagliardini, Brozovic, Barella, Vecino e la difficoltà ad inserirsi di Christian Eriksen.

Una sorta di eccezione nel trend della Serie A degli ultimi anni è stato il Napoli; fin dai tempi di Benitez e Sarri, quando Marek Hamsik spaventava difese e fanta-allenatori di tutta Italia, i partenopei hanno mantenuto sempre un centrocampista in grado, almeno potenzialmente, di superare i 5 gol a campionato; quest’anno più che mai c’è affollamento nel reparto mediano agli ordini di Gattuso, e le incognite sul modulo portano più interrogativi che mai.

Il Napoli con il 4-3-3

Da anni a questa parte il modulo preferito del tecnico calabrese è il 4-3-3, con un’attenta costruzione dal basso per attirare il pressing avversario, e una difesa molto compatta a protezione della porta; nel Milan Gattuso ha raggiunto l’apice della solidità difensiva cercata grazie all’ultimo acquisto del Napoli, Tiémoué Bakayoko; il mediano ivoriano messo a protezione della linea difensiva si era rivelato insostituibile nella stagione 2018-2019 per la sua capacità di coprire grandi porzioni di campo e la sua abilità nei contrasti, a scapito di alcune carenze tecniche.

In caso di 4-3-3 crediamo che Bakayoko possa ricoprire il ruolo di perno centrale del centrocampo, essendo in grado di dare stabilità a un reparto che vedrebbe due mezzali molto offensive davanti a lui; la sua riserva naturale sarebbe Diego Demme, comprato a gennaio dal RB Lipsia, e subito calato nella realtà napoletana grazie alla sua grinta e alle sue capacità in interdizione. Paga però rispetto a Bakayoko una minore fisicità.

Nel ruolo di mezzali ci sarebbero ben pochi dubbi; Fabiàn Ruiz sarebbe la mezzala di possesso incaricata di legare centrocampo e attacco con la sua qualità, e di confermare almeno il suo score degli anni passati (8 gol in due anni) grazie al suo tiro da fuori. La mezzala dinamica invece è Piotr Zielinski che nel tempo ha preso il testimone di Marek Hamsik diventando una pedina insostituibile sul centro-sinistra; praticamente ambidestro, il polacco è a Napoli da un quinquennio e ha sviluppato negli anni una grande intesa con Insigne con il quale costituisce la pericolosa catena sinistra del Napoli, vero fulcro creativo della squadra. Ha già segnato un gol contro il Genoa, e sembra intenzionato a tornare ai numeri di un paio di anni fa quando segnava circa 5 gol a campionato (solo la stagione scorsa è sceso a due), e sembra destinato a riuscire nel suo intento forte anche di un rinnovo di contratto.

Le due riserve sono Eljif Elmas, il macedone che è ancora un progetto di campione; piace molto a Gattuso per grinta e qualità, si inserisce con i tempi giusti e sarà pronto a breve per un ruolo da protagonista, nel mentre si gioca gli spazi che il tecnico gli concede, subentrando talvolta anche come ala sinistra al posto di Insigne (dove ha segnato un gran gol contro il Genoa).

L’altra riserva è Stanislav Lobotka, comprato a Gennaio 2020 come alter ego di Demme, ma risultato troppo piatto per imporsi da play come richiesto da Gattuso, è però perfettamente in grado per caratteristiche tecniche e dinamiche di imporsi come mezzala, potendo anche dare il cambio al centro.

Il Napoli col 4-2-3-1

Con il modulo alternativo le cose si complicano, in quanto il ruolo di trequartista non verrebbe preso da uno dei sei centrocampisti di Gattuso, ma da Dries Mertens, per permettere anche a Osimhen di restare negli undici titolari. Chi ne farebbe le spese?

Se uno tra Bakayoko, Demme e Lobotka sembra comunque indiziato a partire sempre titolare per garantire l’equilibrio che difficilmente Fabian Ruiz e Zielinski in coppia potrebbero offrire (come visto talvolta anche l’anno passato con Ancelotti), il secondo posto da mediano sarebbe combattuto tra i due sopracitati ad armi pari; Ruiz è più portato al palleggio dal basso, Zielinski a fare il giocatore box-to-box, e Gattuso probabilmente si troverebbe a scegliere di partita in partita a seconda degli stati di forma e degli avversari.

Inoltre Fabian Ruiz, Elmas e Zielinski sono in grado anche di giocare nei tre trequartisti; mentre Ruiz può giocare probabilmente solo dietro la punta, Zielinski e Elmas sono in grado di disimpegnarsi anche come ala sinistra per far rifiatare Insigne, trovando ulteriori spazi.

Conclusioni:

Probabilmente il modulo che meglio si adatta alle caratteristiche dei centrocampisti di Gattuso è il 4-3-3, permettendo a Demme e Bakayoko di impadronirsi della zona davanti alla difesa per sprigionare il potenziale offensivo enorme delle mezzali che potrebbero segnare un totale di oltre dieci gol in due. Con il 4-2-3-1 si sacrificano leggermente le caratteristiche dei centrocampisti in rosa per far coesistere due stelle come Mertens e Osimhen, e sicuramente in determinate partite chiuse, o in situazioni di svantaggio, il gioco potrà valere la candela, mentre resta qualche dubbio in caso di big match; probabilmente già sabato nello scontro contro l’Atalanta potranno venire offerte alcune risposte.

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