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Chiesa alla Juventus: come Pirlo può integrarlo

Come verrà inserito il nuovo acquisto Chiesa all’interno dell’organico juventino? Vediamo alcune alternative

L’acquisto di Federico Chiesa da parte della Juventus è stato certamente uno dei colpi principali della sessione estiva di mercato del 2020, particolare perché terminata solo il 5 ottobre. L’ex giocatore della Fiorentina è andato a rimpolpare un organico bianconero che nel contempo ha perso Douglas Costa, tornato in prestito annuale al Bayern Monaco, fornendo a Pirlo un’altra alternativa interessante sulla fascia destra. Cosa potrà dare il giocatore alla causa juventina?

Caratteristiche tecniche

Chiesa è un giocatore che ha dimostrato di trovarsi a suo agio sulla fascia, in una posizione in cui ha spazio per sviluppare la sua velocità e infilare il terzino che si ritrova davanti; quando è stato proposto come seconda punta (nella passata stagione, sia assieme a Ribery che accanto a Vlahovic e Cutrone) è sembrato spesso fuori dalla partita, non coinvolto nella manovra, con davvero pochi palloni toccati e troppo poco campo da percorrere alle sue spalle.

Come lo vedremo alla Juventus?

Pirlo ha fatto capire di non essere legato a un modulo in maniera univoca, quindi possiamo immaginare diverse alternative di utilizzo dell’esterno della nazionale. Iniziamo col dire che, a differenza della Fiorentina, la Juventus nelle sue partite non dispone più di tanto dell’opzione del contropiede e in generale di tanto campo aperto da sfruttare, situazione in cui l’ex viola si trova più a suo agio e nella quale può utilizzare le sue caratteristiche di velocità.

Nel 3-4-1-2 con cui la Juventus si è presentata in questo inizio di stagione, Chiesa andrebbe a ricoprire l’esterno a tutta fascia, sia in supporto del centrale di destra della difesa a tre, che in fase offensiva, andando sul fondo per il cross o chiudendo sul secondo palo se l’azione si sviluppa dalla parte opposta. Questo è il ruolo in cui sarebbe più sacrificato, trovandosi comunque non vicino alla porta e perdendo in lucidità per il lavoro fisico di supporto alla difesa che è chiamato a fare.

Moduli alternativi

In un eventuale 4-4-2 la situazione sarebbe appena migliore: il ruolo sarebbe sempre quello dell’esterno destro, non più però a tutta fascia, ma avendo le spalle coperte dal terzino, che gli darebbe una grossa mano difensiva: ovviamente però i compiti di copertura non sarebbero svaniti, ma il giocatore potrebbe concentrarsi di più sulla fase offensiva e risparmiare energie utili ad effettuare le scelte corrette in fase di suggerimento ai compagni.

Il suo ruolo ideale sarebbe però l’esterno d’attacco in un 4-3-3: qua Federico sarebbe coperto da ben due uomini (la mezzala e il terzino) e potrebbe anche sfruttare i movimenti della mezzala e della punta per trovare spazi utili a colpire la porta avversaria, oltre che il solito lavoro di assist per i compagni.

In sostanza quindi, quello di Chiesa è un acquisto che permette alla Juventus di avere nel proprio organico un giocatore versatile e utile, se riuscirà a inserirsi in fretta negli schemi bianconeri, e che potrà giovarsi della maggiore qualità tecnica che troverà nei compagni. Da capire se la tendenza un po’ egoista che aveva alla Fiorentina, per cui a volte faceva scelte sbagliate all’interno del match, potrà essere migliorata con l’aiuto degli stessi compagni e di Pirlo, che da giocatore era un maestro dell’effettuare la giocata giusta al momento giusto.

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