Euro 2020: Come gioca la Svizzera

Come gioca la Svizzera di Vladimir Petkovic, la squadra che affronterà l’Italia nella seconda gara del Girone A di Euro 2020

Svizzera Euro 2020

LA SQUADRA

PORTIERI: Yvon Mvogo (PSV), Yann Sommer (Monchengladbach), Jonas Omlin (Montpellier)

DIFENSORI: Manuel Akanji (Dortmund), Loris Benito (Bordeaux), Eray Comert (Basel), Nico Elvedi (Monchengladbach), Jordan Lotomba (Nice), Kevin Mbabu (Wolfsburg), Becir Omeragic (Zurich), Ricardo Rodriguez (Torino), Fabian Schar (Newcastle United), Silvan Widmer (Basel)

CENTROCAMPISTI: Christian Fassnacht (Young Boys), Edimilson Fernandes (Mainz), Remo Freuler (Atalanta), Admir Mehmedi (Wolfsburg), Xherdan Shaqiri (Liverpool), Djibril Sow (Frankfurt), Ruben Vargas (Augsburg), Granit Xhaka (Arsenal), Denis Zakaria (Monchengladbach), Steven Zuber (Frankfurt)

ATTACCANTI: Breel Embolo (Monchengladbach), Mario Gavranovic (Dinamo Zagreb), Haris Seferovic (Benfica)

GIOCATORI CHIAVE

Embolo in Galles-Svizzera (credit: IMAGO)

Chissà cos’è successo durante l’intervallo di Galles – Svizzera.
Breel Embolo è uscito indemoniato dagli spogliatoi, diventando l’incubo dei difensori gallesi. Gol di testa, prepotenti scorribande palla al piede e soprattutto una grande quantità di assist (sprecati) verso i propri compagni.
Un giocatore, lo svizzero di origini camerunensi, che però non è dotato di una tecnica fuori dal comune. E’ la sua fisicità prorompente che, abbinata ad una grande velocità, gli ha permesso di portare a spasso la difesa di Robert Page per tutto il secondo tempo.

Alle sue spalle agisce Xherdan Shaqiri, giocatore del Liverpool di Jürgen Klopp. La sua stazza lo ha reso noto al grande pubblico con soprannomi come “Nano Magico”, “Power Cube” o addirittura “Messi Alpino”. Un’altra particolare caratteristica fisica di Shaqiri è quella dei polpacci da bodybuilder. Un giocatore che dovrebbe fare dell’esplosività il proprio punto di forza, è invece molto abile a rifinire la manovra di gioco.

A centrocampo troviamo il presente e, chissà, il futuro della Serie A. Accanto a Remo Freuler, infatti, staziona il capitano della Svizzera, Granit Xhaka, obiettivo di mercato della Roma di Mourinho. Non molto apprezzato in Inghilterra per il proprio carattere irascibile, è il fulcro del gioco elvetico. Come può farci male? Con il suo mancino, sprigionato senza timore anche dalla lunga distanza.

COME GIOCANO

Mbabu in Galles-Svizzera (Credit: IMAGO)

Durante le qualificazioni agli Europei, Vladimir Petkovic ha deciso di cambiare il modulo della Svizzera. Addio al 4-2-3-1 e benvenuta difesa a 3, la quale permette ai Rossocrociati di gestire la manovra e di tenere il possesso palla con maggior facilità, ma anche con maggiore prevedibilità.

Il modulo più utilizzato dagli svizzeri è quello che abbiamo osservato contro il Galles, ovvero il 3-4-1-2. Contro l’Italia Petkovic potrebbe decidere di schierare un più conservativo 3-5-2, arretrando il trequartista sulla linea del centrocampo. Xherdan Shaqiri, dunque, potrebbe avanzare a fianco di Embolo, mentre Seferovic, punta del Benfica, lascerebbe il posto a Zakaria, centrocampista del ‘Gladbach. L’inserimento di Zakaria garantirebbe alla Svizzera una superiore fisicità a centrocampo e una maggiore libertà di inserimento a Remo Freuler, il quale potrebbe impensierire la retroguardia italiana. Un altro possibile accorgimento tattico di Petkovic potrebbe essere l’arretramento di Ricardo Rodriguez, protagonista di una serie di stagioni opache tra Milano e Torino, sulla linea dei tre centrali. Contro il Galles ha giocato al rallentatore, ma è dotato di un ottimo mancino con cui potrà impostare l’azione dalle retrovie ed essere pericoloso grazie ai calci piazzati.

Il grande punto debole della Svizzera di Petkovic è la lentezza, e possiamo ritrovarla in tutti i ruoli. Fanno eccezione soltanto Embolo e Mbabu, esterno destro classe ’95 del Wolfsburg. Il dinamismo dei nostri laterali difensivi e di Nicolò Barella, definito da Jorginho come il Kanté italiano, sarà essenziale per dominare la Nazionale alpina.

L’ALLENATORE

Vladimir Petkovic in Galles-Svizzera (credit: IMAGO)

Vecchia conoscenza italiana e soprattutto laziale, Vladimir Petkovic allena la Svizzera da 7 anni. Allenare una Nazionale è diverso da allenare un club: il tuo lavoro è frammentato, puoi interagire con i giocatori a tua disposizione solo durante le pause dal campionato. In 7 anni, però, i rapporti si consolidano, l’intesa cresce e il rendimento migliora.

Le richieste dell’ex allenatore della Lazio sono due: organizzazione e determinazione. Contro il Galles abbiamo visto un’ottima organizzazione di gioco: possesso palla del 62%, 18 tiri totali contro i 9 gallesi, 12 calci d’angolo contro 4. E’ mancata, però, la fame di vittoria.

Gli ottavi di finale sono ancora alla portata degli svizzeri, ma serviranno punti in una partita complicata come quella contro l’Italia, alla ricerca della vittoria per la certezza della qualificazione agli ottavi. Vladimir Petkovic dovrà far ritrovare la fame ai propri ragazzi, perché gli uomini di Mancini sono soltanto all’antipasto.

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