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Chi l’ha (più) visto: Zlatan Ibrahimovic

Un girone di ritorno sottotono per lo svedese, assente nel momento più importante

Chi l’ha (più) visto Zlatan Ibrahimovic? Dodici gol nel girone di andata, tre in quello di ritorno. Poco presente nella vittoriosa trasferta dell’Allianz Stadium prima del crac (1 tiro – fuori –, 1 dribbling, 0 passaggi chiave), ai box nel deludente 0-0 contro il Cagliari e nell’ultima decisiva sfida in casa dell’incubo Atalanta (5-0 a Bergamo l’anno scorso, 0-3 nell’ultimo confronto al Meazza). Trascinatore dei compagni per tutta la stagione, fuori nel momento clou: la sua assenza nelle partite decisive rischia di compromettere il lavoro di un anno intero e il futuro prossimo del Milan.

La stagione di Ibrahimovic

Vero è che quando Zlatan è mancato, il Milan non ha rallentato e ha mantenuto una media-punti pressoché identica. Ora si giocano gare da dentro o fuori, si conta ogni punto. Il pallone pesa il triplo. E i (giovani) ragazzi di Pioli, nel primo match-point contro un Cagliari già salvo e con la pancia piena (di birra), non hanno retto la pressione: in un match da vincere a tutti i costi, solo 4 tiri in porta. Con Donnarumma migliore in campo. E un trend confermato: quando questo Milan pareggia 0-0 all’intervallo, non porta mai a casa l’intera posta in palio. È successo per la 6ª volta di fila (4 pari,2 k.o). Segnale che alla squadra manca la capacità di reagire quando le cose non vanno come previsto. E senza il suo leader tecnico e carismatico, diventa ancora più difficile.

Quando Ibra non gioca

Specialmente se devi andare a giocarti tutto in casa dell’Atalanta. La trasferta sulla carta peggiore (la Dea è la squadra che in casa ha segnato più di tutti, 49 reti come il Napoli) nel momento decisivo. Il match di Bergamo vale moltissimo per i rossoneri, anche economicamente (così come per la squadra di Gasp: il 2º posto equivale a 19,4 milioni, fonte Calcio e Finanza). Il Milan, attualmente terzo (16,8 milioni) rischia il danno e la beffa. Se perde può finire quinto:  12.4 milioni. La differenza di introiti equivale a metà stipendio di Ibra, 9.17 milioni lordi per il club e 7 netti per il 39enne svedese. Che quest’anno ha saltato esattamente metà campionato19 gare su 38. Segnando però ben 15 reti, che hanno portato nella cascina rossonera ben 20 punti in classifica sui 76 totali. Zlatan non garantisce continuità – e questo era in preventivo –, ma quando è in campo il suo impatto si sente e quando non c’è resta comunque il leader e l’anima del gruppo.

Al Gewiss Stadium guarderà ancora i compagni da bordo campo e li inciterà nello spogliatoio (sarà inserito lista), chiedendo il regalo più grande: tornare protagonista l’anno prossimo nei palcoscenici europei più prestigiosi.

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