Sogno Azzurro: Il terzino destro

Sarà battaglia tra esterni difensivi per ottenere un posto per l’Europeo che inizierà a giugno.

Alessandro Florenzi

Questo è l’undicesimo episodio della nuova rubrica che ci terrà compagnia ogni venerdì. A curarla sarà il team di 90min, che ogni settimana in “Sogno Azzurro” analizzerà le prestazioni di uno o più calciatori italiani che potrebbero mettere in crisi Roberto Mancini in vista del prossimo Europeo. Buona lettura.


Il tempo delle scelte definitive si avvicina. Siamo entrati nel mese di maggio e il conto alla rovescia è sempre più vicino allo zero, e per zero si intende il giorno della diramazione dei convocati azzurri per l’Europeo. Roberto Mancini dovrà sciogliere gli ultimi dubbi. Saranno 26 i calciatori presenti nell’elenco dell’Italia, questo dopo il recentissimo ok ricevuto dalla UEFA per l’allargamento delle rose.

L’Europeo inizierà l’11 giugno con il match dell’Olimpico di Roma tra Italia e Turchia, match valido per la prima giornata del Gruppo A. Saranno quindi gli azzurri a dare il via a questa competizione.

Ma quali sono gli ultimi dubbi del commissario tecnico azzurro? Chi si sta giocando ancora le ultime chance per una chiamata per l’Europeo? Rispetto agli scorsi episodi, oggi andiamo a vedere la situazione relativa ad un ruolo specifico: il terzino destro. In questa posizione di campo nel 4-3-3 costruito dal Mancio fin dal suo debutto come commissario tecnico dell’Italia, non manca la concorrenza. E di conseguenza i problemi d’abbondanza per il ct azzurro, che dovrà però prendere una decisione definitiva nel giro di qualche settimana.

I candidati al ruolo di terzino destro

Alessandro Florenzi (Credit: IMAGO)

Partiamo prima dai nomi. Non sembrano esserci dubbi sulla presenza nell’elenco dei convocati di Alessandro Florenzi. Il terzino del Paris Saint-Germain, ma ancora di proprietà della Roma, dovrebbe – salvo colpi di scena – essere il titolare dell’Italia di Roberto Mancini. Alle sue spalle però la concorrenza è agguerrita. Tra i papabili ad una maglia azzurro all’Europeo infatti troviamo Giovanni Di Lorenzo, ex esterno basso dell’Empoli da due stagioni in forza al Napoli, senza dimenticare Davide Calabria, numero 2 del Milan, e Manuel Lazzari, esterno a tutta fascia della Lazio. Ma tra i candidati ad un posto nei 26 convocati azzurri c’è anche Rafael Toloi, difensore in forza all’Atalanta che gioca solitamente nella difesa a tre della Dea, ma che nell’ultima gara degli azzurri valida per le qualificazioni a Qatar 2022 è stato utilizzato come laterale nella difesa a 4.

Le caratteristiche dei papabili

Dal terzino bloccato all’esterno a tutta fascia, passando per quello che garantisce più duttilità tattica. Ce n’è per tutti i gusti. Roberto Mancini ha l’imbarazzo della scelta. E ciò può essere sia un pro che un contro. Infatti rendere difficilissima la decisione su chi portare all’Europeo.

Partiamo da Alessandro Florenzi. L’esterno difensivo del PSG è, almeno sulla carta, il titolare nel 4-3-3 del Mancio. Oltre a garantire esperienza a livello internazionale, l’ex giallorosso ha una buona tecnica di base e ciò si sposa con l’idea di calcio del commissario tecnico azzurro, fatta di tanto possesso palla. Inoltre, in caso di necessità o a seconda delle partite, può essere utilizzato sia da mezzala che da esterno d’attacco, ruoli che ha già ricoperto durante la sua carriera.

Passiamo a Giovanni Di Lorenzo. Il terzino del Napoli si è fatto conoscere prima a Empoli, confermandosi poi su buoni livelli all’ombra del Vesuvio. È il classico esterno basso molto equilibrato, che ti garantisce sempre (o quasi) buona qualità sia in fase difensiva che in fase difensiva. Oltretutto nelle due stagioni in Campania si è adattato, con sufficienti risultati, sia nel ruolo di terzino sinistro che in quello di difensore centrale. Una predisposizione al sacrificio e alla duttilità da non sottovalutare.

Ora è il turno di Davide Calabria. Il numero 2 rossonero è stato uno degli uomini in più del Milan di Stefano Pioli. Terzino di corsa e dinamicità che di tanto in tanto si fa trovare pronto anche in fase di conclusione dell’azione. Anche lui non pecca di duttilità: nel corso della stagione ha giocato anche nella mediana a due del 4-2-3-1 rossonero.

Si passa poi a Manuel Lazzari. Probabilmente il giocatore che per caratteristiche si adatta meno al 4-3-3 del Mancio. L’ex giocatore della SPAL, ora in forza alla Lazio, è un esterno a tutta fascia, abile più da quinto di centrocampo che nel quartetto difensivo. La sua principale caratteristica è la velocità, che lo rende imprendibile per gli avversari se lanciato in profondità.

Infine troviamo Rafael Toloi. Il centrale difensivo italo-brasiliano è uno dei pilastri dell’Atalanta. Abituato a giocare nella difesa a tre di Gasperini, può essere adattato come terzino di copertura. L’esperimento è già stato effettuato contro la Lituania lo scorso 31 marzo, dove il centrale della Dea è stato posizionato sulla fascia destra, formando di fatto un terzetto difensivo con Mancini e Bastoni, permettendo a Emerson maggiore libertà in fase di spinta sulla corsia mancina. Proprio questa particolarità tattica potrebbe far scalare diverse posizioni nelle gerarchie del Mancio nella scelta dei convocati.


Articolo a cura di Marco Deiana, 90min

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