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Sogno Azzurro: Matteo Darmian

Gregario per eccellenza. Decisivo con la maglia dell’Inter nonostante non sia un titolare. E ora sogna l’Europeo.

Questo è il decimo episodio della nuova rubrica che ci terrà compagnia ogni venerdì. A curarla sarà il team di 90min, che ogni settimana in “Sogno Azzurro” analizzerà le prestazioni di un calciatore italiano che potrebbe mettere in crisi Roberto Mancini in vista del prossimo Europeo. Buona lettura.


Il tempo delle scelte si sta avvicinando. Roberto Mancini tra qualche settimana deve ufficializzare i 23 convocati per l’Europeo. Anche se, secondo le ultime indiscrezioni, la UEFA sarebbe intenzionata ad accogliere le richieste di alcuni commissari tecnici (tra cui il Mancio) per l’allargamento – in via del tutto eccezionale a causa della pandemia – delle rose a 26 calciatori. Si prospetta un finale di stagione pirotecnico per diversi azzurri in lizza per una maglia per Euro 2020. C’è chi si gioca un posto nella finale di Champions League, chi si gioca la Ligue 1 (è il caso di Florenzi, Verratti e Kean), chi una finale di Europa League (gli italiani in forza alla Roma) e chi invece sarà impegnato in Serie A in una lotta fino all’ultimo minuto per un posto in Champions League.

C’è anche chi ormai è ad un passo dall’obiettivo stagionale, la vittoria dello Scudetto. Parliamo dell’Inter e di un calciatore che soprattutto in questo rush finale sta dando un contributo importante nella conquista del titolo. Si tratta di Matteo Darmian, esterno a tutto campo da quest’anno in forza ai nerazzurri.

Arrivato tra l’indifferenza totale dei tifosi interisti, il classe ‘89 si sta rivelando l’uomo in più di Antonio Conte in questa squadra. Il gregario per eccellenza: Matteo Darmian sa aspettare in silenzio e senza polemiche l’occasione, facendosi trovare sempre a disposizione.

Le caratteristiche di Matteo Darmian

Esterno completo. Può giocare da terzino (nel corso degli anni ha saputo trovare un equilibrio tra fase difensiva e fase offensiva) oppure, come si dice in gergo, come quinto di centrocampo. Matteo Darmian è giocatore di gamba e corsa, intelligente tatticamente. Sicuramente da lui difficilmente ci si aspetta la giocata, anzi ha fatto del gioco semplice e concreto una delle sue caratteristiche principali. Il giocatore che tanti allenatori vorrebbero in rosa per disciplina e duttilità.

I numeri stagionali

In questa stagione Matteo Darmian ha collezionato 26 presenze totali, solamente la metà partendo dal primo minuto. Nonostante ciò ha partecipato attivamente a cinque gol nerazzurri (tre gol e due assist). A questo si aggiungono anche i 10 passaggi chiave e oltre l’80% di passaggi riusciti. Ottime statistiche per un calciatore partito alle spalle dei vari Hakimi, Perisic e Young, e con poca continuità in campo.

Perché può essere utile al Mancio

La duttilità tattica è uno dei fattori principali che potrebbero spingere Roberto Mancini a puntare su Darmian per l’Europeo. Avere un calciatore in grado di poter giocare nella difesa a quattro, come terzino, sia a destra che a sinistra è sicuramente utile durante il torneo. La sua presenza permetterebbe anche di cambiare modulo tattico in corso d’opera senza troppi stravolgimenti.

Ma, ad oggi, il punto fondamentale è la condizione fisica e mentale. Nelle ultime settimane l’esterno dell’Inter è stato decisivo con i suoi gol e ha dimostrato di avere quella freschezza che sembra mancare – anche a causa del calendario ristretto – ad altri calciatori.

Con chi si gioca il posto per l’Europeo

In una rosa di 23 calciatori, la presenza di Matteo Darmian sarebbe in forte dubbio (per non dire quasi impossibile). Le scelte sui terzini sembrano ormai definitive: Florenzi e Di Lorenzo (o Calabria) sulla destra e la coppia Emerson-Spinazzola sulla corsia opposta. Ma in caso di allargamento (la UEFA deve ancora pronunciarsi ufficialmente) a 26 convocati, l’esterno ex Torino e Parma potrebbe trovare terreno fertile per una chiamata.

A quel punto, uno dei tre calciatori in più da convocare potrebbe essere un difensore e Darmian avrebbe tutte le carte in mano per vestire la maglia azzurra.

Con Florenzi, Di Lorenzo (o chi per lui, Calabria?), Emerson e Spinazzola, formerebbe un ottimo pacchetto di esterni difensivi che permetterebbero a Roberto Mancini di avere più alternative alla formazione titolare, cambiando atteggiamento tattico anche a seconda degli avversari.


Articolo a cura di Marco Deiana, 90min

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