Chi l’ha visto: Sam Lammers

La partenza a mille, gli errori e le sabbie mobili “gasperiniane”: capiamo perché l’attaccante olandese non è mai decollato

Sam Lammers

Era il 4 ottobre 2020, si giocava Atalanta-Cagliari. Ingresso in campo, doppio passo con finta di scuola su Lykogiannis e destro a incrociare all’angolino. Sam Lammers si presentò così alla Serie A, in grande stile. E si ripeté la giornata successiva, quando la Dea crollò a Napoli, ma lui entrò e trovò il gol della bandiera a tu per tu con Ospina. Il suo secondo centro e, nessuno l’avrebbe detto, (finora) anche l’ultimo. La partenza a razzo del gigante olandese, alla fine della giostra, si è rivelata tristemente fine a se stessa. Cerchiamo di capire il perché.

La stagione di Lammers

Dopo i due gol contro Cagliari e Napoli, il gigante olandese classe ’97 è sembrato essere sparito dai radar. In realtà Gasperini lo ha premiato con la prima e unica maglia da titolare nel match successivo contro la Sampdoria, ma lo ha bocciato dopo 45’ (2 tiri di cui 1 in porta, 3/3 dribbling riusciti, 1 chance fallita). La Dea è sotto 0-1, al suo posto entra Zapata: Duavn segna, tirando in porta tanto quanto l’olandese. L’Atalanta perde 1-3. La domenica successiva, Gasperini lo lascia in panchina. poi gli ha riservatoGi riserverà solo spezzoni contro Inter, Spezia (pareggio), Verona (k.o.) e Fiorentina (vittoria). Bottino: 2 tiri in 76’ totali, 0 chance create, 0 chance fallite.

Sam Lammers in Spezia-Atalanta (credit: Andrea Straccioli, IMAGO)

Troppo poco per una punta: Sam non è riuscito a dare la scossa. E Gasp pare averlo dimenticato definitivamente: da lì Lammers è sprofondato nei seggiolini della panchina. È restato a guardare i compagni per 6 intere gare, che diventerebbero 9 se di mezzo non ci fossero i miseri 2’ contro il Genoa. Ha riassaggiato il campo contro Lazio e Torino (35’ totali, 1 tiro, 0 in porta), ma per le ultime volte. Poi un’altra serie di panchine e l’infortunio alla spalla.

Ad oggi, Lammers ha trascorso 14/28 intere giornatea guardare i compagni e solo 231’ sul campo di gioco (neanche tre partite). E nelle altre competizioni? Solo 9’ in Champions League e 10′ in Coppa Italia. Nel 2021, Lammers è rimasto in campo per un totale di 37 minuti.

Perché non gioca

Il sovraffolamento nel reparto offensivo dell’Atalanta non può essere l’unica – e banale – spiegazione dell’esclusione di Lammers. Se non si considera l’inizio col botto, i numeri dell’ex Psv alla Dea sono talmente poveri da diventare quasi invisibili e impalpabili, soprattutto se confrontati con quelli dei suoi compagni che finora, con 65 gol alla pari con l’Inter, vantano il miglior attacco del campionato.

Lammers all’Atalanta, in parole povere, sembra un pesce fuor d’acqua. Gasperini lo aveva lanciato e aveva deciso di premiarlo, ma partita dopo partita l’olandese si è affievolito fino a spegnersi. A gennaio la sua partenza in prestito sembrava cosa ovvia, ma alla fine è rimasto a Bergamo. Vedremo se, il prossimo anno, riuscirà a trovare altrove la sua dimensione.

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