Sogno Azzurro: Matteo Politano

L’esterno del Napoli spera di convincere il Mancio, ma dovrà superare una folta concorrenza per ottenere la convocazione per l’Europeo.

Matteo Politano

Questo è il quarto episodio della nuova rubrica che ci terrà compagnia ogni venerdì. A curarla sarà il team di 90min, che ogni settimana in “Sogno Azzurro” analizzerà le prestazioni di un calciatore italiano che potrebbe mettere in crisi Roberto Mancini in vista del prossimo Europeo. Buona lettura.


Il tempo stringe e si avvicina sempre più il tempo per le convocazioni in vista dell’Europeo – non sono ancora arrivate conferme sulle sedi – che si svolgerà questa estate. Prima dell’atteso impegno, gli azzurri si ritroveranno la prossima settimana per le tre gare di qualificazione al Mondiale di Qatar 2022 contro Irlanda del Nord, Bulgaria e Lituania. Ultimo (triplo) test per Roberto Mancini prima di sciogliere le riserve e decidere i 23 calciatori da portare a Euro 2020/21. Tante certezze per il commissario tecnico degli azzurri. Tra i 23, salvo colpi di scena, non dovrebbero mancare calciatori come Donnarumma, Bonucci, Barella, Jorginho, Verratti, Insigne e Immobile. Tuttavia non mancano i dubbi e nel reparto offensivo c’è il concreto rischio di avere dei ballottaggi fino all’ultimo momento utile. Tra i calciatori che sperano di strappare la convocazione del Mancio per l’Europeo c’è sicuramente Matteo Politano, esterno di piede mancino in forza al Napoli.

Matteo Politano in Nazionale (Credit: Daniele Buffa – IMAGO)

Le caratteristiche di Matteo Politano

Classe ‘93, esterno offensivo di proprietà del Napoli. Matteo Politano è sicuramente tra i giocatori che non faranno dormire sonni tranquilli al Mancio in vista delle convocazioni per Euro 2020/21. Cresciuto nel florido settore giovanile della Roma, il 27enne si è affacciato alla Serie A a 22 anni con la maglia del Sassuolo. Con gli emiliani ha messo in evidenza tutto il suo potenziale. Si tratta di un calciatore tecnico e rapido, abile nel dribbling e con un discreto tiro dalla distanza. La sua posizione preferita è quella di esterno alto sulla corsia destra, ruolo che gli permette di accentrarsi e sfruttare il piede preferito – quello sinistro – per concludere a rete o verticalizzare verso la punta o sul taglio dell’esterno opposto.

Dopo un anno e mezzo non esaltante a Milano, sponda nerazzurra, Politano ha deciso di ripartire dal Napoli. Nonostante la folta concorrenza nel reparto offensivo in casa partenopea, il classe ‘93 si è alternato a Callejon nei primi sei mesi all’ombra del Vesuvio, trovando più continuità in questa stagione.

I numeri stagionali

L’esterno del Napoli in questa stagione ha collezionato 25 presenze in Serie A, di cui 14 dal primo minuto, realizzando 8 reti con una percentuale del 50% rispetto ai suoi tiri in porta totali (14). Inoltre è tra i calciatori che segna più reti da subentrato, una caratteristica da non sottovalutare (in ottica Europeo). È il terzo miglior marcatore del Napoli in questo campionato.

Con ancora diverse gare da disputare, Matteo Politano ha migliorato sensibilmente i numeri rispetto alla scorsa stagione, mettendo sulle gambe più minuti giocati, fornendo più assist e realizzando più reti. Gli manca ancora un po’ di lucidità negli ultimi 30 metri, considerando che su 61 cross tentati solamente 13 sono andati a buon fine; così come i tiri in porta. Ok, quando la inquadra è quasi sempre gol, però per arrivare a 14 conclusioni nello specchio ci sono voluti 40 tiri totali.

Perché può essere utile al Mancio

All’Europeo servono giocatori in grado di farsi trovare pronto da un momento all’altro. L’undici titolare base è già nella mente di Roberto Mancini e – ad oggi – Politano si giocherebbe un posto tra le riserve; ma la sua capacità di segnare ed essere decisivo anche a gara in corso (metà dei suoi gol sono arrivati da subentrato) potrebbero avere un ruolo fondamentale nella scelta finale.

Nel 4-3-3 azzurro si ritroverebbe davanti Federico Chiesa. Ad oggi è difficile pensare che possa addirittura strappare un posto da titolare, però Politano potrebbe mettere a disposizione del Mancio delle soluzioni tecniche e tattiche differenti. Se da una parte l’esterno bianconero preferisce giocare in verticale per sfruttare la sua velocità, dall’altra parte il classe ‘93 partenopeo potrebbe risultare più adatto in fase di palleggio (con la possibilità di far attaccare il terzino a tutta fascia, accentrando in fase di possesso palla l’esterno del Napoli). Da non sottovalutare inoltre l’intesa con Insigne. I due, giocando nella stessa squadra di club, potrebbero essere un valore aggiunto all’interno della Nazionale.

Matteo Politano e Lorenzo Insigne (Credit: Alessandro Garofalo – IMAGO)

Con chi si gioca il posto per l’Europeo

Se il tridente titolare è pressoché completato (Chiesa, Insigne, Immobile), non mancano i dubbi sulle riserve. Da Belotti (come vice Immobile) a Kean (che può giocare anche sull’esterno) passando per Bernardeschi, Orsolini e Berardi che partono con in leggero vantaggio per il ruolo di vice Chiesa. Attenzione anche a Zaniolo: se il talento della Roma dovesse dare garanzie fisiche, Mancini non lo lascerà a casa.

Resterà da capire se lo inserirà tra i centrocampisti o tra gli attaccanti. Oppure se deciderà di privarsi di un difensore per avere più armi possibili dal centrocampo in su.

La convocazione di Matteo Politano non passa solo dalle sue prestazioni con la maglia del Napoli. La corsa per una maglia per l’Europeo è insidiosa e problematica. Ma ci sono ancora circa due mesi di tempo e tutto può accadere.


Articolo a cura di Marco Deiana, 90min

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