Sogno Azzurro: Gianluca Mancini

La concorrenza non spaventa Gianluca Mancini: c’è anche il suo nome tra i possibili convocati nei 23 azzurri per l’Europeo.

Questo è il terzo episodio della nuova rubrica che ci terrà compagnia ogni venerdì. A curarla sarà il team di 90min, che ogni settimana in “Sogno Azzurro” analizzerà le prestazioni di un calciatore italiano che potrebbe mettere in crisi Roberto Mancini in vista del prossimo Europeo. Buona lettura.


Sono solo dodici le giornate che ci separano dalla fine del campionato e molti calciatori hanno già la mente rivolta verso l’Europeo. Tuttavia, ci sono giocatori già sicuri di un posto e altri meno fortunati che si giocheranno le ultime chance per strappare una convocazione nei pochi mesi che mancano alla manifestazione.

Il commissario tecnico della nostra Nazionale, Roberto Mancini, ha già un’idea sommaria sui 23 del roster italiano. Tra di essi spiccano i vari Immobile, Insigne, Donnarumma e Barella. Tuttavia, prima dell’estate dovrà sciogliere gli ultimi dubbi che lo attanagliano e alcuni di questi riguardano la difesa. Dal punto di vista calcistico, l’Italia è sempre stata famosa per i propri difensori: Maldini, Cannavaro, Baresi, tutti giocatori che, grazie alle proprie prestazioni, hanno conferito alla Nazionale una certa rocciosità. Quest’anno a dover lottare per guadagnarsi un posto – tra gli altri – c’è sicuramente Gianluca Mancini.

Le caratteristiche di Gianluca Mancini

Gianluca Mancini (foto di Daniele Buffa-IMAGO)

Gianluca Mancini è un difensore centrale classe ’96, cresciuto calcisticamente nella Fiorentina, ma sbocciato nell’Atalanta. Proprio a Bergamo ha avuto la possibilità di mettersi in mostra in Serie A, guadagnandosi la fiducia della Roma che nel 2019 lo acquista per 23 milioni di euro. Da buon difensore Gasperiniano, è un giocatore forte e aggressivo, ma anche molto abile nel gioco aereo. Dal punto di vista tattico, Mancini si esprime al meglio come centrale di destra nella difesa a tre. Tuttavia, la sua formazione come centrocampista gli ha permesso di disporre di ottime capacità di impostazione e non avrebbe grossi problemi a giocare in una linea difensiva a quattro (come già accaduto alla Roma prima del cambio tattico).

I numeri stagionali

Il centrale giallorosso sta disputando un’ottima stagione. Lo dimostrano i 4 gol messi a segno in questo campionato (5 considerando anche l’Europa League), 3 in più rispetto al 2019-20. Tutti segnati di testa. Tralasciando gli attaccanti, solo Veretout e Pellegrini hanno segnato più reti di Mancini. Ma l’abilità aerea del difensore non si manifesta solo in zona gol, infatti il 23 della Roma è riuscito a vincere ben 42 contrasti di testa, a fronte dei 27 persi.

Come abbiamo detto poco fa, Mancini è anche molto abile nell’impostazione: lo dimostra l’89.3% di passaggi riusciti. Tuttavia, volendogli trovare un difetto non possiamo far finta di non considerare gli 8 cartellini gialli e la troppa irruenza anche in situazioni in cui serve pazienza.

Perché può essere utile al Mancio

Mancini è un giocatore agile e versatile, capace di giocare in tutti le posizioni della difesa a tre e come centrale o terzino destro – all’occorrenza – in una linea a quattro. Inoltre, la titolarità costante nella Roma gli permette di disporre, nonostante la giovane età, di una grande esperienza non solo in Serie A, ma anche a livello europeo. Come abbiamo scritto poco fa, il difensore giallorosso è cresciuto come centrocampista e in una situazione d’emergenza in cui si richiede un atteggiamento più difensivo, Mancini potrebbe schierare proprio il suo omonimo.

Con chi si gioca il posto per l’Europeo

Dei quattro (possibili) posti come difensori centrali, due sono già occupati da Bonucci e Acerbi, veterani azzurri praticamente certi di un posto tra i 23. A giocarsela per le altre maglie rimangono l’intramontabile Chiellini, Bastoni, Romagnoli e appunto Mancini (senza dimenticare Toloi). Il capitano della Juventus in caso di continuità fisica, potrebbe seriamente contendersi uno slot; il giovane centrale dell’Inter ha ottime chance di strappare la convocazione, vista l’ottima stagione coi nerazzurri; leggermente più indietro parte Romagnoli, protagonista negativo in alcune uscite del Milan. La concorrenza appare ostica, niente è ancora deciso, ma se continua a mantenersi su certi livelli Gianluca Mancini potrà sicuramente giocarsi le sue carte fino all’ultimo minuto.


Articolo a cura di Andrea Gigante, 90min

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