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Martinez Quarta si è preso la Fiorentina

Lucas Martinez Quarta detto il Chino è il miglior colpo delle ultime 4 finestre di mercato della Fiorentina

Quando lo scorso 5 ottobre la Fiorentina ha prelevato Lucas Martínez Quarta (10 maggio ’96, Buenos Aires) per 6 milioni di euro dal River Plate, squadra nella quale il ragazzo è cresciuto, l’argentino era un difensore sconosciuto ai più, noi compresi. Oggi, secondo alcuni – noi compresi – potrebbe essere definito il miglior acquisto delle ultime 4 sessioni di mercato viola (prima di lui Vlahovic, prelevato dal Partizan per poco meno di 2 milioni).

Quarta e la disfatta di Roma

Eppure l’inizio di Martínez Quarta in Serie A non è stato dei migliori, anzi. Iachini lo lancia nella difesa a tre in cui Lucas non aveva ancora mai giocato. Prima i 52’ a freddo contro l’Udinese, poi il totale smarrimento nella sconfitta di Roma con annesso fallaccio di frustrazione su Dzeko e rosso diretto (era la 6ª giornata). L’unico fallo commesso nel match, uno solo come i palloni intercettati i tackle effettuati. Solo 3 contrasti vinti contro gli 8 persi, 0/4 duelli aerei vinti. Fase difensiva inconsistente.

Ma “fallimento è parte di successo”, ha detto recentemente qualcuno. Dopo lo 0-0 di Parma il cambio di guida tecnica e Quarta fa tanta panchina, con Prandelli che lo plasma giorno dopo giorno al Campini ma che non gli fa vedere il campo per due mesi. Il graduale reinserimento dura 4 partite, poi il rilancio da titolare nella sfida pareggiata contro il Torino (20ª giornata). Quel giorno 7 contrasti vinti contro i 3 persi, 1/1 duello aereo vinto e 3 tackle effettuati. Ma soprattutto 47 passaggi effettuati, più di ogni altro collega di reparto, di cui 36 riusciti e 1 chiave. Da segnalare anche un buon cross. L’evoluzione di Quarta è iniziata, il lavoro di Prandelli dà i suoi frutti.

Quarta e la costruzione dal basso

Da lì in poi, l’argentino trova collocazione in pianta stabile nella difesa a tre viola, diventando un titolare fisso. Il campo non l’ha lasciato più, giocando le ultime 7 gare sempre dall’inizio e sempre per tutti i 90′. E affinando le sue doti tecniche in fase di costruzione: con 451 passaggi effettuati di cui 361 riusciti (l’80%), Quarta diventa il primo play della Fiorentina 20/21. Anche se la sua crescita è ancora all’inizio: Milenkovic e Pezzella toccano meno palloni, ma sono più precisi di lui (83% e 86%). Hanno più partite alle spalle e più esperienza. Qualche Quarta-segnale si era intravisto anche nella tragica sfida dell’Olimpico, con 62/72 passaggi riusciti. Ma ora l’evoluzione dell’ex River è in una fase successiva.

Quarta e il confronto con… Toloi!

In tutta la Serie A, Quarta è il centrale che cerca più volte la conclusione P90: 1.28 tiri per match. Finora non è stato fortunato: ben 3 legni colpiti su 13 tiri (23.08%) in 13 presenze (solo Kjaer e Veloso hanno percentuali peggiori), di cui l’ultimo colpito contro il Parma da vero numero 9 nell’area avversaria con un piattone di destro su cui Sepe non avrebbe potuto nulla. Ma oltre al legno, Quarta ha centrato anche la prima rete del suo campionato. 

Un difensore moderno che non si limita a difendere. Il primo paragone che salta in mente è con il Toloi di Gasperini che, con la licenza di buttarsi in avanti e la capacità di fungere da attaccante aggiunto, P90 vanta 2.08 tocchi nell’area avversaria (contro i 1.76 di Quarta) ma che ha creato meno chance (0.46 contro 0.49) e prodotto meno dribbling (0.61 contro 1.95) del difensore viola. Quarta vince il confronto anche per intercetti (2.44 contro 1.37) e tackle (1.95 contro 1.78). Prandelli e Quarta stanno insomma prendendo spunto dai migliori, la Fiorentina si ritrova tra le mani un giovane – e per certi versi acerbo – Toloi, ma forse anche più massiccio in fase di copertura. Il Martínez Quarta visto contro la Roma, insomma, sembra già un lontano ricordo. E chissà che cosa riserva il futuro…

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