L’evoluzione del Cuti Romero

La crescita di Cristian Romero, lanciato al Genoa da Ivan Juric e diventato grande in fretta alla corte di Gian Piero Gasperini

Cristian Romero

Le stimmate del predestinato le ha sempre avute, ma per vederlo esplodere e prendersi le luci della ribalta c’è stato bisogno di un cambio di casacca; Cristian Romero ha lasciato il grifone rossoblu, dove fu lanciato da Ivan Juric, per andare a crescere dal maestro Gasperini, riuscendo a valorizzarsi nei suoi pregi e a mascherare i suoi difetti.

Ma andiamo con ordine; Romero arriva dall’Argentina nel 2018-19, e viene gettato nella mischia in una partita difficoltosa a dir poco, ovvero allo Juventus Stadium contro la Vecchia Signora, davanti a Cristiano Ronaldo. Ma il giovane argentino non è un giocatore che si fa impressionare e mostra fin da subito tutte le sue capacità; faccia tosta, grinta, aggressività, propensione alla “zingarata”, un centrale di difesa a 3 con i fiocchi, che negli anni genoani dimostra le sue qualità in continua crescita, fino a farsi acquistare dalla Juventus stessa.

La crescita di Romero

Romero era già cresciuto nei due anni genoani; il primo anno sembrava quasi un freak, con statistiche offensive molto alte (ben 4 tra gol e assist messi a referto, 0,62 dribbling e 0,77 tiri ogni 90 minuti), ma percentuali nella media per quanto riguarda duelli (sia a terra che aerei) e passaggi. In particolare El Cuti, come viene chiamato, metteva a referto poco più di 30 passaggi a partita con una precisione vicina all’80%, molto bassa per un centrale difensivo.

L’anno passato Romero ha avuto un’evoluzione dovuta all’adattamento al campionato italiano, e alla valorizzazione delle sue capacità da parte di Thiago Motta prima e, specialmente, Davide Nicola poi; nel 2019/20 Romero ha aumentato vertiginosamente gli intercetti (da 1,46 a 2,65 a partita) mostrando come sia diventato un centrale più cerebrale e meno dedito esclusivamente al duello fisico (da 2,35 a 1,81 tackle a partita). Inoltre è migliorato nella gestione del pallone mettendosi al centro della retroguardia genoana e finendo l’anno con una percentuale dell’88% dei passaggi riusciti, aumentati dai 31 dell’anno precedente ai 53 di media a partita, una crescita esponenziale che è stata sotto gli occhi degli scout atalantini, che hanno individuato in Romero il centrale perfetto per Gasperini; abile a sganciarsi senza paura, aggressivo sull’uomo, intelligente e forte fisicamente.

L’apporto offensivo del Cuti

E finalmente Romero è sbocciato affinando ancora di più le sue statistiche; centrale moderno della difesa a 3, pericoloso offensivamente non solo sulle palle inattive – dove ha già segnato due gol in A e uno in Champions -, ma anche su azione, come dimostra l’assist contro il Milan, finora ogni 3 partite calcia 2 volte in porta (0,64 p90), tocca la palla in area avversaria una volta a partita e soprattutto crea 0,45 chance ogni 90 minuti (assist + key pass).

Romero ha abbassato il rating sui dribbling (sceso al 57%) anche perché ne tenta molti meno evitando di rischiare la perdita del possesso (da 0,84 a 0,45 p90), ed ha fatto suo lo stile aggressivo di Gasperini, dimostrando le sue capacità nei duelli; Romero vince il 58% dei duelli aerei (dato leggermente calante rispetto all’anno passato, dove però giocava in una difesa spesso più bassa sul campo e quindi avvantaggiata sui duelli aerei), e ben il 68% dei duelli a terra. Numeri altissimi che dimostrano come superare il centrale nerazzurro sia un’impresa per tutti, chiedere a Osimhen o Ibrahimovic tra gli ultimi.

 18/1919/2020/21
Goal212
Assist212
Tiri P900,770,520,64
Chance Create P900,190,380,45
Tocchi area P901,151,121,02
Dribbling P900,620,840,45
% Dribbling93,75%70,83%57,14%
Passaggi P9031,2452,9944,01
% Passaggi81,03%88,41%86,19%

Romero, Re degli Intercetti

Per quanto riguarda la fase difensiva, Romero ha innalzato ancora di più le sue prestazioni, aumentando a livelli mai raggiunti gli intercetti (dai 2,65 dell’anno prima ai 4,35 di quest’anno), mostrandosi attento negli anticipi e sulle linee di passaggio, e i tackle, tornati ai livelli del suo primo anno italiano, quello dove il talento argentino era ancora da sgrezzare. Di contro questo stile di gioco ha aumentato il numero di falli effettuati da Romero, circa 3 a partita, quasi raddoppiando i dati precedenti.

Romero è un centrale affidabile che Gasperini ha plasmato mostrando i suoi punti di forza, come l’aggressività e la propensione offensiva, nascondendo i punti deboli e l’inesperienza e facendone l’anello centrale della sua linea a 3; l’argentino ha risposto con grandi prestazioni portando la difesa dell’Atalanta ad un livello migliore, e chissà che i margini di miglioramento non siano ancora stati tutti esplorati.

 18/1919/2020/21
Duelli Aerei vinti50,83%68,22%58,65%
Duelli Vinti58,80%57,60%68,29%
Intercetti P901,462,654,35
Tackle P902,351,812,62
Falli commessi P901,421,672,94
Lanci lunghi P905,085,24,29

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