Corner Kick: i cambi di Conte, il Ninja e i goal per nazione

Questa settimana protagonisti di Corner Kick, tra gli altri, Antonio Conte, gli attaccanti del Parma e Dries Mertens

Corner Kick

Come ogni martedì rispondiamo a un numero indefinito di domande, sempre meno di 10 e sempre più di 4, che ci avete inviato via Instagram o via Mail a info@kickest.it (oggetto “Corner Kick”, mi raccomando).

Anche questo quarto episodio di Corner Kick è diviso in due sezioni: “Campo” & “Numeri”. Alle prime domande risponderà il nostro match analyst Francesco Donzella; alle seconde il gran maestro di Excel, Alberto Rivetti. Via!

Campo

# 1 – Considerato il disastro dell’ultima gara, i cambi di Conte hanno davvero un cattivo impatto?

Generalizzare in queste situazioni è sempre complicato; è vero che nella partita contro la Roma i cambi di Conte hanno avuto l’effetto di abbassare il baricentro dell’Inter, portandola a difendere in area, ma è anche vero che il gol è stato subito sugli sviluppi di una palla inattiva e non su azione manovrata (quindi non per problemi di modulo), riducendo la “colpa” dei cambi all’effettivo rintanamento nell’area nerazzurra.

Certo, una squadra come l’Inter non dovrebbe mai chiudersi a difesa della propria porta senza nemmeno tentare di risalire il campo (e la storia recente non ha insegnato niente, qualcuno ricorda il cambio Santon-Icardi?), ma dovrebbe sempre cercare di dominare il possesso, e forse un momento di “umiltà” da parte di Conte ha fatto credere che fosse invece meglio difendere il risultato accettando passivamente il gioco avversario.

Ma tornando alla domanda, bisogna ricordare anche i casi in cui i cambi di Conte hanno deciso in positivo la gara; Inter – Parma, con l’Inter sotto 2-0 Conte rivoluziona il centrocampo inserendo Brozovic e Vidal per Eriksen e Gagliardini, e recuperando in extremis un pareggio grazie al gol di Perisic e, prima, del neoentrato Brozovic. Inter – Torino, Inter ancora sotto 2-0 a San Siro, al 60esimo il tecnico salentino inserisce Lautaro Martinez per Gagliardini passando ad uno spregiudicato 3412 con Sanchez dietro la LuLa. Risultato? Gol e assist di Sanchez, rete di Lautaro Martinez che chiude i giochi. La risposta quindi per me è relativa; i cambi di Conte sono stati ottimi quando la squadra doveva avere un cambio di marcia in positivo, per recuperare uno svantaggio, riuscendo spesso a trovare il punto debole nella strategia difensiva avversaria, o nella costruzione di gioco nerazzurra, sono invece stati più fallaci quando la sfida era più ardua, e di fronte non c’era un avversario rintanato nella propria metà campo, bensì una squadra aggressiva che contendeva il possesso all’Inter da pari a pari. In questi casi Conte è stato forse troppo prudente concedendo metri agli avversari e venendo poi, talvolta, punito

#2 – Quanto calcia spesso in porta il Ninja Nainggolan? Che shot conversion rate ha e quanto potrebbe segnare in questi mesi al Cagliari?

Il Ninja a Cagliari è finalmente tornato al centro del villaggio, e Di Francesco, suo grande estimatore, non ha di certo atteso per farlo tornare in campo, cambiando il modulo per lui; dal 4-2-3-1 consolidato in precedenza, anche per via dell’infortunio di Rog, Difra sembra passato a un 4-3-3 fluido che diventa 3-5-2 con Sottil che scende a tutta fascia a destra, Pisacane che si stringe nei tre di difesa e Lykogiannis che si prende l’ampiezza mancina con Joao Pedro stretto vicino alla punta.

In questo modulo Nainggolan fa la mezzala e ha grande libertà di movimento e di giocate; cosa può dare di piu? L’anno scorso, giocando talvolta da trequartista, talvolta da regista, il ninja ha calciato ben 65 volte, 2,81 a partita, centrando la porta 0,86 volte ogni 90 minuti. Ha segnato un gol ogni 4 partite in media, risultando decisivo sia in fase di finalizzazione, che di rifinitura (2,42 assist p90).

Nei primi 81 minuti giocati da Nainggolan, forse gasato per il suo ritorno in campo, il ninja ha calciato 5 volte (il doppio in media rispetto all’anno scorso), anche se ha preso la porta una volta sola. E’ stato solo un effetto del suo ritorno in campo, oppure Nainggolan continuerà a tirare cosi spesso anche se con meno precisione? E’ stato meno preciso perché meno lucido dopo mesi di inattività, o è dovuto alle posizioni dalle quali ha tirato? Ad ora ha sempre calciato da almeno 25 metri di distanza, risultando quindi sostanzialmente inoffensivo (a parte uno scaldabagno da 50 metri salvato da Montipò). Per rispondere quindi alla tua domanda, Nainggolan potrebbe tornare circa sui livelli dell’anno scorso se riuscisse a calciare da almeno 5-10 metri più vicino rispetto a quanto fatto in queste prime due partite, aumentando così anche la precisione di calcio; d’altronde è uno dei tre migliori tiratori da fuori area di questi ultimi anni insieme a Dybala e Mertens. Ma il lavoro che gli chiede Di Francesco non è lo stesso richiesto da Maran, quindi questa ipotesi appena vagliata è probabilmente il best case scenario disponibile; non mi stupirei se Nainggolan segnasse dai 2 ai 4 gol da qui a fine anno

#3 – Con il ritorno di D’Aversa, Cornelius e Inglese riusciranno a migliorare sul piano realizzativo avvicinando le cifre dell’anno passato (20 gol totali)? E chi sarà utilizzato di più tra i due?

Con il ritorno di D’Aversa il Parma potrebbe recuperare un po’ delle certezze andate perdute durante la gestione Liverani, e forse un sistema di gioco più adatto alle caratteristiche dei suoi uomini offensivi, abili a risalire il campo in transizione e ad essere incisivi in campo lungo.
L’anno scorso i 20 gol segnati tra Cornelius ed Inglese però, forse sono stati un exploit difficile da ripetere; bisogna intanto considerare che 6 dei gol di Cornelius sono stati segnati esclusivamente in due partite contro il Genoa, riducendo quindi a 14 gol l’apporto degli attaccanti nelle rimanenti 36 partite. Non per questo bisogna eliminare queste reti dal computo totale, ma sicuramente non sarà semplice vedere il gigante svedese segnare nuovamente marcature multiple a raffica.

Allo stesso modo, nelle restanti partite del campionato non mi aspetto 10 gol dai due offensivi crociati (ovvero la metà dei 20 segnati in un anno intero), ma una cifra tra i 5 e gli 8, aumentabile solo se Inglese tornerà a calciare qualche rigore. Secondo me tra i due D’Aversa predilige Roberto Inglese, anche se la condizione fisica precaria della punta crociata è da sempre un problema per permettergli di entrare in condizione come si deve, ecco perché Cornelius forse potrà avere più minutaggio senza essere di fatto il titolare.


📊 Numeri

#1 – Chi è il giocatore che segna di più di testa nelle ultime due stagioni?

È Edin Dzeko ad aver segnato più gol di testa negli ultimi due campionati di Serie A con ben 7 goal.  Inseguono a quota 6 goal Ibrahimovic, D’Ambrosio e Okaka.

Quest’anno primi a parimerito con tre marcature troviamo i già citati Ibrahimovic e D’ambrosio insieme a Ciro Immobile

Qui sotto trovi chi ha realizzato più di 5 goal di testa nelle ultime 2 stagioni:

GiocatoreGoal di testa
E. Dzeko7
Z. Ibrahimovic6
S. Okaka6
D. D’Ambrosio6
L. Martinez5
D. Zapata5
C. Immobile5

#2 – Quali sono i giocatori offensivi con la peggior percentuale di dribbling riusciti?

Strano a dirsi, ma è Dries Ciro Mertens il peggior dribblatore di questa serie A! Con 3 dribbling riusciti su 13 (23,08%) precede Lautaro Martinez (incredibile ma vero, parte 2!) e Forestieri.

Tra i peggiori 20 tantissime sorprese, tra cui Lozano e Mkhitaryan, entrambi con percentuali inferiori al 50%.

Qui sotto li trovi in classifica, dal peggiore al “meno peggio”. Abbiamo considerato solo giocatori prettamente offensivi e che hanno tentato almeno 10 volte il dribbling.

GiocatoreRiuscitiTentati%
D. Mertens31323,1%
L. Martinez113333,3%
F. Forestieri51333,9%
H. Lozano143638,9%
G. Maggiore61540,0%
M. Pessina71741,2%
J. Correa112642,3%
C. Kouamé61442,9%
G. Raspadori61442,9%
H. Mkhitaryan204643,5%

#3 – Quale nazione ha segnato più goal in questa Serie A?

Sul podio dietro all’Italia, ovviamente prima in classifica, troviamo Argentina e Brasile con principali rappresentanti Lautaro Martinez e Joao Pedro. Poco più dietro la Francia e il Portogallo di CR7.

NazioneGoal
Italy157
Argentina33
Brazil29
France27
Portugal22
Serbia19
Sweden18
Spain18
Colombia18
Belgium18
Côte d’Ivoire16

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