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Juventus, cosa è cambiato col ritorno di De Ligt

L’olandesino è tornato e Pirlo non ha rinunciato a lui nemmeno per un istante: la Juventus non può fare a meno di lui e i numeri lo dimostrano.

Si è parlato molto della partita contro il Cagliari e di come quel match potesse essere un crocevia importante per lo sviluppo del gioco bianconero: non è una caso se quella partita ha coinciso con il debutto stagionale di Matthijs De Ligt. Dopo aver saltato le prime uscite per un problema alla spalla che si portava dietro dal finale della scorsa stagione, l’ex Ajax è tornato con sicurezza nella difesa bianconera, senza saltare più un minuto.

I numeri di Matthijs De Ligt dal suo ritorno

Il vincitore del GoldenBoy 2018 si è dimostrato irrinunciabile per la Juve, collezionando ottime prestazioni sia nella difesa a 4 che a 3, giocando come centrale puro o come “braccetto”. I numeri ci parlano di un difensore attento e fisico, con 9,2 palloni recuperati a partita e un discreto 72,7% di duelli aerei vinti. Come siamo ormai abituati a vedere, la Juve di Pirlo ama costruire dal basso coinvolgendo i difensori, ecco spiegate le ottime statistiche in distribuzione anche per De Ligt: dopo Arthur e Danilo è il giocatore più coinvolto nella manovra bianconera (80,2 passaggi p90, 88,5 tocchi p90), con un’ottima percentuale del 93,1% di passaggi riusciti.

Impatto tattico sulla squadra

La caratteristica che più salta all’occhio, però, è l’abilita del difensore nel giocare d’anticipo, difendere in avanti e tenere la squadra corta, tutti capisaldi nelle teorie del calcio aggressivo di Pirlo. Da quando ha cominciato a giocare De Ligt, infatti, la squadra ne ha beneficiato in termini di baricentro più alto, permettendo di conseguenza un recupero palla veloce e in zone potenzialmente pericolose, proprio come richiesto dall’allenatore.

I numeri ci vengono in aiuto per spiegare meglio quello che succede con la stellina olandese in campo:

AZIONI DI PRESSING NELLA TREQUARTI AVVERSARIA
Senza De Ligt 31,9
Con De Ligt 40
Valori per 90 minuti

De Ligt si trova a suo agio in un sistema difensivo che gli impone comportamenti tattici in fase di non possesso molto simili a quelli che aveva nell’Ajax di Erik Ten Hag e questo si riflette non solo nelle prestazioni del giocatore, ma nell’atteggiamento senza palla di tutta la squadra.

I principi di cui abbiamo parlato sono fondamentali per il calcio di Pirlo e De Ligt si sta dimostrando l’uomo perfetto per metterli in pratica.

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