Scelti dalla Redazione: La Top 11 degli Under 21 in Serie A

Quali sono i migliori giocatori nati dal 1999 in poi nella nostra Serie A? Lo abbiamo chiesto ai nostri redattori, che li hanno scelti schierandoli in un team.

De Ligt

Ricordate quando abbiamo chiesto a cinque dei nostri redattori di scegliere una Top 11 degli U23? Bene, oggi l’abbiamo fatto di nuovo, stavolta però abbassando l’asticella e fermandoci agli Under 21. Ovviamente sono stati lasciati liberi di scegliere uomini e modulo, chiedendogli solo di tracciare una formazione che abbia senso, che possa tranquillamente scendere in campo. Se la volta scorsa avevano avuto il vincolo di scegliere i giocatori che avevano fatto bene nelle prime giornate di Serie A, stavolta no: hanno potuto inserire chi, scendo loro, sono i migliori in questa categoria. Queste sono le loro scelte.

1) Il 3-4-2-1 di Alberto Rivetti

Donnarumma intoccabile. In difesa Gabbia e Lovato stanno crescendo tanto, ma Kumbulla, Bastoni e De Ligt al momento sono di un livello superiore. Per quanto riguarda la corsia di destra credo che Saelemaekers sia molto più forte di Singo, tuttavia scelgo l’esterno del Torino sia per non avere una squadra troppo sbilanciata, sia perché non so rinunciare a un calciatore di 190cm con tanta gamba come la sua. Tonali in mezzo al campo non ha rivali, vicino a lui voglio giocarmi la scommessa Ilic a discapito di Colley, Pobega e Svanberg; a sinistra Kulusevski completa il reparto. Dietro le punte Zaniolo ha già fatto vedere di cosa è capace (e lo aspettiamo a braccia aperte per il prossimo Europeo). Brahim Diaz invece deve ancora sbocciare, ma la sua tecnica è cristallina e sbaraglia la concorrenza di Damsgaard, Sottil e Traore. In attacco maglia da titolare per Rafael Leao, Scamacca è un ottimo prospetto ma non ha i colpi del rossonero.

2) Il 3-4-3 di Andrea Moi

Davanti all’indiscutibile Donnarumma, è stato grande il dubbio tra la difesa a 4 o a 3: alla fine rimangono fuori – a malincuore – terzini quali Singo e Muldur per dar spazio alla linea a tre, dalla quale resta escluso Lovato, grande talento ma ancora da confermare rispetto ai titolari scelti. I mediani sono piuttosto obbligati, l’unico in ballottaggio è Pobega, però non ancora a livello di Elmas e Tonali. Tra gli esterni, se Kulusevski non ha rivali, Damsgaard è stato una grande tentazione, ma alla fine, per dare equilibrio alla squadra, ho puntato su Zappa, sorpresa di questo scorcio di stagione: il cagliaritano ha scalzato il danese della Samp e Saelemaekers.
Davanti Zaniolo è stato sfortunatissimo, avrebbe potuto definitivamente esplodere in questa stagione, proprio come sta facendo Leao, un fattore per il Milan. La prima punta è Scamacca, che batte la concorrenza di Vlahovic (ancora un oggetto misterioso), del falso 9 Brahim Diaz, decisamente più forte tecnicamente ma ancora un po’ troppo fumoso, e di Hauge.

3) Il 4-2-3-1 di Andrea Pietrzela

Tra i pali non c’è dubbio, spazio al portiere della Nazionale. A destra Zappa supera il ballottaggio con Muldur, Singo lo avrei buttato dentro se avessi giocato con una linea da cinque. Kumbulla è la riserva ideale di de Ligt, troppo esperto e carismatico per rimanere fuori: potrebbe essere proprio lui il capitano ideale del team. A sinistra Frabotta ha dimostrato parecchio sangue freddo, premio lui piuttosto che Tripaldelli o Calafiori. In mezzo linea azzurra con Tonali a impostare e Rovella a sgomitare, con Zaniolo poco più avanti a fare da raccordo e da incursore. Sulla destra Saelemaekers supera Kulusevski: più continuo e più disciplinato il rossonero, che sembra in stato di grazia e ultimamente non sbaglia una giocata. A sinistra Sottil scalza Leao: l’esterno di Di Francesco è cresciuto molto, mi aspetto grandi cose. Davanti impossibile lasciare fuori Scamacca: i suoi numeri sono troppi alti, Vlahovic insegue ma a distanza.

4) Il 4-2-3-1 di Davide Castellano

Per la mia personale formazione dei migliori U21 della Serie A ho optato per un 4-2-3-1. La scelta di Donnarumma tra i pali non necessita di commenti. Terzino destro della mia difesa a 4 è Singo del Torino, per il suo strapotere fisico che gli permette di essere presente in entrambe le fasi (a discapito del pur ottimo Zappa). La coppia centrale, formata dal “veterano” De Ligt e da Bastoni, è affidabile, con due giocatori abili sia nel giocare il pallone, che nel cercare l’anticipo. Chiude il reparto Luca Pellegrini a sinistra. Tonali e Ilic compongono il “double pivot” davanti alla difesa: ho scelto due giocatori che sanno garantire equilibrio, ma hanno anche buone abilità con la palla; anche Svanberg avrebbe costituito una valida opzione, così come Elmas che deve ancora mostrare il suo vero potenziale. Kulusevski e Zaniolo sono ormai due giocatori capaci di fare la differenza sempre. Più difficile la scelta a sinistra, dove ho preferito Sottil a Leao: tecnicamente il portoghese non si discute, altro livello, ma le capacità dimostrate anche senza palla dall’esterno di Di Francesco hanno fatto ricadere su di lui la mia scelta, sempre per un discorso di equilibri. Infine, il terminale offensivo: nel mondo del calcio giovanile il nome di Gianluca Scamacca gira da parecchio tempo, in tanti aspettavano la sua esplosione e questo sembra essere l’anno buono.

5) Il 3-4-3 di Domenico Cannizzaro

3-4-3 equilibrato, dove in porta non può mancare Donnarumma. Difesa con 3 ottimi difensori, bravi in marcatura, ma che in fase di possesso sia De Ligt a destra che Bastoni a sinistra sono bravi in impostazione; motivo per cui sono stati preferiti a Lovato. Sugli esterni ho preferito uno più bravo in copertura e uno più di spinta: ho scelto Singo e non Zappa poiché lo reputo più dinamico e più “pronto” tra i grandi; mentre Kulusevski non ha rivali per talento e qualità; mediani di grande corsa e dinamismo, con Rovella bravo anche in impostazione e Svanberg a tappare possibili buchi lasciati da Kulusevski in non possesso: dispiace lasciar fuori Tonali, ma credo sia ancora parecchio acerbo. Attacco a 3 pieno di estro e fantasia: Zaniolo credo sia il prospetto più di qualità del nostro campionato; Ho preferito mettere Leao al centro dell’attacco (nonostante sia più un esterno) poiché è senza dubbio per talento superiore a Scamacca; infine Brahim Diaz, non ancora esploso definitivamente, ma con qualità innate.

6) Il 3-4-2-1 di Francesco Donzella

É il modulo che si adatta ai giocatori o i giocatori al modulo? In questo caso scelgo il vestito migliore sulle caratteristiche dei nostri convocati, mettendo in campo un 3421 che può esaltare tutti gli interpreti.
Bastoni e Kumbulla sono dei terzi di difesa naturali, bravi a difendere in avanti e fin nella metà campo avversaria, De Ligt è letteralmente un muro: prima riserva Lovato, altro animale da difesa a 3. A destra Singo, visti i suoi numeri, a sinistra Pellegrini, il più scafato degli esterni mancini disponibili: al centro Tonali, più bloccato, a dettare i tempi, ed Elmas libero di creare superiorità inserendosi. Prima riserva il duttile Svanberg, centrocampista di quantità.
Il tridente davanti vede Kulusevski a fare il bello è il cattivo tempo sulla destra, pronto a combinare con Singo, e Leao a sinistra, con un’interpretazione più verticale, creando spazi per gli inserimenti di Elmas.
Unica punta Scamacca, a fare l’Ibrahimovic della situazione, attaccante di raccordo fisico, pronto a pulire palloni per i trequartisti ed aprire spazi, in particolare per Leao: l’attaccante genoano è stato preferito a Vlahovic, poco pronto a reggere il peso di un attacco a una punta, e al falso 9 Zaniolo, ancora indietro di condizione.

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