Astri nascenti: Gianluca Scamacca

Forte fisiciamente, bravo tecnicamente. Gianluca Scamaccaè stata una delle sorprese di questo inizio di stagione. Conosciamolo meglio

Gianluca Scamacca

L’apparenza inganna, dice un vecchio proverbio; questo è esattamente il caso di Gianluca Scamacca, che non è il tipo di attaccante che vi immaginereste vedendolo scendere in campo. 195cm di altezza, ben strutturato, abile nel gioco aereo, ma non è il classico fulcro del gioco che catalizza palloni alti ripulendoli per la squadra, e domina le aree avversarie. Scamacca fa della tecnica il suo punto forte, ed è un attaccante a cui piace venire incontro per legare il gioco e non solo attendere il pallone nell’ultimo terzo di campo.

Già solo per questo, Scamacca è un esemplare raro in un ecosistema che prevede spesso attaccanti robusti e forti fisicamente, oppure veloci e scattanti; l’attaccante nazionale Under-21 dichiara di ispirarsi ad Ibrahimovic, ma ha anche qualcosa di Dzeko nelle movenze e nella capacità di fare da regista offensivo.

21 anni, 6 squadre: Scamacca il giramondo

Scamacca sta trovando spazio in Serie A per la prima volta a 21 anni, ma non ha avuto uno sviluppo giovanile canonico; dopo aver girato i settori giovanili di Lazio e Roma, a 16 anni viene preso dal PSV Eindhoven, finendo quindi la sua formazione in Olanda (viene forse da qua la sua capacità di legare il gioco tra i reparti), per poi tornare in Italia nel 2017, a Sassuolo.

Dopo aver toccato la Serie A (3 presenze) inizia il suo giro di prestiti, prima in cadetteria a Cremona (1 gol in 14 presenze), poi di nuovo in Olanda al PEC Zwolle, dove non sfonda e non riesce a segnare neanche un gol. Infine, l’anno scorso, torna in Serie B ad Ascoli, dove finalmente riesce ad esprimersi a pieno, siglando 9 reti in 33 presenze; Scamacca non è mai stato un bomber di razza, ma ha sempre dimostrato potenzialità per le quali le società han fatto carte false per accaparrarselo.

Infine, il Genoa, ancora in prestito secco dalla casa madre, finalmente una chance in Serie A; partito dietro nelle gerarchie (Pjaca, Shomurodov, l’eterno Pandev e Destro sembravano almeno inizialmente più pronti), si è preso le luci della ribalta grazie ad un autunno di fuoco, dove ha siglato una serie di gol impressionante.
Doppietta in Coppa Italia al Catanzaro, gol del pareggio nel Derby della Lanterna, gol e assist tra Torino e Roma, il numero #9 genoano prende fiducia e prosegue la striscia segnando 3 gol in 2 partite in Under 21, e tornando con un’altra doppietta in Coppa, stavolta alla Sampdoria, prendendosi definitivamente il posto da titolare e un po’ di pressione dovuta alla grande tradizione dei centravanti genoani, da Piatek in giù.

Scamacca in numeri

Scamacca è un attaccante completo, come già detto, e questo lo vediamo nelle sue statistiche; non tira molto (17 tiri in 6 presenze), e centra poco la porta (circa il 25% delle volte), ma quando lo fa, va spesso a segno. Con 4 tiri in porta in Serie A ha segnato 2 volte. Deve sicuramente migliorare la mira e lucidità sotto porta, visto che ha già fallito 3 big chance, anche se è sostanzialmente in pari tra gol segnati e xG creati (2 gol da 1,91 xG prodotti).

Ma la peculiarità di Scamacca la vediamo nella fase di rifinitura; il #9 genoano è un attaccante che partecipa alla manovra (90 passaggi riusciti in 6 presenze) e cerca spesso l’ultimo passaggio, come vediamo dal 75% di precisione, dai 10 passaggi chiave effettuati e soprattutto dalle 3 big chance create per i compagni di squadra (memorabile l’assist a Pjaca contro la Roma), uno dei migliori in Serie A nonostante abbia giocato il 66% delle partite disponibili; ha infatti creato già 1,31 xA.

Infine, Scamacca è un giocatore utile non solo in finalizzazione e rifinitura, ma anche nell’uno contro uno; non tenta molti dribbling, ma finora non ha mai sbagliato (6 riusciti su 6 tentati), scegliendosi bene il contesto in cui provare a saltare l’uomo. Inoltre i 195cm di altezza lo aiutano nei duelli aerei, dove ha il 50% di riuscita.

Conclusioni

E’ difficile capire cosa aspettarsi da Scamacca, ma sicuramente la speranza è di vedere esplodere un attaccante tanto peculiare, per poi vedere dove potrà arrivare. Potenzialmente una punta completa e moderna, il giovane rossoblu avrà una grande chance per giocare una stagione in Serie A senza una concorrenza particolarmente agguerrita per aggiungere esperienza importante per spiccare il volo.

E se questo accadesse, un attaccante così lo vorrebbero tutte le big; noi lo vediamo bene come vice Dzeko a Roma, viste le caratteristiche per certi versi simili.

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