L’Atalanta è ancora la quinta forza del campionato

Forse serviva tempo per capirlo, ma l’Atalanta c’è. Ancora. Nonostante la cessione di Retegui, nonostante l’assenza di Kolašinac, nonostante la questione Lookman.

Charles De Ketelaere in maglia Atalanta

Guidato dalla certezza Carnesecchi, il terzetto difensivo ha ritrovato Scalvini – che lo scorso anno aveva accumulato appena 272 minuti in Serie A – e ha investito sul giovanissimo Ahanor. L’innesto più efficace, finora, è sicuramente Zalewski, più dinamico di Zappacosta e meno prevedibile di Ruggeri. Musah, invece, è ancora tutto da scoprire, ma porterà nella mediana atalantina un tipo di atletismo inedito e un’utilissima versatilità posizionale.

Sulla trequarti, possono cambiare gli interpreti ma il leitmotiv è lo stesso: qualità, qualità, qualità. CDK ha spazzato ogni dubbio, Sulemana non è un grande finalizzatore ma è un ottimo baller, aspettando di capire quale sarà il minutaggio di Samardžić. Aspettando di capire, soprattutto, se tornerà Lookman, senza il quale l’Atalanta perde 15 gol (40, se contiamo Retegui). Andranno cercati nell’alternanza tra Scamacca – come un acquisto, forma fisica permettendo – e Krstović.

Il montenegrino si è messo al servizio della squadra (sono già 3 gli assist vincenti), senza placare quella furia da 137 tiri in 37 presenze (ora è a 10 su 135 minuti giocati). Gli manca, come al solito, un po’ di precisione. È una dea con meno punti di riferimento ma più completa, consapevole; ha fatto un mercato migliore di Roma e Lazio, sembra più pronta di Bologna e Fiorentina e ha più esperienza del Como. Tieni duro, Ivan!

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