Cotte – Nemanja Matić

Cotte è la rubrica che in 90′ si prende delle stese mica da ridere per poi ritrattare in tempi brevissimi ritorna in grande stile. Ci trovate per bene qui su Instagram

Al Mapei Stadium, dove il Sassuolo ha sconfitto la Lazio, si è tenuto il convegno straordinario del professor Nemanja Matić. Un’ora e mezza di lezione su ruoli, compiti e funzioni del mediano, con i centrocampisti della Lazio in prima fila a prendere appunti. Alla veneranda età di 37 anni, il serbo ha ricordato al mondo del calcio la sua grandezza: un’intelligenza tattica fuori scala per il contesto neroverde, che unita all’esperienza, al senso della posizione e all’innato tocco, gli permette di compensare qualche scatto non più sostenibile.

“Ha una personalità fuori livello […], è un giocatore strepitoso e farà crescere i nostri”. La sensazione è la stessa di Grosso: la sola presenza di un giocatore della sua caratura, che detta i tempi e spinge a migliorarsi era ciò che mancava a un Sassuolo pieno di volti nuovi e straripante di giocatori di talento, che hanno bisogno di essere pungolati. Arrivato per essere colonna portante di questa squadra, Matić dà sicurezza e fa giocare bene chi gli sta intorno, bilanciando l’esuberanza di Konè e Vranckx e il peso offensivo di un tridente da lato sinistro della classifica.

L’ex Chelsea, United e Roma è un altro grande campione avviato verso il crepuscolo della carriera a fare la differenza in Serie A. Che siano i ritmi bassi o la classe che non ha età, poco importa. Dopo Modrić e De Bruyne, un altro fresco 37enne fa la differenza nel nostro campionato. È un Paese per vecchi, a quanto pare.