I testa a testa decisivi per l’Europa in Serie A 2024-25

Saranno i testa a testa delle ultime giornate a determinare chi giocherà nelle grandi competizioni europee. Chi la spunterà, le big o gli underdog?
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La lotta per un posto nelle grandi competizioni europee è più serrata che mai nella stagione 2024-25 della Serie A. La Serie A ha ben 7 posti da riempire nella propria delegazione alla volta di Champions, Europa e Conference League. 

Alla 35ª giornata di campionato, Napoli e Inter sono le uniche due squadre ad avere già un posto garantito nella prossima Champions, mentre Atalanta, Juventus, Bologna, Roma e Lazio si contendono i rimanenti. 

Anche per le qualificazioni in Europa League le prossime giornate saranno cruciali. A decidere le sorti delle squadre in corsa verso le coppe europee potrebbero essere gli scontri diretti, per i quali le regole applicate sono da poco cambiate. 

Tra una partita di Plinko e l’altra, gli appassionati di calcio, soprattutto se casinò scommettitori, sono stati costretti a voltarsi e prestare attenzione a squadre come l’Atalanta e il Bologna, mettendo mano alle schedine già piazzate. 

Come funzionano i criteri di spareggio in Serie A

Per determinare le posizioni nella classifica finale in caso ci siano due squadre pari punti, la FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) e la Serie A si affidano a dei criteri precisi. Nel corso del tempo, questi hanno subito delle modifiche, l’ultima delle quali è avvenuta nel 2022-23. 

La nuova regolamentazione FIGC sui testa a testa 

Nel campionato ‘22-’23, la FIGC e la Serie A hanno reintrodotto nel regolamento lo scontro diretto in caso di parità in alcune specifiche situazioni. Lo spareggio secco è stato la norma per diversi anni, precisamente fino alla stagione 2005-2006.

La regola veniva applicata raramente, poiché concepita per determinare il vincitore dello scudetto, o le squadre da retrocedere, tra contendenti a pari punteggio in classifica. Prima di arrivare a giocare lo scontro diretto, si prendevano in esame altri fattori, cioè: 

  • Differenza di reti
  • Reti segnate
  • Vittoria/sconfitta negli scontri diretti

Nel 2006, le regole sono cambiate, abolendo completamente la possibilità di risolvere la parità con uno spareggio e includendo nel calcolo dei punti altri fattori, tra cui la differenza di reti negli scontri diretti.

Dal campionato del 2022, lo spareggio secco è tornato ad essere un’opzione viabile e, per scudetto, retrocessione e qualificazioni in Europa, ora i giocatori dovranno scendere nuovamente in campo e risolverla a suon di gol. Questo è esattamente ciò che è accaduto nel 2023 tra Spezia e Verona. Le due squadre si sono affrontate in un’ultima partita dalla quale, a uscirne vittorioso, è stato il Verona con 3 reti messe a segno. 

Differenza reti, scontri diretti e altri criteri adottati

Sì, FIGC e Serie A hanno reintrodotto lo spareggio in caso di parità per scudetto e salvezza. La partita si gioca senza supplementari (si va direttamente ai rigori in situazioni di pareggio al 90’) e su campo neutro.  

Per determinare le altre posizioni in classifica, tra cui quelle considerate ai fini delle competizioni europee, vengono impiegati invece altri metodi. Non è previsto uno scontro in gara secca, ma a fare la differenza sono:

  • Punti negli scontri diretti
  • Differenza reti negli scontri diretti
  • Gol totali segnati in campionato
  • Differenza reti generale

Le sfide chiave tra le big per un posto europeo

A partecipare alla corsa verso Champions ed Europa League non sono solo i soliti noti della Serie A. Alcuni club, definibili come gli “underdog” del campionato, hanno sorpreso tutti, arrivando ad avere la chance di conquistarsi un posto sui grandi palcoscenici internazionali, in alcuni casi per la prima volta nella loro storia. 

Gli scontri diretti che possono valere la Champions League 

La classifica per l’Europa alla 36ª giornata vede Napoli e Inter già con un posto in Champions. Rimangono a contendersi le altre posizioni Juventus, Atalanta, Roma e Lazio. L’Atalanta ha un leggero vantaggio sui suoi contendenti, essendo attualmente terza in classifica con 68 punti, mentre le altre 3 squadre sono in una situazione di pareggio a 63 punti. 

In una situazione del genere, gli scontri diretti assumono un ruolo cruciale. A livello di punti, attualmente, la Roma è in una situazione di parità con la Juve, ma in vantaggio sulla Lazio, mentre l’incontro tra queste due squadre è ancora tutto da giocare. L’Atalanta, anche sugli scontri diretti, si mantiene ad un certo distacco. Juventus – Atalanta si è conclusa con una vittoria schiacciante della Dea sulla Vecchia Signora, mentre ha pareggiato e perso contro la Lazio, ma deve ancora giocare il ritorno contro la Roma.

Nell’ottica del momento, esperti e tifosi aspettano con ansia alcune partite che si disputeranno nelle prossime giornate di campionato:

  • Atalanta-Roma
  • Inter-Lazio
  • Roma-Milan
  • Bologna-Juventus

Roma, Atalanta, Bologna e Juventus si scontreranno per conquistarsi gli ultimi posti in Champions o in Europa. Mentre, negli altri casi, una sconfitta potrebbe determinare la fine della corsa, come per Roma-Milan, comunque decisiva per la Roma sebbene i rossoneri siano ormai già completamente esclusi dai giochi.

manu kone in maglia roma

Battaglie decisive per Europa League e Conference League

La battaglia per l’Europa League e la Conference League non è di certo meno agguerrita. Grazie alle performance degli anni passati, l’Italia ha a disposizione 2 posti in Europa e 1 in Conference. 

Il Bologna ha davanti a sé delle giornate complicate, in cui ogni errore può costare caro. Se riuscisse a qualificarsi, sarebbe la prima partecipazione in Europa League in 25 anni o la prima nella sua storia in Conference League.

La vera partita decisiva, però, il Bologna la gioca il 14 maggio contro il Milan nella finale di Coppa Italia. Come stabilito dal regolamento, il vincitore della Coppa si qualifica direttamente in Europa League indipendentemente dalla sua posizione in classifica. In caso di sconfitta, invece, gli occhi torneranno ad essere puntati sulle performance della squadra nei campi della Serie A.

L’importanza dei testa a testa nella classifica finale

Guardando al passato, è molto più semplice capire l’importanza che i testa a testa hanno nella classifica finale. Anche una sola rete in uno scontro diretto può fare la differenza.

Esempi pratici dalle stagioni precedenti 

Negli ultimi anni, ci sono state tre occasioni in particolare in cui gli scontri diretti hanno significato, per una delle squadre coinvolte, l’esclusione o l’accesso definitivo ai ranghi della Champions o di altre competizioni internazionali. 

In ordine cronologico, il primo è stato lo scontro tra Inter e Lazio nel campionato 2017-18. Entrambe le squadre avevano 72 punti all’ultima giornata e i nerazzurri hanno chiuso il campionato proprio con una vittoria all’Olimpico. Le 3 reti segnate hanno permesso ai milanesi di conquistarsi un posto in Champions, avendo il risultato migliore negli scontri diretti contro la Lazio.

Matias Vecino in maglia Lazio

Secondo esempio è Napoli-Juve nel ‘20-’21, ancora più emblematico sotto alcuni punti di vista. La situazione di parità tra le due squadre andava oltre ai 77 punti in classifica, poiché coinvolgeva anche punti e reti negli scontri diretti. A fare la differenza nella qualificazione in Champions dei bianconeri furono i gol totali segnati in campionato. 

La Vecchia Signora è protagonista anche del terzo esempio pratico dell’importanza dei testa a testa. Nell’altra metà campo, però, c’era uno storico contendente della Juve: il Milan. Nella stagione 2022-2023, prima che le venissero sottratti punti, la Juve era in una situazione di stallo con i rossoneri. Ma i diavoli milanesi, avendo battuto sia all’andata che al ritorno i bianconeri, si qualificarono alla Champions portandosi avanti in classifica. 

Come i risultati degli scontri diretti influenzano il piazzamento

Gli allenatori in panchina sviluppano le strategie da portare in campo anche considerando le regole sui testa a testa. A volte, l’obiettivo non è una vittoria netta, magari troppo rischiosa da ottenere. 

In alcune partite, un semplice pareggio sullo 0-0 può tornare utile ai fini del piazzamento. Se due squadre concludono il campionato con lo stesso punteggio, vengono presi in considerazione i fattori citati prima, tra cui la differenza di reti e, in generale, il rendimento nei match diretti. 

In quest’ottica, ogni Serie A results conta ai fini della partecipazione nelle grandi competizioni. Una qualsiasi performance non al top può continuare a tormentare i club anche mesi dopo, mettendo a repentaglio i risultati ottenuti giocando complessivamente un’ottima stagione.

Squadre a rischio e outsider pronte a sorprendere

Mentre ci si avvicina alle ultime giornate di campionato, non sono solo le big che domandano attenzione. La zona recessione non è meno movimentata delle prime 7 posizioni della classifica, con alcune squadre che faticano a mantenersi a galla. 

Dall’altro lato, però, ci sono delle outsider che hanno colto tutti di sorpresa, primo tra tutti il Bologna. Anche lo scorso anno, i romagnoli avevano dimostrato di avere tutte le carte in regola per giocare con i grandi del calcio italiano.

Le squadre che potrebbero ribaltare i pronostici 

I pronostici iniziali non avevano tenuto conto di alcuni possibili “guastafeste” che avrebbero potuto, o possono ancora ora, mettere i bastoni tra le ruote ai protagonisti più stagionati della Serie A. 

Gasperini è riuscito a portare la Dea in alto, precisamente in zona Champions. Un risultato che ha sorpreso molti nonostante l’ottima impostazione che l’allenatore ha dato alla squadra. Il Bologna, invece, continua a sorprendere ormai da due stagioni. 

Uno dei principali protagonisti del successo dei romagnoli è Orsolini, giocatore che brilla per le sue performance al punto di aver attirato su di sé anche gli occhi di Milan e Napoli. In una recente intervista, Orsolini ha dato grande merito all’attuale allenatore del Bologna, Vincenzo Italiano.

Il ruolo delle differenze reti negli ultimi turni

C’è chi potrebbe giurare che, il punto di tutto il calcio, sia far entrare la palla in rete. In un certo senso, non è un’affermazione completamente errata. Soprattutto negli ultimi turni, la differenza di gol segnati negli scontri diretti può alterare la modifica in un twist inaspettato. 

Squadre con una forte presenza nella metà campo avversaria e con un gioco più aggressivo, potrebbero essere premiate nel lungo termine, ritrovandosi in una situazione di vantaggio sui propri contendenti.  L’obiettivo degli allenatori nei match d’interesse è quello di segnare abbastanza da aggiudicarsi il vantaggio reti, per avanzare nella classifica in caso di parità di punteggio. Oppure, se si vince all’andata, la squadra potrebbe optare per un cambio d’approccio totale nel ritorno, puntando ad un pareggio. 

L’impatto economico della qualificazione europea

Premi UEFA e vantaggi finanziari per i club qualificati 

Il prestigio non è l’unica motivazione dietro alle tanto agognate qualificazioni in Europa. Il bilancio di alcuni club necessita della partecipazione a Champions ed Europa per costruire, o mantenere, una rosa competitiva in grado di garantirgli prestazioni di alto livello anche nella stagione successiva. 

Antonio Conte, Manager of Inter Milan walks past the UEFA Europa League Trophy

La UEFA eroga premi ai partecipanti alle competizioni internazionali in questione. Anche la semplice qualificazione ai gironi di Champions ed Europa può portare dai 15 ai 3 milioni nelle casse delle società. 

In base ai risultati, poi, vengono assegnati altri premi, i quali si accumulano, accrescendo la somma finale che la vincitrice della competizione si porterà nello spogliatoio insieme alla coppa. 

A garantire un afflusso ulteriore di introiti sono i diritti concessi a sponsor, emittenti televisive, merchandising e uno storico positivo dei club nelle competizioni prese in esame. Un esempio lampante dell’impatto economico di queste competizioni sulle società è l’accesso dell’Inter in finale Champions del 2025.

Come l’Europa cambia le strategie di mercato delle squadre

L’accesso alle competizioni europee ha da sempre un profondo impatto sulle strategie di mercato delle squadre italiane. Poter partecipare a Champions o Europa League cambia il budget che la squadra avrà a disposizione per il prossimo anno. 

Inoltre, potrebbe rendere un club specifico una meta più appetibile agli occhi di fuoriclasse particolarmente contesi, anche se si tratta di squadre “minori”. Chi, invece, ne rimane tagliato fuori può vedersi costretto a ridimensionare i propri piani, dovendo optare per tagli, vendite, o acquisti meno performanti. 

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