Milan, Ibrahimovic è fondamentale. E adesso senza di lui…

I rossoneri attaccano gli avversari al cuore, ma l’infortunio di Zlatan costringe Pioli a ridisegnare la sua fase offensiva.

Il Milan segna altre tre reti, vince anche a Napoli, mantiene la vetta della classifica e non può più nascondersi: via la maschera, il Diavolo è un serio candidato nella lotta al titolo.

Sotto la maschera, manco a dirlo, c’è il volto di Zlatan Ibrahimovic: 10 reti in 6 partite, 19esima stagione consecutiva in doppia cifra e chi più ne ha più ne metta. Gli aggettivi per il fuoriclasse svedese sono finiti, esaltarne la grandezza sarebbe un’operazione inutile e ridondante. Ecco perché qui cerchiamo di spiegare il suo ruolo – imprescindibile – nella tattica del Milan di Pioli e quanto sarà pesante il suo infortunio nell’economia della squadra.

Un gigante al centro della manovra offensiva

Ibra, innanzitutto, in mezzo al campo è il numero uno dei catalizzatori: con la sua imponenza attira a sé uomini e palloni. Non è un caso se, dopo Lukaku (che ha caratteristiche simili e che vanta una presenza in più) è la prima punta che ha completato più passaggi nella metà campo avversaria (100). Tradotto: pretende il pallone, lo protegge e lo scarica prima di attaccare nuovamente lo spazio. La prova del nove è il bilancio degli scontri aerei: con ben 41/57 duelli vintiIbra è il miglior saltatore non solo tra le prime punte, ma dell’intera Serie A. Per informazioni, chiedere a Koulibaly e Manolas.

Palla a terra o per aria non fa differenza: la prende Ibra. Al centro, a destra o a sinistra non fa differenza: Zlatan detta il passaggio, i compagni lo servono e poi si inseriscono nelle zone di campo che lo stesso Ibra ha appena sgomberato. Concetti semplici e basilari quanto funzionali alle caratteristiche dei giocatori: avere tre mezze punte alle spalle è forse il miglior modo possibile per supportare questo Ibra 39enne, che non viene mai lasciato solo e che vede palloni pioversi addosso da ogni parte. Pioli l’ha messo al centro suo gioco: l’estro di Calhanoglu, le galoppate di Leao, gli inserimenti di Salemekers e la la crescita di Diaz sono tutti elementi che passano per i piedi dello svedese “senza tempo”.

Un killer d’area di rigore

Ibra e la fase offensiva del Milan, insomma, sono quasi la stessa cosa. Ben 11/19 reti realizzate dalla squadra lo vedono protagonista (10 gol e 1 assist): nessun’altra squadra dipende così tanto da un singolo giocatore (58%). La cosa più curiosa, però, è che 19/19 reti del Milan sono avvenute da dentro l’area di rigore avversaria. Segnale di un modo preciso di sviluppare e di chiudere la manovra, di attaccare al cuore gli avversari che non prescinde dal killer instinct di Re Zlatan.

Gol e avversarioMetodo
1-0 vs BolognaColpo di testa
2-0 vs BolognaRigore
0-1 vs InterRibattuta dopo rigore
0-2 vs InterDestro
1-0 vs RomaDestro
3-2 vs RomaRigore
1-2 vs UdineseDestro
2-2 vs VeronaColpo di testa
0-1 vs NapoliColpo di testa
0-2 vs NapoliGinocchio
Tutti i gol 20/21 di Zlatan Ibrahimovic

Ibra finora ha segnato in tutti i modi, ma sempre negli ultimi sedici metri. Sempre attaccando lo spazio nel breve, bruciando il suo diretto marcatore nel momento decisivo. Un finalizzatore pazzesco, che come abbiamo visto è anche il fulcro della manovra offensiva rossonera e punto di riferimento, non solo in termini di leadership, per i compagni.

L’infortunio che non ci voleva

Ma sul più bello, ecco la lesione al bicipite femorale. Sky Sport ipotizza tre settimane di stop, il rientro dell’#11 rossonero è previsto per metà dicembre. Ibra salterà sicuramente Fiorentina (29/11) e Samp (6/12) in campionato, oltre alle due gare di Europa League contro Lilla e Celtic. Contro il Napoli, il posto dello lo svedese è stato preso a gara in corso dal giovane Colombo: un ragazzo con età, esperienza e caratteristiche decisamente differenti. Vedremo cosa si inventerà Stefano Pioli per sopperire al vuoto – enorme – lasciato dal fuoriclasse svedese, con la società che deve, per forza di cose, pensare a un serio vice-Ibra: noi abbiamo pensato a cinque nomi che possono far al caso loro.

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