Mai fidarsi delle neopromosse in Serie A: rappresentano una mina vagante
Queste squadre, indicate spesso come sfavorite, in realtà possono diventare una vera e propria mina vagante, anche per le big di Serie A
Ogni stagione di Serie A vede scendere in campo 3 nuove squadre, ovvero i team che sono stati in grado di guadagnarsi la promozione dalla Serie B la stagione precedente. Si tratta di un elemento positivo, in quanto “mescola le carte” del campionato, aggiungendo un senso di incertezza e di imprevedibilità alla stagione. Queste squadre, indicate spesso come sfavorite, in realtà possono diventare una vera e propria mina vagante, anche per le big di Serie A. Sovente, infatti, sono tanti i punti persi contro le cosiddette “piccole”.
Perché le neopromosse rappresentano un pericolo?
Una questione di motivazioni
Innanzitutto, le squadre neopromosse tendono ad affrontare la nuova stagione con un grado di motivazione e determinazione molto elevato. La promozione dalla Serie B, ancora “fresca”, è un segnale chiaro: si parla di squadre in buona forma, con un assetto ben definito, e con giocatori che si sono dimostrati all’altezza di un campionato molto competitivo (la cadetteria, appunto). Fra le caratteristiche di una neopromossa, poi, si trova anche una spiccata mentalità votata al raggiungimento degli obiettivi, e una certa costanza nel fare punti. Sebbene, ovviamente, la Serie A sia un campionato completamente diverso.
Bisogna poi aggiungere anche il fattore entusiasmo, dovuto al fatto che molti giocatori di questi team non hanno mai calcato i campi di Serie A. In secondo luogo, spesso le neopromosse sanno di non aver nulla da perdere, soprattutto contro le squadre più blasonate, quindi (specialmente negli ultimi anni) tendono a giocare a viso aperto e in modo offensivo. Se le big le sottovalutano, le partite contro le neopromosse possono riservare delle sorprese piuttosto amare.
Una questione di bilancio
Non bisogna mai sottostimare il potere dei soldi, che per le piccole equivalgono alle volte alla sopravvivenza. La salute del bilancio è essenziale per far quadrare i conti, e ciò vuol dire provare a far bene e a conquistare la salvezza il prima possibile. Certo, ci sono anche delle società che – entrando in crisi finanziaria – non disdegnano la retrocessione. C’è un approfondimento di un sito sulle scommesse sportive online che lo spiega con i numeri in questo articolo. Nella fattispecie, chi retrocede può contare su un “premio” di 10 milioni minimo, ma che può arrivare fino a 25 milioni se la società retrocessa è riuscita a rimanere in Serie A almeno per 3 anni negli ultimi 4.
Una questione di tattica e di stadio
C’è un altro aspetto che rende le neopromosse una potenziale mina vagante, e riguarda stavolta il fattore campo. Queste squadre all’inizio risultano illeggibili agli occhi delle avversarie, soprattutto per il fatto che spesso cambiano tattica rispetto all’anno precedente, adattandosi ad un campionato che le vedrà lottare per obiettivi diversi (la salvezza e non la promozione). Va poi tenuto in conto che le rose vengono di frequente rivoluzionate, per lo stesso motivo.
Infine, le neopromosse spesso giocano in stadi piccoli ma di fronte ad un pubblico scatenato, che non vede l’ora di gustarsi i propri beniamini sui campi della Serie A. Il fattore tifo può fare davvero la differenza, specialmente quando queste squadre incontrano le big. L’elemento sorpresa e l’energia del pubblico, dunque, possono dar vita ad imprese apparentemente impossibili.