Cotte – Antonino Gallo

Una prestazione maiuscola, condita da un assist, in uno 0-3 al Mapei Stadium e che ha il retrogusto di salvezza: del classe ’00 non si parla abbastanza.

antonino gallo in maglia lecce

È giunto il momento di riconoscere ad Antonino Gallo lo status che merita: il suo nome non può più passare inosservato nel dibattito sui terzini di sinistra della Serie A. Non si tratta di una semplice provocazione, ma di una tesi fondata sull’intrinseca veridicità dei numeri prodotti e sull’evidente crescita maturata dal classe 2000 rispetto alla passata stagione.

È il principale riferimento del Lecce quando si tratta di confezionare azioni pericolose: Gallo è 2° tra i difensori per big chance create (9) – in assoluto il migliore tra i salentini – ed è in grado, con il suo educato piede mancino, di far piovere palloni estremamente precisi nell’area avversaria. Soltanto Bellanova (34) e Dimarco (29) hanno completato più cross diretti in area di Gallo (28) tra i giocatori di movimento. 

C’è questo e molto altro nella prestazione da MVP del laterale giallorosso nel trionfo-salvezza di Reggio Emilia. 90 minuti di dominio incontrastato della corsia di sinistra, che ha amministrato con autorevolezza e propositività: oltre ad essere il giocatore del Lecce con più palloni toccati (63) e ad aver garantito presenza in fase difensiva grazie all’ottimo posizionamento (6 duelli vinti, 8 salvataggi e 2 intercetti), è da sottolineare la qualità che riesce a imprimere nell’ultimo terzo di campo. Sono ben 5 le occasioni da gol create contro il Sassuolo, una di queste – un cross radente al volo – capitalizzata in rete da Dorgu, con cui nel 4-4-2 di Gotti ha instaurato una connessione notevole sull’asse mancino.

Affidabilità ed efficienza, le parole chiave per riassumere la sua stagione, in cui si è confermato uno dei migliori anche quando, nell’ultimo periodo di D’Aversa, la nave imbarcava acqua. Al suo secondo campionato di A, Antonino Gallo sembra essersi scrollato di dosso quella patina di incertezza che nella scorsa stagione aleggiava sulle sue prestazioni, frenandone le potenzialità: oggi è garanzia di solidità e un fattore quando si trova nelle condizioni di disegnare traiettorie insidiose dal lato sinistro del campo.

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