Con Juric, Raoul Bellanova sta salendo di colpi molto in fretta

L’allenatore del Torino lo ha fatto di nuovo: anche l’ex Inter ora è incisivo

Raoul Bellanova in maglia Torino

È il 10 giugno 2023 e l’Inter, sotto di 1-0 contro il Manchester City, si sta vedendo sfuggire il sogno Champions League allo Stadio Olimpico Ataturk di Istanbul. A un quarto d’ora dalla fine, a sorpresa, Simone Inzaghi toglie il titolarissimo Denzel Dumfries e butta dentro Raoul Bellanova, che in tutta la stagione il campo l’aveva visto molto poco. A parte qualche sgasata il giovane laterale destro non riesce a incidere e da lì a poco i nerazzurri si troveranno distesi sul prato mangiati dai rimpianti. Quella sostituzione, però, lasciava presagire che il futuro del classe 2000 sarebbe stato a Milano.

Così non è stato. La dirigenza dell’Inter non riesce a ottenere uno sconto sul riscatto e decide di virare sull’usato (non tanto) sicuro Juan Cuadrado. Oggi però, a maggior ragione dopo i problemi fisici del colombiano, forse Inzaghi non rimpiange solo la mancata vittoria contro Guardiola, ma anche non aver puntato abbastanza sull’ex Cagliari. Chi, nonostante le difficoltà iniziali, ci sta puntando davvero, invece, è Ivan Juric al Torino. Il mancato riscatto da parte dei nerazzurri, infatti, avrebbe giovato alla carriera di Bellanova, che in granata sta finalmente riuscendo a esprimere tutto il suo potenziale.

Raoul Bellanova in maglia Inter

L’exploit di Bellanova in numeri

Cresciuto nel settore giovanile del Milan e poi passato al Bordeaux, i primi sprazzi di potenza in atto Bellanova li ha mostrati a Cagliari, dopo due parentesi poco memorabili tra Atalanta e Pescara. In Sardegna, nella stagione 2021/2022, 31 presenze, con un gol e due assist. Ma anche cinque big chance create e un passaggio chiave p90. Poi il passaggio all’Inter, dove però era sempre chiuso da Dumfries. In nerazzurro 18 presenze, ma solo tre da titolare, e nessun bonus all’attivo. Si vede che non era pronto per il grande salto.

Nonostante l’involuzione milanese il Torino vede in lui qualcosa e investe 7 milioni di euro, gli stessi che non ha voluto sborsare l’Inter. Sotto mister Juric parte subito titolare, ma leggermente a rilento. Inizialmente è poco coinvolto, solo 45 tocchi in media a partita nelle prime tre uscite. Poi si sblocca con un assist contro la Salernitana e inizia a carburare. Col nuovo anno sembra essere venuto fuori il vero Bellanova. Un gol e due assist in sette partite, ma anche tanto lavoro oscuro su e giù per la fascia. Nel 2024 vanta anche ben 12 passaggi chiave e tre big chance create. Ora è anche molto più coinvolto (65 tocchi p90 nelle ultime 7) e crossa molto di più (36 traversoni tentati nelle ultime 7).

Col tempo, pertanto, Bellanova è diventato il secondo per big chance create nel Torino (5), dietro solo a Ilic (6), e il secondo in Serie A per cross tentati con palla in movimento (111). Davanti a lui solo Candreva (124). Prossimo step: migliorare un po’ nella mira, dato che solo 25 sono arrivati al destinatario (appena il 22,5%). Inoltre va sottolineato che il classe 2000 fa parte della terza linea difensiva meno battuta dell’intero campionato, che ha fatto registrare addirittura 12 clean sheet. In questo risulta fondamentale il suo penzolare su e giù per la fascia destra, tanto che è anche il secondo per distanza media percorsa nel Toro (10.275 km p90).

Ivan Juric sulla panchina del Torino

La spinta di Juric: un lavoro già visto

Il Raoul Bellanova visto nelle ultime settimane è sulla buona strada per diventare un fattore nel Torino e ha il potenziale per diventare uno dei migliori esterni del nostro campionato. Su questo aspetto avrà certamente le antenne rizzate il ct Spalletti, che fra qualche mese dovrà stilare la lista dei pre-convocati a EURO24 e potrebbe fare un pensierino sull’ex Cagliari e Inter. Da parte sua servirà un girone di ritorno ad alti livelli se vorrà sbaragliare la concorrenza, che è abbastanza folta su quella fascia (Di Lorenzo, Cambiaso, Darmian, Calabria, Florenzi, Zappacosta sono solo alcuni dei nomi a disposizione).

Il classe 2002, dunque, deve solo tenere la testa bassa e pedalare più forte che può. Un motto, questo, che è stato reso celebre da Antonio Conte, ma che Ivan Juric certamente condivide. Lui che, da buon gasperiniano, con gli esterni ci sa fare. Tra i tanti spicca di certo Federico Dimarco, miglior laterale sinistro dell’ultima Champions League, che ha messo a referto 5 gol e 8 assist in 50 gare col tecnico croato. Ma si ricordano anche Davide Faraoni, Darko Lazovic e Diego Laxalt, fino ai più recenti Singo e Lazaro. Da non dimenticare poi Destiny Udogie, di cui Juric è stato il primo allenatore tra i professionisti, nonostante lo abbia mandato in campo solo sette volte tra il 2020 e il 2021.

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